È da poco uscito “FUORISTRADA”, il nuovo (fighissimo) disco dei bnkr44. E chi sono io per non catapultarti nel passato (neanche troppo) parlandoti di 44.DELUXE, il loro debut album che ha aperto loro una finestra, ma che dico una finestra, un portone sul mercato musicale e quindi sul grande pubblico.
Questo lavoro è uscito il 27 novembre 2020, piombato come un fulmine a ciel sereno in un periodo in cui sentivamo parlare solo di zone rosse, DPCM, bimbe di Conte e flash mob dai balconi. Andiamo sul pratico: Ma chi sono sti bnkr44? Vabbè non ci credo che non lo sai… te li spiego in breve. Sono 7 ragazzi toscani che suonano in un bunker e si chiamano: Erin, Piccolo, JxN, Fares, Faster, Caph e Ghera Ora che sai tutto quello che devi sapere eccoti un’analisi passo passo di 44.DELUXE.
LUCI
Niente da dire. Semplicemente Caph e Piccolo che si alternano su una strumentale di JXN quasi a discutere tra di loro dello scappare dai problemi. Metti la cintura, accendi il motore e sfreccia nella notte per isolarti dal mondo esterno.
TEMPORALE
Primo e unico featuring del disco: Lil Kvneki. Che se ci pensi ci sta benissimo. Il brano infatti sembra parlare di un amore giovanile, un amore spensierato ma consapevole che prima o poi arriverà ad una fine che non ne preclude però l’intensità, proprio come un temporale.
TROPPE CARAMELLE
Pezzone. Forse la traccia più iconica del disco. Il brano è un mezzo discorso con sé stessi in cui ci si sprona a cambiare, a crescere, ad uscire di casa per fare amicizie, mollare le “caramelle” e prendere in mano la vita. La fusione perfetta tra Caph, Erin e Piccolo.
SABBIA
Questo pezzo sarebbe riassumibile in una parola: Nostalgia, nostalgia, nostalgia (forse sono tre). Immaginati in questo scenario: è appena finita l’estate, fuori piove tantissimo e tu sei in camera tua, sdraiato sul letto a guardare le foto delle vacanze. Ripensi alle persone che hai conosciuto, alle canne che hai fumato, ai litri di alcol ingeriti e al* ragazz* con cui hai condiviso tanti momenti in quei giorni. Sei felice ma piangi.
NON RICICLO +
Ecco, sta canzone mi fa incazzare. È veramente bellissima, Erin qui fa una play in solo, lui e una strumentale di chitarra. Il tutto suona benissimo, non può non piacerti però… PERCHÈ DURA COSÌ POCO?!
PIANETA 3
Parte il brano e capisci che qualcosa sta cambiando, sta volta a farsi largo tra le ottave è Caph che tira fuori dal cilindro forse il primo pezzo rap del disco. Per la prima parte resta però abbastanza in linea con le sonorità bnkeriane che abbiamo ascoltato dal principio. A un certo punto però c’è un cambio radicale del mood che inizierà a prenderti a cazzotti fino all’arrivo del brano successivo.
LATTE E CEREALI
Eccoci qua, dopo l’iniziale scossone del brano precedente si ritorna con una traccia in pieno stile del collettivo. In questo brano Piccolo mantiene il mood malinconico dei brani raccontando di gesti quotidiani, di momenti passati a cui guardi malinconic. DISORDINE Vabbè il titolo parla chiaro, questo brano parla di disordine. Il disordine che ci lascia una persona quando va via, il disordine proiettato banalmente nelle azioni del quotidiano. Non riesci a dormire, le giornate passano troppo velocemente, non ti senti soddisfatt di quello che hai fatto nel corso del giorno, vivi nel caos.
TRASH TALKER 2 + STORIA INFINITA
Allora, te lo dico subito, questi due brani sono della stessa famiglia di “NON RICICLO +”, durano poco più di un minuto quindi ti lasciano tutto l’amaro in bocca di cui sopra. Due brani così simili nella durata ma così diversi nella composizione. Nel primo Caph si riconferma il “carryer” del rap in questo disco, parte relativamente cauto con una base crudissima dai bassi spaccatimpani per poi evolversi in un extrabeat che ti prende a calci. “Storia infinita” è totalmente diverso, tutto un altro mood. Erin ti coccola con la voce su una base chillina. Passi da essere incazzato come Patrick Bateman che cammina nel corridoio con le cuffie a rilassarti su una poltrona appoggiata su delle nuvole mentre circumnavighi un campo di margheritine in una giornata soleggiata.
AQUILONI
Torniamo in bolla con “Aquiloni”. Questo brano esplora dipendenza emotiva, dolore e confusione. Guarda al mondo esterno con sfiducia e voglia di rivalsa. Con questo pezzo balli mentre piangi.
SPARISCI
Eh, “Sparisci” è una bella botta. Il brano parla di una rottura, imminente o già avvenuta che sia. Si parla di una sorta di claustrofobia emotiva che evolve in mancanza di comunicazione e poi nell’inevitabile. Che senso ha continuare una relazione che ti fa più male che bene? Ecco, nessuno.
FINALE STRANO
Tu adesso mi spieghi come potrebbe un collettivo di 7 persone (6 di questi artisti) non fare una posse track. IMPOSSIBILE, i bnkr44 l’hanno fatta e ci hanno buttato anche Lil Kvneki per non farsi mancare niente. Non c’è molto da dire, è un pezzone pieno zeppo di personalità diverse che probabilmente è già il tuo preferito. Una sola parola: eterogeneità. Che strano che “Finale Strano” sia la canzone finale eh?
Ma alla fin fine, sto album ci piace o non ci piace? A noi sì e sappiamo che concordi.
