GINEVRA – DIAMANTI
Fresca scelta di Apple Music per il progetto Up Next Italia e prossima a
presentare “I dischi fondamentali” il 25 di questa settimana durante la
Milano Music Week, Ginevra firma la prima fatica full-lenght “Diamanti”,
vantando collaborazioni autorali del calibro di Mahmood.
Una transizione fluida e impeccabile ribadita in 12 tracce, delicata e
capace di essere spunto di riflessioni, non si tinge mai di scuro. La sua
produzione frammentata in 40 minuti circa è piuttosto luminosa,
sofisticata, semplice. Allude quasi ad una dedizione totale e profonda
verso sensazioni pure e sempre più preziose, che ognuno di noi
custodisce e condivide come può.
“E s’alza un vento tiepido d’amore
Di vero amore
E riscopro te
Dolce compagna che
Non sai domandare ma sai
Che ovunque andrai
Al fianco tuo mi avrai
Se tu lo vuoi”
Così cantava Lucio Battisti ne “Il mio canto libero” nel 1972.
“Se mi vuoi, ti starò vicino finchè tu lo vuoi” scrive l’autrice torinese.
A lei basta un gesto, un ballo lento.
Se le lasci le briciole, lei saprà come arrivare da lui. Costui resta fermo, col
cuore in gola, non vuole parlare.
“Io non ci riesco a stare indietro, io non voglio stare indietro con te”.
Mille sono le cose che avrebbe intenzione di fare, che nessuno sa.
Sogna di partire, essere off-line, immagina di sentire le poesie che non le
ha letto mai. Ma soprattutto di cambiare le sue carte.
Non andare via, “via da qui non esiste l’amore”.
Un salto lungo nel vuoto la spaventa. E’ dunque alla ricerca di sicurezze e
questo sentimento vivo in lei… le da uno schiaffo.
“Ma solo chi si ama sopravvive”. Allora insiste “Ti vengo a prendere
quando fa buio”. In fondo per potersi ritrovare basterebbe sentirlo.
Al fine di ricongiungersi è necessario volersi capire di più.
“Fanculo a quelle cose che non dico mai, che tengo dentro e fanno solo
guai”.
“Ma qua il mio cuore infame non sa sbagliare, corre forte solo quando
deve”.
A questo punto mi è venuta in mente Camilla Magli, altra giovane
cantautrice, con il suo brano “Kanye West” ft. Bresh (tratto dall’ EP “Club
Blu”) di cui mi aveva colpito questa frase:
“C’è una cosa che mi fa impazzire di te: sei come il vento forte che mi smuove”
Ginevra confessa di giocare con il fuoco: “il tuo nome ruba il mio fiato”.
Basta un bacio per capire cos’è per lei.
Mina avrebbe insinuato che:
“Un bacio è troppo poco
Per sapere se ti amo
Un bacio è troppo poco
Per capire veramente se mi piaci
O invece è solamente simpatia
Sia da parte tua
Che da parte mia”
In ogni caso le parole non servono, non servono più, “oggi a salvarmi sei
tu”.
Dice di fare un passo in più sull’oceano, entità simbolo di eccezionale
vastità. Cosa rappresenta? L’immensità dell’Io?
Lei ci si immerge: “un tuffo dentro me, dentro te e poi ancora”.
Non ha più timore di esprimere il suo bisogno e confida che avrebbe
perso ogni singolo talento per un solo giorno buono con lui.
“Mi dici ti amo, mi sale la febbre”. Sentirsi simili le fa venire i brividi.
Una sensazione di benessere la investe, un po’ come l’aria fresca di prima
mattina. “Se amarsi è una festa, il mio compleanno sei tu”.
“Mi catturi, mi culli
Mi perdoni, mi bruci
Mi ami, rinunci”
E’ solo uno spiraglio della confusione di lui.
Vorrebbe dirgli che non avrebbe bisogno di compagnia, ma sai, non
conviene parlare. Le sue parole sono “come ragnatele”.
Così scivola nel buio di un club. “Un piano forse non ce l’ho”.
Mescolarsi con la gente ed il suono e dimenticarsi dove si trova sono i
rituali del weekend per riscoprire se stessa. E lui.
“Forse provare a cercarti non conviene, se devo star male tutte le sere”.
Inizia a piovere forte, “solo l’amore mi fotte”.
A detta sua, lui probabilmente conta i desideri sulla punta delle dita,
prega San Lorenzo che gli mandi una cometa.
“Nel mio cuore so trovare un modo, io senza te non mi muovo”
Ginevra vuole restare ragazzina, dirgli tra le more che “Nulla scompare”,
neanche lei. Basta solamente tenderle la mano.
Il disco è uscito recentemente, eppure già fa parlare di sé.
Merita di andare a finire dritto dritto in una collezione personale,
talmente personale che risulta quasi ingiusto condividerlo.
Live pronti, date rilasciate per Torino (20 Gennaio), Milano (27 Gennaio) e
Roma (3 Febbraio).
“Diamanti” è così: una celebrazione sfacciata, nostalgica e spirituale verso
istanti di fragilità e conquista, è il racconto di un viaggio che vede come
obiettivo la crescita personale.
“Se non ci fossimo incontrati
Adesso avremmo meno sogni nel cassetto,
le ruote sgonfie e squali in mare aperto.
Alzerò le mani così riuscirai a vedermi ovunque”.
