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LA GENERAZIONE CARTOON NETWORK

IERI L’ALTRO – CARTOON NETWORK


Chi negli ultimi anni non ha mai guardato una puntata di capolavori come Il Laboratorio di Dexter, Le Tenebrose Avventure di Billy e Mandy, Johnny Bravo, Ed, Edd & Eddy? Questi programmi hanno fatto la storia e hanno lasciato un’impronta sull’infanzia di tutti noi, non possiamo negarlo. Tutti loro hanno una cosa in comune: nascono dai Cartoon Network Studios, società di produzione di cartoni animati statunitense che dagli anni 90 in poi ha prodotto decine di serie tv e film must per ragazzi.


NASCITA:

Fondato da Ted Turner, il canale tv Cartoon Network venne lanciato il primo ottobre 1992 sulla rete statunitense, dedicandosi fin da subito alla messa in onda di serie televisive animate per bambini e ragazzi, con generi che vanno dall’azione alla commedia animata. L’idea era quella di creare un canale via cavo che fosse “la biblioteca dell’animazione”. Turner comprò tutti i diritti MGM e della Hanna-Barbera Production, mettendo a disposizione del suo team anche i primi cartoni in assoluto della Warner Bros. Gli studi della Hanna Barbera iniziarono a creare nuovi cartoni, originali e al passo con i tempi. Il target del canale principale è quello dell’età 6-14. In seguito vennero aggiunti ulteriori canali come Cartoonito per i più piccoli e Adult Swim per la fascia 18-34.


AVVENTO:

The Moxy Show fu la prima serie televisiva prodotta dai rimasugli degli studi Hanna-Barbera e da Cartoon Network. Uno spettacolo molto semplice, che vedeva le avventure del cane Moxy e dell’amico Flea, tuttavia la potenzialità dello show stava nell’animazione 3D: cosa molto avanzata per l’epoca. Da lì a poco arrivarono i must in 2D come Il Laboratorio di Dexter, Johnny Bravo, Mucca e Pollo, Ed Edd & Eddy per nominarne alcuni.


GOLDEN AGE:

Con il passare degli anni, queste serie iniziarono ad avere successo entrando nella vita di molti fan. Per Cartoon Network il cammino è tutto in salita: il canale è di portata internazionale, allo stesso livello di altri grandi nomi come Disney Channel e Nickelodeon. Sempre più aggiunte vennero fatte alla programmazione di CN: arrivano anime importati dal Giappone, serie sui supereroi della DC in seguito alla collaborazione con i produttori di fumetti.
Dal 2010 in poi vediamo una nuova rivoluzione nel mondo dell’animazione: i cartoni animati non sono più solo per bambini, iniziano ad appagare anche oggi più “esperti”. La linea di distacco fra serie animate “per bambini” e “per adulti” è sempre più sottile. Cartoon Network più di tutti fu in grado di eliminare questa differenza, creando opere adatte a tutti come Adventure Time, Lo Straordinario Mondo di Gumball, Regular Show e Steven Universe.


DECADENZA:

Facendo un giro su vari forum online, i pareri sull’evoluzione di Cartoon Network sono molto discordanti: sono i cartoni ad essere sono peggiorati o semplicemente i bambini sono cresciuti? Nostalgici dei primi 2000 non fanno altro che lamentarsi di quanto i cartoni di oggi facciano schifo se messi a paragone con i capolavori di qualche decennio fa. Inoltre, sarebbe difficile negare che le ultime scelte di line up di CN non fanno altro che aumentare le lamentele, soprattutto considerando il grande potenziale sprecato. Basti pensare al cambiamento di Teen Titans (poi divenuto Teen Titans Go): da realistico e introspettivo ha poi sviluppato un umorismo sempre più cheap. Ma, per citare uno dei blog sul tema, è assolutamente vero che “ogni generazione pensa che i propri cartoni siano i migliori e che quello che passa oggi in TV sia uno schifo”. Tuttavia, non si può negare che se oggi il canale non sembra “più lo stesso” è proprio perché i bambini che sono cresciuti guardandolo, oggi sono più o meno adulti; mentre Cartoon Network ha scelto di rivolgersi un pubblico compreso tra i 6 e gli 11 anni. Proprio per questo la Turner offre ancora l’Adult Swim network, che, andando in onda dopo le 21, è dedicato a cartoni per un pubblico più adulto.
È stato proprio questo sentimento di nostalgia per i vecchi tempi che ha reso virale l’hashtag #RIPCartoonNetwork il 14 ottobre, in seguito ad alcuni licenziamenti alla Warner Bros. Telvision. A smentire il rumor è stato poi lo stesso account di Cartoon Network che in un tweet ha affermato: “Hey! Non siamo morti, stiamo compiendo 30 anni. Ai nostri fan: non stiamo andando da nessuna parte!”. Infatti il canale ha dichiarato che nel 2023 ci saranno moltissime nuove uscite tra serie inedite e remake dei grandi classici, che saranno disponibili su HBO Max.


EREDITA’:

Cartoon Network ha senza dubbio plasmato più di una generazione – e sta continuando a farlo. Questo anche grazie all’ambizioso progetto iniziale di volersi presentare come un’enorme libreria di animazioni di case di produzioni più grandi (come ad esempio Warner Bros) in cui “everybody gets their toons”. Ma se CN è stato così rilevante nella costruzione dell’immaginario collettivo è perché ha iniziato a produrre i propri cartoni: Leone il cane fifone, Ben 10, il Laboratorio di Dexter, American Dragon, Adventure Time. Questi sono solo alcuni dei cartoni firmati CN diventati iconici. Sono molti gli elementi che accomunano questi capolavori della cultura pop: la presenza di guest animators, i temi delle emozioni e dell’amicizia, la rappresentazione del tempo attraverso un graduale cambiamento dello stile (da tratti più tondi e colori più sgargianti divengono mano mano più appuntiti e cupi, come si vede in Ben 10) oppure le visuals spaventose di Billy e Mandy e Leone il Cane Fifone.
Uno dei più grandi cambiamenti che vanno riconosciuti a Cartoon Network è sicuramente stato quello di eliminare la mentalità “just for kids” rispetto ai cartoni animati, permettendo di sviluppare la dissonanza tra contenuti da adulti e un medium “da bambini”. Ma non è stato un percorso semplice: molti episodi di Il Laboratorio di Dexter e Mucca e Pollo hanno rischiato di essere censurati. Rimane il fatto che questo notevole passo in avanti ha consentito di aumentare notevolmente la longevità delle serie (si pensi ad Ed, Edd & Eddy, andato in onda dal 1999 al 2009), per cui gli spettatori diventano dei veri e propri “lifelong devotee”.