È uscito il nuovissimo ep di Hello Mimmi e lo stiamo già amando.
L’ep contiene 5 cover di canzoni che in un modo o nell’altro hanno fatto un pezzo di storia della musica italiana, classiconi rivisitati da Mimmi insieme a VillaHarcore, che produce come sempre le sue basi. Nell’ep Mimmi vuole sperimentare nuove musicalità, dimostrando la sua abilità nel riuscire a portare generi diversi ma legati comunque dalla chiave molto elettronica che è propria di Mimmi. La scelta di fare queste cover è per conciliare più generazioni musicali con quello che è il presente e molto probabilmente sarà il futuro, riuscendoci in maniera più che buona.
ALMENO TU NELL’UNIVERSO
L’ep inizia con “Almeno tu nell’universo”, famosissimo pezzo di Mia Martini, Mimmi trasforma questo brano, rivisitandolo in una chiave quasi oscura, sopratutto in certi momenti dove risulta quasi creepy come sound, senza però snaturare troppo l’originale. Già da subito capiamo cosa intende fare Mimmi in questo ep e ci dimostra come lei possa farcela. Il pezzo riesce a cambiare ancora verso la fine, quando la base si anima di più, la voce di mimmi risulta glitchata (elemento che contraddistingue la cantante), quasi a esaltare questo brano, chiudendolo in bellezza, iniziando questo ep col botto.
SPLENDIDO SPLENDENTE
A seguito di “T’appartengo”, di cui abbiamo parlato all’uscita, troviamo “Splendido splendente”, dove la canzone di Donatella Rettore diventa un’hit da mettere in cassa, sotto la quale potresti ballare per ore senza accorgertene. La canzone, già abbastanza carica originalmente, con mimmi accentua questo aspetto, anche grazie al lavoro di VillaHarcore, che insieme la fanno diventare una canzone davvero unica nel suo genere. La canzone è inoltre molto rappresentativa dell’essenza di Mimmi, che infatti inizia il brano dicendo “Ho portato lo splendore a Roma”, evidenziando il suo carattere molto “hyperpop”, che la fa decisamente risaltare.
LA SOLITUDINE
Con “La solitudine” Mimmi porta il suo sperimentare a un livello successivo, rivoluzionando il grande classico di Laura Pausini, trasformandolo in una versione un po’ drill, stravolgendo l’originale nella base, ma rimanendo abbastanza fedele nella voce di Mimmi, che riesce sempre ad adattarsi al pezzo che esegue. L’esperimento può dirsi decisamente riuscito, un drill elettronico che allo stesso tempo da le vibes dell’originale, un sound assurdo che sicuramente lascia il segno, un po’ per lo stupore iniziale che questa canzone vuole dare, un po’ per quando si realizza la bellezza di questo pezzo.
DEL VERDE
A chiudere l’ep troviamo la canzone di Calcutta “Del verde”, avvicinandosi molto di più ai giorni nostri. Mimmi la trasforma sempre a modo suo, unico e davvero interessante: la voce risulta glitchata come al suo solito, anche di più se vogliamo, con una base quasi esoterica se vogliamo, che cambia il ritmo tipico dell’originale, mantenendo però (anche se solo in parte) quella tranquillità che caratterizza il pezzo di Calcutta. Il risultato è molto particolare, forse non adatto ai molti, però sicuramente interessante da ascoltare, per apprezzarlo nella sua interezza però bisogna dargli qualche ascolto, in modo da abituarsi a questo sound, sicuramente nuovo per molti.
