Oggi vi voglio parlare non di un album, bensì di due ep che hanno segnato l’inizio degli Psicologi, “2001” e “1002”. Contenti le tracce più iconiche del duo, queste sono le prime esperienze del progetto, che hanno fatto impazzire il pubblico dagli inizi. Usciti entrambi nel 2019, tutti e due con 6 tracce, sono estremamente facili da collegare grazie allo stile molto simile tra i due, oltre che per le copertine evidentemente collegate, tanto che è stato fatto un cd unico per entrambi. Sicuramente è un esordio non da poco, quindi cercherò di raccontarvelo al meglio 😉
FUTURO
Si inizia a bomba. Sì perché il primo pezzo del primo ep degli psicologi è proprio “Futuro”, una canzone che volente o nolente hai sentito se conosci anche un minimo questo duo. Il brano parla della paura che può fare il futuro appunto, il grande dubbio che non puoi sapere finché non lo vivi, che può distruggerti o farti stare mille volte meglio. Queste ansie si intrecciano inoltre a una storia d’amore, anche in questo caso una grande incertezza, in cui tutto sembra andare male ma non si può avere la sicurezza sia davvero così. E alla fine non si può fare molto se non aspettare e sperare vada meglio, si abbiano più sicurezze e che non si presenti mai lo scenario peggiore che ci si immagina. Sicuramente molto interessante come canzone per l’alternarsi delle voci dei due cantanti, che in mezzo alla strofa si passano la narrazione fino al ritornello che li vede unirsi, caratteristica abbastanza comune in queste canzoni.
DIPLOMA
Al secondo posto troviamo “Diploma”, canzone più impegnata, che si propone anche di criticare alcuni aspetti sociali davvero importanti come il potere dei soldi e quanto vale in confronto l’impegno. Questo viene evidenziato sia parlando di lavoro, come sia difficile per un giovane con un diploma trovare un lavoro che non sia al mcdonald, ma anche portando l’argomento su una ragazza, abituata nella borghesia che permette di evidenziare come una persona che vive in quelle condizioni non riesca a capire davvero la vita vera. Inoltre questa ragazza si intuisce abbia trattato male l’altra persona, probabilmente anche in correlazione a questo suo stile di vita.
AUTOSTIMA
Altro grande classico è sicuramente “Autostima”, pezzo di cui ritroviamo una frase in un inedito, “T POSE 3,5”. La canzone vuole parlare dell’autostima che si ha per se stessi, rendendosi conto di averne avuta troppo poca solo dopo che la relazione in cui avevi speso tutto te stesso finisce, comprendendo solo di essere stati usati e lasciandoti da solo in un vuoto tutto tuo. Si prova a pensare a tutti i momenti passati assieme analizzandoli e dandosi sempre più colpe, perché si inizia a pensare che bisognava rendersi conto prima di come stava andando. Il ritornello non è altro che quel momento di lucidità in cui più di pensare ai propri errori e quello che stava succedendo ci si rende conto che alla fine è principalmente colpa dell’altra persona, vera stronza della situazione.
POLVERE DA SPARO
Subito dopo abbiamo “Polvere da sparo”, canzone che dal titolo ti vuole dare l’idea di qualcosa pronto ad esplodere. Infatti proprio di questo parla il brano, esprimendo come ci si può sentire ad avere la rabbia dentro, i mille problemi che ti ronzano in testa e non sapere come gestirli, finendo per fare a botte, drogarsi e vivere in costante euforia per non sentire il casino che si ha in testa. In questo senso polvere da sparo, persone pronte ad esplodere per tutta la merda che hanno in testa, ma con troppa poca esperienza o forza per affrontare tutto nella maniera più sana. La canzone ti travolge, ti fa capire come questa roba sia potente e sopprimente per chi la prova.
ALESSANDRA
Verso la conclusione del primo ep troviamo “Alessandra”, pezzo prodotto da Frenetik e Orang3. In questo brano, il più energico del duo tra questi, gli psicologi prima di tutto criticano la società, che sempre premia chi riga dritto e fa il “bravo”, adeguandosi e senza mai ribellarsi, seguendo standard imposti che sono oggettivamente ridicoli. Poi secondariamente fanno un accenno da prima allo scandalo legato ad Alessandra Mussolini, per poi successivamente chiedersi con un’ironia molto tagliente come mai nonostante il nonno di Alessandra (Benito) sia stata una figura di spicco non c’è un giorno in suo onore. Nella seconda strofa troviamo un kaneki che invece critica molto più direttamente la società, enunciando problemi che non hanno soluzioni, nonostante la grande importanza di questi.
GUERRA E PACE
Il primo ep si conclude con “Guerra e pace”, altro pezzo famosissimo degli psicologi che sicuramente ha fatto piangere e urlare tante persone. In questa canzone si parla della difficoltà in amore, che in un caso può tradursi come l’assenza di soldi, cercando di tirare avanti e sperando di raggiungere i propri sogni ma senza alcuna certezza. Però i problemi non sono solo questi, spesso sono anche legati a traumi vissuti, come la difficoltà di fidarsi di qualcuno e quindi innamorarsi, avendo solo paura di starci ancora peggio e cercando di evitare l’amore per non soffrire come già è successo. E quindi si finisce per disprezzare anche i momenti di pace, preferendo le litigate perché almeno non hai da affrontare questi problemi, che passano in secondo piano.
ROBIN HOOD
1002 invece si apre con “Robin Hood”, pezzo incredibilmente energico che ancora una volta ti fa solo venir voglia di saltare, prodotto da Fudasca. Il brano vuole ancora una volta essere una critica sociale, descrivendo la vita di gente che vuole ribellarsi a questa società oppressiva che non guarda in faccia a nessuno. E quando si riuscirà ad essere qualcuno si farà la differenza, dimostrando che chiunque può avere un valore importante se ben gestito. Perché ormai si incomincia ad essere conosciuti e si cambia, rendendosi conto di non essere più la persona di un tempo, ma sicuramente con un cambiamento che ha anche del positivo.
ANCORA SVEGLIO
Subito dopo troviamo “Ancora sveglio”, con la produzione di Zef, vediamo tornare l’intrecciarsi delle due voci, questa volta in maniera molto più intensa. La canzone parla di una relazione in cui il protagonista non riesce a non pensare a un’altra persona, di cui è innamorato anche se non riesce totalmente a capirlo, un po’ per sua incapacità di amarsi, ma anche perché non riesce a capire se la cosa può essere effettivamente reale. E allora si finisce per ubriacarsi e drogarsi, cercando di non pensarci o di affrontare la situazione con meno freni inibitori possibili. Intanto però si parla anche di altri problemi, amici costretti a vendere droga o a trasferirsi all’estero per avere di che vivere, paranoie e tormenti che non riescono a lasciarti andare via. Sicuramente una canzone intensa, che a ogni ascolto ti lascia qualcosa in più.
STANOTTE
E a seguire troviamo “Stanotte”, ulteriore classico degli Psicologi prodotto da Sick Luke. Il brano è molto legato a questa relazione romantica, quasi fosse un’intera dedica all’altra persona. Si parla delle serate passate assieme vissute con spensieratezza, oltre che con l’alcol, dove ci si dimentica di tutti i casini della vita e si pensa solo a viversi il momento, provando a catturare l’attimo con una foto, che per quanto rimanga non farà rimanere sempre le stesse sensazioni. E allora si prova a far durare il più possibile quei momenti, vivendoli al massimo senza farsi troppi problemi, illudendosi di potersene fottere e stare così bene per sempre.
NON MI PIACE
Subito dopo troviamo “Non mi piace”, canzone molto carica prodotta da Greg Willen. Questo brano è molto particolare in una quasi costante ripetizione in cui viene elencato quello che non piace ai due artisti, raccontando alla fine delle sfide che hanno dovuto affrontare nella loro vita, i dispiaceri e le ingiustizie della società, che spesso caratterizzano la loro vita e di conseguenza i loro testi. Di conseguenza si parla delle loro difficoltà, eventi che hanno caratterizzato la loro vita e che sono sempre rilevanti e condivisibili da qualcuno. Quello che colpisce è la ripetizione ovviamente, che non annoia e anzi ti fa prendere ancora di più di questa canzone.
FESTA
Penultimo brano dell’ep è “Festa”, una delle canzoni che più fa piangere le persone che la ascoltano, prodotta da Mr. Monkey. La canzone è un’altra ode a una relazione, in questo caso è caratterizzata da un sentimento così forte che riesce ad essere l’unica cosa che va davvero come dovrebbe, come quasi un antidoto a tutti i problemi della vita. Questi però rimangono e appena finiscono queste belle sensazioni tornano solo tutte le paranoie e le ansie, che non ti fa pensare a nient’altro che quanto vada male tutto. Questo pezzo è sicuramente tra i più famosi, riuscendo non solo ad avere una musicalità spaziale, ma anche un testo interessante, soprattutto nella strofa di kaneki, che con parole semplici riesce a far capire tutti i mostri che caratterizzano quei momenti di down, mischiandosi a perfezione con una parte più romantica offerta da drast.
2001
E per concludere troviamo “2001”, riferimento ovvio al primo ep prodotto da Voga. Questa canzone, magari meno conosciuta rispetto ad altre, riesce comunque a trasmettere molto. Parla della crescita, di quanto spaventa ma sia necessaria, di come il mondo in cui stiamo crescendo lascia sempre troppo poco spazio a nuove tematiche care alle nuove generazioni. Tutte queste cose sono incredibilmente importanti nelle vite dei due artisti, che ne parlano senza peli sulla lingua e col cuore in mano con una delicatezza unica, che come fanno loro pochi riescono. Inutile dire come sia una conclusione perfetta a questi ep, un brano sincero e puro, con una critica ma anche una voglia di raccontare la propria storia in cui infelicemente molti si possono ritrovare.