Skip to content Skip to footer

LE USCITE DELLA SETTIMANA

Eccoci tornati con le uscite della settimana… ci si becca agli eventi della Milano Music Week! Nel frattempo: Buon ascolto!

Rrari dal Tacco – VERO HUSTLA (@melpotcosmos)

“Vieni a dirlo qua che i soldi non fanno felici”

Rrari dal tacco torna con Vero Hustla, a ribadire la sua realtà, la sua origine.

Un brano che riflette le tinte scure della vita del Principe di Monopoli, in cui non è il rap a salvare, ma tutti i modi per ottenere denaro, che siano legali o meno.

Un vero hustler, tanto da dare credibilità ad altri rapper che si avvicinano a lui, da essere richiesto per questo motivo.

Una falsità che sente generale, da parte di tutti, che vogliono avere qualcuno che canti in pugliese solo per la realness della cosa, non capendone però il vero significato.

Rrari si pone al di sopra dei suoi colleghi, soprattutto per ciò che ha vissuto e come, attaccando chi vorrebbe ottenere quello stile senza aver neanche visto ciò che lui invece, ha dovuto vivere.

GINEVRA – MY BABY! (@doryontheclouds) 

Ginevra è finalmente tornata e noi non vedevamo l’ora. 

Dopo aver pubblicato nel 2022 il suo album di debutto Diamanti, My Baby! è il primo singolo della nuova era della cantautrice torinese. 

Se in Diamanti, e prima ancora nell’EP Metropoli, ci aveva abituati ad un sound onirico ma super fresco, di quelli che bisogna per forza ascoltare in un club in mezzo ad una marea umana, qui la sentiamo alludere ad un po’ di sano rock. Qualcosa di diverso dunque ma non per questo meno personale o poco riconoscibile. 

Chitarre pesanti, una sola top line come ritornello. 

My Baby! parla di quando non riesci a trovare pace, di nottate consumate dal pensiero dell’altra persona che diventa asfissiante, ripetitivo. Un po’ come le bacchette che continuano a pestare sulla batteria. 

Eppure la notte è l’unico momento della giornata in cui ci si lascia andare completamente: se fosse per te spegneresti la luce del giorno pur di illuderti che sia ancora buio.

Che sia il primo singolo di un nuovo album pop-rock? Potrebbe. Una cosa è certa: Ginevra si riconferma una delle voci più interessanti della sua generazione. 

Diss Gacha – Gacha (@riccardo_stamarcio)

Gabriele Gabbana Costanza Pastero Diss Gacha Dai Spingi aka Offset sta tornando. 

A due settimane dall’uscita di “Cultura Italiana Pt.2”, DISS GACHA è fuori con GACHA.

Il singolo anticipa il secondo capitolo della saga iniziata a maggio di quest’anno con “Cultura Italiana Pt.1”. Il rapper di Avigliana è rimasto come ce lo ricordavamo, con le sue reference italo-americane, la sua rappata super clean e le onomatopee che lo hanno reso riconoscibile già dagli esordi.

Sono talmente italico che puzzo di pistacchio

GACHA fa un passo ulteriore nella ricerca del suono USA che non è mai mancata nelle produzioni di Sala. Il sample su cui si sviluppa il brano è di “And the beat goes on” dei The Whispers (1980), che a sua volta venne campionato da Nas per Will Smith in “Miami” nel 1998.

Ne viene fuori un pezzo che suona classico ma resta attuale, con un DISS GACHA sempre più consapevole dei suoi mezzi, mentre rappa sulla disco anni Ottanta come fosse la cosa più naturale del mondo. 

Spontaneo e raffinato insieme, leggero ma intenso, italiano e americano allo stesso tempo. Un mix che a parole sembra quasi impossibile ma che GACHA riesce a far funzionare perfettamente, perché come ha raccontato in un suo recente intervento “Se è vero, è tutto stiloso, è tutto bello, ha tutto senso”.

RASPYY -PANETTE TWIX FT. FLACO G, 22SIMBA (@gabriele._zurlo)

/E se c’è Raspyy e 22, Flaco G sta a pennello/

Se mi chiedessero come rappresentare PANETTE TWIX, il nuovo singolo di RASPYY con 22SIMBA e FLACO G, probabilmente risponderei così. 

Lo stile dei tre artisti va a sposarsi in maniera perfetta in questa traccia dove viene combinata una base hard trap, prodotta da MASKA e MIRACOLO, con il mumble rap che solo loro sanno portare così.

Il testo esplora in maniera interessante l’immaginario gangsta spesso trattato dagli artisti: esso si riconosce soprattutto nel ritornello di RASPYY che col suo flow e la sua voce quasi mezza addormentata ipnotizza l’ascoltatore ad ogni play.

La strofa di 22SIMBA rappresenta l’attitudine street del brano in modo coinvolgente ed energico con il suo attacco 

/Un solo pezzo nel cuore qua, non voglio i biglietti dell’opera/

e continua col suo stile unico che ha già conquistato una buona parte del panorama drill/trap underground.

Su YouTube troviamo il videoclip del brano, uscito in concomitanza con la canzone stessa, caratterizzato da visual accattivanti e una regia forte, che combinate assieme complimentano lo stile della canzone.

Questa attesa collaborazione è sicuramente molto importante per il rap underground italiano di cui loro 3 sono ormai rappresentanti. 

Speriamo di vedere collaborazioni simili in futuro!

CHIAMAMIFARO – PERCHÉ? (@cognomeproibito)

Di solito quando si parla del tempo si pensa ad una linea retta, ad una successione di punti infinita in cui ogni individualità viene costantemente superata da quella successiva. Molto spesso, però, questa concezione a buon mercato viene smentita in maniera sistematica dal nostro vissuto emotivo che ri-emerge prepotentemente legando insieme diverse fasi della nostra vita – passate e future – in un unico attimo: il presente. Come ognuno di noi, anche Chiamamifaro si chiede: “Perché?”. Perché quando finiamo le parole non ci rimane che il silenzio? Perché i punti della retta del tempo sembrano essere un unico grande punto? Ma soprattutto, perché la nostra vita, più che assomigliare ad una retta, a volte sembra una successione di intervalli irrisolti e mal collegati tra loro?

E poi dopo che cosa è successo? Tu sai dirmelo adesso? / Mi chiedo ancora perché, perché? / Non ho capito quando ha iniziato a andare male / I giorni si accorciano già il primo giorno d’estate

È proprio tra gli interstizi di queste domande che Chiamamifaro si adagia, riflettendo su di un amore passato, ma mai veramente finito. Il dolce strazio emotivo è accompagnato da una produzione pop caratterizzata da quei suoni brillanti e precisi tipici dei brani dei concorrenti di Amici, programma a cui Chiamamifaro sta attualmente partecipando. Nonostante il pezzo strizzi l’occhio agli ambienti radiofonici, questo non gli impedisce di rimanere pulito e cristallino nei suoi intenti. Senza troppi fronzoli, in questo suo ultimo singolo, Chiamamifaro riesce ad essere sincera, ad aprirsi e a mostrarci la propria sofferenza in maniera trasparente.

Ora che è inverno mi manca il freddo / E schivo il tuo sguardo, come non ci fossimo mai visti / Cosa siam diventati? Solo due tizi, fermi qui a dirsi (mhm-mhm) / Sì, vabbé, come no, come stai / Come sto, sì, vabbè

Diversamente da una partita a Cluedo, in questo caso l’assassino (sic!) non è tra i personaggi in gioco. Il tempo logora il rapporto, e gli ex-amanti diventano “Solo due tizi, fermi qui a dirsi (mhm-mhm)”. Nel puzzle dei ricordi, tra i litigi e le follie d’amore, sembra mancare sempre il tassello decisivo, l’indizio risolutivo. È con una certa maturità che Chiamamifaro ci obbliga ad affrontare questa situazione e a chiederci: “Perché”?

HSO – PIANGI (@surprisinglymeowmeow)

Venerdì è uscita PIANGI, la prima canzone triste della band HSO. Quattro ragazzi di origine toscana, che muovono i loro passi tra sonorità pop punk, ricordandoci gli anni 2000. Il brano si apre con un’atmosfera malinconica, un racconto del malessere dovuto alla fine di una relazione intensa, dove ci si è donati all’altra persona, che ha scelto comunque di allontanarsi “Ti ho dato il mio cuore, ma tu mi hai dato il peggio di te”. 

Il brano prosegue passando da una sofferenza, che appare quasi sussurrata ad un amico stretto, fino a darci l’impressione che questa venga urlata, probabilmente alla persona che ha deciso di andarsene “Sei la mia scommessa, ma adesso ti ho persa, cerchi te stessa e non torni da me”, come per liberarsi dal dolore e, forse, sperando ancora nel ritorno della persona amata.

Un crescendo di intensità emotiva, che viene creata magistralmente da chitarra elettrica, basso e percussioni, suonate dai membri della band, che si bilanciano perfettamente con la voce del cantante. Il risultato ci mette davanti a sensazioni ed emozioni palpabili, libere di essere ascoltate, capite ed esorcizzate anche dall’ascoltatore. 

Hanno strappato questa canzone, ma gli HSO hanno deciso di farla uscire comunque per farla sentire a noi (e farci fare un bel piantino).

NIO – NON MI CONOSCI (@andreaodelli)

L’estate riecheggia nei nostri ricordi, tra sole rovente, drink scrausi e nottate infinite trascorse a fiumi di parole. Per combattere questo freddo si potrebbero “raccogliere in cielo stelle d’anice”, così da illuminare le strade già buie alle cinque di pomeriggio, oppure “scambiarsi i cuori come fragole”, per scaldarsi a vicenda sotto i banchi di nebbia. 

Con “Non mi conosci”, NIO riesce a catapultarci indietro nel tempo di qualche mese, a quando la calura di agosto ci faceva grondare di sudore al primissimo sforzo fisico; come una fetta di anguria, questo brano rinfresca le nostre menti, facendoci apprezzare anche i fastidiosissimi semini della quotidianità. 

Un sound semihouse misto pop, un leitmotiv che simboleggia la frustrazione di non essere vistə, come una ricerca costante di comprensione; in un’epoca in cui le relazioni sono spesso superficiali o frammentate, la difficoltà nel trovare qualcuno che sappia ascoltare senza pregiudizi è padrona delle nostre paure. Selezioniamo preventivamente ciò che risulta più semplice, per evitare situazioni scomode da affrontare. 

Grazie a questo brano, NIO ci invita a riflettere sul valore dei ricordi, di come custodirli senza turbare il nostro animo; da qualche parte, esistono persone disposte ad accettarci per ciò che siamo. Bisogna solo attendere.

CORSO ITALIA – CORSO ITALIA (album) (@annariu_) 

Corso Italia – New Generation Swag Pop Music: credo non ci siano parole migliori per descrivere il primo album di CORSO ITALIA. Vi avevamo detto di tenerli d’occhio per un buon motivo: CORSO ITALIA è un album fresco, molto pop, ma con le giuste influenze elettroniche (o come diremmo noi, swag) e che non cade mai nella banalità delle solite canzonette da radio. L’influenza dello stile Y2K e dell’elettronica degli anni Dieci si percepisce sia nell’estetica della copertina del disco, sia nelle sonorità complessive dell’album. Centrale rimane sempre il concetto di italianità: il nome è molto evocativo, sia a livello astratto che su un piano più concreto, perché richiama direttamente il Corso Italia di San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo, luogo di origine del duo, al quale è di fatto molto legato. 

Le tracce trattano quasi tutte di tematiche che caratterizzano la quotidianità della nostra generazione, come l’amore che si declina in svariate forme – come la XOmplicità che può esserci tra due persone, a Caduta Dal Cielo e LACOSA++BELLA, che parlano di situazioni (o persone) in grado di scombussolare totalmente la vita di qualcuno -, all’incertezza e al voler cercare di vivere la vita al massimo, forse anche un po’ seguendo la filosofia del carpe diem e di non privarsi di nulla, dalle cose più belle agli sbagli che, in ogni caso, cambiano la vita –  come possiamo sentire in brani come Che La Vita Ti Sorprenda oppure Cosa Non Va?; oltre a questo, troviamo un certo sentimento di inadeguatezza di fronte a schemi e mondi apparentementi perfetti in UNBACIODITROPPO, che vede la collaborazione con Luchino Luce. Il climax ascendente si conclude con OGNI VOLTA, ultima traccia del disco – in featuring con JUCK, che in realtà ha prodotto tutti i brani: è un po’ un’autoanalisi alla fine della quale, dopo aver sofferto molto ed aver cercato di scappare dai propri problemi, si arriva alla conclusione che a volte, nonostante le complessità, abbiamo bisogno anche degli altri per stare meglio. L’unica canzone che si stacca da queste tematiche è ITALIA AMORE MIO, la hit estiva dell’underground italiano: un insieme di immagini estive e tradizionali del nostro paese, dove a volte risulta difficile rimanere ma dove nonostante tutto, in qualche modo, si sta sempre bene.

CORSO ITALIA è un album unico nel suo genere, un inno della nostra generazione che utilizza la musica (o più in generale, l’arte) come via di fuga da un mondo incerto, all’interno del quale facciamo fatica a trovare il nostro posticino, costruendo così delle alternative per riuscire a stare bene.

Rosolo Roso – MASSA (@fabiospy)

Flexando come solo lui sa fare, ritorna Rosolo Roso con un nuovo singolo: “MASSA”.

Dal titolo già capiamo molto, per la pluralità della parola: massa viene si intesa come la maggior parte delle persone, ma anche col significato di fare massa, mettere su massa muscolare. 

Questo perché si Rosolo si flexa, ma lo fa distanziandosi dal resto della massa, gli fanno schifo i rapper però gli piace il rap, è partito ascoltando Marra ma ora non riesce ad ascoltare rap perché è diventato troppo mid, eppure continua per la sua strada e non vuole mollare questa strada, in cui lui crede fortemente. 

Questo lo notiamo anche noi, si nota come in questo brano c’è stato un cambiamento di Rosolo, non così radicale ma sicuramente dettato da una crescita che questo progetto sta subendo – “in principio c’era solo un’idea informe, che dopo ha preso vita mo’ cammina come un golem” – e non vediamo l’ora di vedere che strada prenderà.

Estremo, BigMama, Nahaze – PIÙ NE VOGLIO (@fabiospy)

A farci ballare questa settimana ci pensa nuovamente Estremo, che questa volta ha deciso di coinvolgere due importantissime figure come BigMama e Nahaze per creare una canzone che dire energica è riduttivo.

La canzone rappresenta in tutto e per tutto la fame, il volere sempre di più, ma non per un proprio capriccio, bensì è la consapevolezza di potercela fare che fa venire voglia di avere di più. È una sensazione viscerale che è naturale dell’uomo, anche quando sei troppo a pezzi non si riesce a farne a meno e anche per l’ansia di non poter fare di meglio. E può essere tutto: soldi, fama, amore. 

In questo la coppia BigMama-Nahaze riesce a esprimersi al meglio, per la fatica che si fa ad arrivare dove sono ci sarà sicuramente più attaccamento a quello che si riesce ad ottenere, aumentato dall’invidia di molti che non riescono ad arrivarci.

Il tutto comunicato con una base incredibile di Estremo, che ha deciso di farci scatenare il più possibile (riuscendoci benissimo).

European vampire- EV1 (EP)  @gre_cattaneo

“You want it darker,

well I can make it darker”

Ammaliante, un po’ gotico e un po’ glam, sicuramente sexy. 

Il nuovo EP degli EUROPEAN VAMPIRES, EV1, conferma il sound chic e decadente a cui il gruppo di musica elettronica romano ci ha abituato in questi ultimi anni. 

Il progetto di Lorenzo Sutto e del produttore Mark Ceiling riesce a portarci, un’altra volta, nel loro enigmatico mondo musicale dalle atmosfere fascinose e profane. Ma questa volta c’è più graffio, più bassi: i bpm di queste quattro tracce sono da ballare tutti sotto cassa.  

La prospettiva è sempre quella dei club europei, e i testi dei brani spaziano dall’inglese al francese con estrema naturalezza. 

Considerateci sedotti perché ci gira la testa.

Buon ascolto: sarà davvero un’esperienza totale e pagana. 

CARA – FULMINI (@betta.dmrtns)

Dal 15 Novembre è disponibile su tutte le piattaforme di ascolto il nuovo singolo di CARA, “Fulmini”. 

Il brano, fuori per RayDada e Emi Music, prodotto da Emiliano Bassi, è accompagnato da un videoclip ufficiale, il cui regista è Luca Tartaglia. 

Partendo dal sound, passando per il testo e arrivando al videoclip,c’è un file rouge che racconta perfettamente l’immaginario pensato e raccontato dall’artista. Tra sogno e realtà, Cara, ci parla di un luogo interiore in cui esistono e convivono in un equilibrio precario una sconfinata immaginazione, la speranza e la realtà. 

Visivamente il luogo di cui parliamo viene rappresentato da una casa, che è la mente stessa della cantante, con un salotto un po’ bizzarro, un po’ vintage, con qualche scheletro nell’armadio

E’ in  questo luogo dove CARA gioca, si angoscia, si diverte, alza il volume della musica alla radio, gioca a stare in equilibrio sul divano, un po’ come fa nella vita di tutti i giorni. E’ proprio il posto in cui speranze e realtà convivono, in cui l’artista scappa quando la vita la rende troppo stanca: un’immagine che, magari per chi fa musica, è molto reale e sentita. 

Il testo ci fa sentire come se CARA ci stesse comunicando qualcosa in modo sottaciuto, è come se ci sfiorasse, facendoci capire il suo disagio e la sua dinamica interiore, è un attimo intenso ma fugace, così come fanno i fulmini in un cielo nero. 

Fulmini è un brano 100% relatable, è di chi vive in costante equilibrio ma nonostante questo continua a danzare con i propri sogni. 

Arssalendo – 1Respiro – (@giorgia.celentano) 

Arssalendo è Alessandro Catalano, producer e cantautore originario di Trento (e di Roma).

Arssalendo è un progetto di ampio respiro che incomincia nel 2020 attraverso la pubblicazione di “LITANIA”, primo album dell’artista.

Verrà scelto, successivamente, da i-D Italia e Versace Jeans Couture come rappresentante per il progetto i-N SESSION, curando una performance ad hoc per l’occasione.

“Tutti ammassati senza affetto” apre il suo 2022 e lo chiude con l’EP “Ma tu ci tieni a me?”, rendendosi riconoscibile come autore di decostruzioni sonore.

Parte così il suo primo tour che lo vedrà sbarcare al Poplar Festivale di Trento, ala Culture Club a Milano, al Linecheck 2022, al Mi Ami Festivale 2023, seguiti da altri spettacoli on the road.

Contemporaneamente lavora alle produzioni per Bluem e Yasmina e firma i featuring con i Thru Collected e Capibara.

Dopo un 2024 alla ricerca della sua identità ritorna sulla scena col brano “1Respiro”, il 13 novembre.

Roma è la città che lo ha cresciuto. Il rapporto è complicato tra i due.

La sintesi perfetta per descrivere il loro legame è “odi et amo”, pronunciato senza fiato in una notte fatta di silenzi.

“Di notte non pensa. È tanto stanca, non sa stare ferma” e “questa città con i problemi che ha” “non sa mai bene come sta”.

Gli ha rovinato-salvato la vita.

Il vento di Novembre lo conduce nei luoghi simbolo di qualche reminiscenza dolorosa, su “una strada in cui ho fatto una guerra”.

Perdere il respiro per un attimo nella capitale e ricordare di aver fatto un casino. “E’ stato bruttissimo” e “tu non eri qua vicino”.

Continua a camminare finché non fa mattino. “Non mi reggo più”.

Ancora 1Respiro Alessandro. In fondo, sei quasi arrivato a casa.

Hai tutta la tempra e tratti distintivi per lasciare un segno nella tua Roma.

NARCOLESSIA– DOROTHY Feat. KNIAR (@brusilre99)

La giovane promessa dell’hyperpop italiano torna a farci saltare con il suo nuovo singolo da solista dopo aver rilasciato diversi featuring e il suo secondo album “micixsempre”, affermandosi nella scena underground tra i maggiori esponenti del genere musicale. “DOROTHY” è il titolo del brano di NARCOLESSIA in produzione con Kniar, entrambi membri della crew “Incelclique”,  da cui si evince una certa affinità nel synthetizzare voci e suoni e tagliarli a tempo di grancassa. L’artista affronta nei testi tematiche complesse e profonde come la ricerca di identità, il conflitto interiore e le relazioni, passando con facilità da momenti di intensa emozione a parti più ritmate, senza mai risultare banale sperimentando nuove sonorità, trasmettendo positività e voglia di ballare. È un periodo molto produttivo per Narcolessia che ha spoilerato nuovi singoli sul suo instagram pronti da far uscire e si esibirà live a Milano il 14 Dicembre, e noi ne siamo gasatissimi !

ROVERE – CHISSENEFREGA (@capitanossa)

A noi onestamente ce ne frega davvero tantissimo di conoscere i nuovi sviluppi della band bolognese, perché è sempre in grado di migliorarci qualsiasi domenica mattina con le sue canzoni.

Stiamo parlando ovviamente di CHISSENEFREGA, traccia d’apertura e primo singolo estratto dall’album ‘11 case’, pubblicato il mese scorso. Certamente uno dei più interessanti lavori di genere indie rock di quest’anno. La traccia è un in effetti un sunto perfetto delle sonorità e delle atmosfere proposte dalla band nel corso di tutto il disco, che non sperimenta ma perfeziona lo stile oramai assodato dei ROVERE, implementando una certa vena più matura che richiama la ruvida eleganza del garage rock di fine anni ‘90/inizio 2000.

Una domenica mattina morirò, riaprendo gli occhi ma in un mondo che non so’

I temi trattati dal gruppo sono anch’essi maturati, e pur non perdendo la lucentezza del pop e i ritornelloni da canticchiare per tutta la giornata, sono in grado di offrire una riflessione di una certa profondità riguardo un periodo critico della vita, quello della fine dei vent’anni, con la sua malinconia, le sue inquietudini ed il sorgere di nuove consapevolezze interiori.

CHISSENEFREGA è un invito a correre subito ad ascoltare tutto il disco ed ascoltarlo tutto d’un fiato, anche e soprattutto per non perdersi la prossima data dell’ ‘11 tour’, che porterà la band, dal 13 novembre al 17 dicembre, in varie città del nord Italia.

Buon ascolto!

Geremia – Bambino con le Ali (@aletimos.zero) 

“Bambino con le Ali” è il nuovo EP di Geremia,  o meglio, la vita emotiva stessa dell’artista raccontata in 5 pillole d’Arte che vengono assorbite dall’anima di noi ascoltatori, spalmati su 17 minuti di immaginari ad occhi aperti con suo modo magico di esprimersi. 

Lui sente le emozioni come un bambino, e quel bambino è stato intrappolato troppo tempo nella prigione che la società ha imposto, tra dolori e sofferenze Geremia sprigiona tutta la speranza della rinascita nella luce della condivisione emotiva. 

Ha in mano il suo stesso cuore in questo progetto. 

“Indietro” è il primo singolo “[..] di ció che ho passato dimmi che ne sai, sentirsi soli l’ultimo arrivato, tutto va al contrario e non c’è la farai, amare così tanto da fermare il cuore [..]”. È una freccia scoccata verso il cuore, una colata di verità che vuole condividere con noi. 

Segue “Tutte le strade” è il viaggio del giovane Geremia tra le ingenuità che un ragazzo può provare quando si ha troppa bontà d’animo e fiducia nelle persone “lo so che devo andare verso terre lontane, ma combatterò per tornare da te [..] ho chiesto si miei angeli, dove devo andare, hanno detto segui le tue impronte che arrivi al tesoro, ovvero a te stesso, tutte le strade mi portano solo a diventare chi sono” 

“Noi Mai” è speranza pura che dona ossigeno al nostro sangue, “Noi mai come gli altri” è la pura genuina speranza di dare tutto , ogni cosa possibile, per quella persona in una relazione sana e pura, senza tossine “sto dando luce a tutta sta tristezza”. 

“Un bimbo che canta” è la penultima firma col sangue d’autore dell’EP. “entra nei miei sogni questa notte [..] ero senza un futuro non avevo scelta [..] e sentirsi diversi a volte quanto pesa, ho già perso tutto ma lo posso riperdere [..] mi dici di non far vincere l’ansia [..] proteggimi dall’apatia, son stato in un mondo fatto di vetro” 

“Dinamite” è l’ultima traccia, ma forse è il testo più straziante e doloroso, una bomba di insicurezze, piombate addosso come  un uragano di spazzatura che hanno devastato la luce emotiva di un bambino che ora è pieno di ferite. 

Nonostante tutto ce sempre  il sole dopo la tempesta, ovvero la speranza di riuscire a condividere l’empatia ad altri individui, creando una rete di condivisione. 

“Sono ancora qua perso nella notte, non ricordo più da quanto mi hanno rotto, da quel giorno in cui ho un ombra fissa negli occhi, tuttora mi sento sporco, perché mi tocchi, se sono così sporco… dimmi perché mi tocchi” 

Se queste uscite ti sono piaciute leggi le news delle settimane precedenti.