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LE USCITE DELLA SETTIMANA

È arrivato giugno, l’estate si sta avvicinando e sale sempre più la voglia di ascoltare musica all’aria aperta con la cassa a tutto volume: ecco le freschissime uscite di questa settimana, pronte da essere pompate fortissimo per farvi odiare da tutti i vostri coinquilini e vicini di casa!!!

PSICOLOGI – GAS ( @lilkvnekiii @kiddrast )

Prendi il cellulare e scrivi all’ex che continua a mancarti, potrebbe essere il momento giusto per tornare insieme. Dopo la reunion degli Sxrrxwland, questa settimana segna anche l’atteso ritorno degli PSICOLOGI dopo più di 2 anni di pausa, accompagnati da leggende come quella per cui sarebbero dovuti essere i secret guest del MI AMI quest’anno. Invece un annuncio improvviso ci ha portato GAS e ora dobbiamo spingere!!!
Il brano, prodotto da Drast e okgiorgio, ha delle sonorità elettroniche che si distaccano da quelle classiche del duo, con un accompagnamento di chitarre elettriche che segnano l’ingresso sia di Drast che di Kaneki e suoni sintetizzati in sottofondo che creano una linea di suono da seguire muovendo la testa senza pensarci.
«GAS» è un pezzo per divertirsi, perfetto per accompagnarci verso l’estate e le strofe corte, per lasciare più spazio ai bridge e ritornelli per ballare E SPINGEREEE, riprendono i temi più cari degli PSICOLOGI, ossia la volontà di raccontare la noia e il senso di anarchia di questa generazione che ascolta più i Red Hot Chili Peppers che i propri genitori. Sono molti i giovani adulti di oggi cresciuti ascoltando 2001 alle superiori; le cose sono cambiate ma la speranza che la nostra “GENERAZIONE PERSA CHE NON SA COME ANDRA’” possa continuare ad essere raccontata dalle parole semplici e dritte al punto di Drast e Kaneki è tanta, magari in uno nuovo disco, si spera presto.
A cura di: @kimo.jpg__

SUNKEN – AFFOGANDO ( @sunken.core )

L’estate si affaccia alla finestra con un ben poco caratteristico freddo autunnale, ma nulla ci può veramente tenere in casa ancora a lungo: è tempo delle hit, dell’upbeat da club e dello scoprire questo delizioso nuovo pezzo che SUNKEN ci serve al bancone del cocktail bar, un po’ annacquato e amaro da mandar giù.
«AFFOGANDO» infatti, ricorda un po’ la stagione attuale: beat estivo, ballabile, un po’ Artemas, un po’ Kill Eva, ma proprio come i due artisti e l’estate di questo inizio giugno, il brano racchiude al suo interno una malinconia che avremmo forse preferito lasciare nell’inverno appena passato.
Sunken è magistrale nel trasmettere questa sensazione di inadeguatezza al contesto, del sentirsi a disagio nel tentare di andare oltre, ma del volerlo disperatamente, anche se un po’, in fin dei conti, ci speravi.
Guarda il lato positivo, almeno non sei in A Serbian Film.
Infine, ai lettori che stanno cercando di voltare pagina: smettila di piangere per ləi, piuttosto vai ad ascoltarti l’ultimo pezzo di Sunken <3
A cura di: @stellinedicarta

JEMEL – +attento ( @jemelbros )

A dare una scossa con energia e swag questa settimana ci pensano i JEMEL, che con un ritmo accattivante e difficile da togliere dalla testa ci propongono “+attento”, un pezzo meno profondo rispetto al precedente “mare di cose”, ma con l’obiettivo di farci scatenare e spoiler: lo fa perfettamente.
La canzone ti prende e ti fa “toccare il cielo”, con un potere che i JEMEL padroneggiano fin troppo bene, farti vivere una storia e immedesimarti in quello che raccontano. Tutto il brano è fatto per essere ballato, riportandoti anche alla musica di qualche anno fa e quando lo senti non riesci a non immaginarti i due gemelli fare quei movimenti di bacino con tutto il loro stile, che ti invoglia a imitarli e scatenarti come loro. Un pezzo che inneggia enormemente alla sensualità e che riesce a darti la giusta dose di confidenza per provarci con chi vuoi, provare per credere. Insomma, se volete scatenarvi dovreste proprio stare attenti a questo nuovo pezzo, del quale non farete più a meno.
A cura di: @fabiospy

FUERA – estrella ( @fueraroom )

I Fuera tornano.
E si decompongono nell’arrivare.
La loro ricerca non si ferma e continua ad espandersi, non limitandosi più unicamente al suono.
Per la prima volta infatti, il trio non si ferma alla semplice apparenza del nome, ma dimostra come siano anche capaci di cantare in spagnolo, mentre abusano delle proprie vocalità.
Il cantato diventa ancora di più uno strumento come un altro, che si perde nell’EDM latineggiante lasciata impastarsi con chitarre e suoni eterei.
Sempre più leggeri, sempre più lontani, come una “Mariposa”.
I periodi di ‘Black Racism’ sono lontani, e i Fuera continuano ad evolversi in una notte sempre più luminosa. Una notte che non serba più rabbia, né è valvola di sfogo: una notte d’amore, limpida come veloce, con un “Estrella” ad illuminarla.
A cura di: @melpotcosmos

GIOVANNI TI AMO – ULTRAFRAGOLA ( @giovanni.tiamo )

I singoli di Giovanni Ti Amo avevano già incontrato il favore del pubblico e il suo primo disco non ha deluso le aspettative. L’ultimo giorno di maggio è uscito ULTRAFRAGOLA, un progetto che mi ha riportata indietro di dieci anni. Un sound grezzo – nel senso di autentico – che sembra esser stato eseguito in un garage (in realtà sappiamo che è stato registrato nel retro di una tabaccheria).
Nelle parole di Giovanni: «è un disco libero, sincero, impreciso». È percorso da brani frizzanti e pezzi lenti che ne rendono l’ascolto adatto in ogni occasione.
Le lyrics sono disarmanti, la loro semplicità rende facile immedesimarsi – in questo senso «è uno specchio» in cui ognuno può riflettersi, e sentirsi a proprio agio.
Sono rari gli album accattivanti già dal primo ascolto, eppure amici di SIAMO, vi garantisco che ULTRAFRAGOLA è uno di questi.
A cura di: @whodafab

VOGA – OKOK ( @vvvoga )

SIAMO ufficialmente arrivati a giugno, ed insieme all’estate torna la coppia da tenere d’occhio questa settimana.
I Voga tornano, in seguito agli ultimi feat. e, in particolare, in seguito all’ultimo freestyle “Acciaio”, con un brano in cui lasciano emergere il proprio potenziale.
La traccia presenta un sound trap, ma in qualche modo più fine e ‘’leggera’’, che nel ritornello trova la sua miglior espressione, risultando fresco, ma allo stesso tempo ricercato e mettendo in evidenza le diverse influenze dei due artisti, che in qualche modo tra di loro si completano.
Rico e Sneik confermano di essere più profondi di come potrebbero risultare ad un orecchio superficiale, ma d’altronde l’avevano già ampiamente dimostrato in ‘’Domenica’’ con Samurai Jay, mostrando le abilità di chi ha sempre visto ‘’il conservatorio come una valida alternativa all’università’’
Insomma, a seguito dell’ennesimo progetto di qualità, i Voga si allontanano sempre di più dall’essere semplicemente “Quelli del feat con…’’.
A cura di: @pietrodileo_

CENTOMILACARIE – quasi nuda ( @centomilacarie )

CENTOMILACARIE. Classe 04’. Venerdì 31 Maggio presenta il suo nuovo singolo, cantato in anteprima al MI AMI Festival il 24 Maggio. “Quasi nuda”. La sua è un’ascesa incredibile, il talento di Centomilacarie si fa sempre più consapevole, la penna sempre più personale e vigorosa, il genere sempre più riconoscibile ed originale.
Come racconta lo stesso artista: “quasi nuda è la storia della mia e della sua prima volta. Era un agosto torrido di tanti anni fa. Non riesco a dimenticare le grida dei tifosi che festeggiavano chissà quale partita nel bar sotto casa e la pasta che ci cucinammo dopo, nella cucina dei suoi genitori. Chi ha ascoltato questa canzone ci ha visto altro e penso che la musica sia magica pure per questo: ognuno ci vede quello che vuole.”
“Mentre tu disegni buchi sullo stomaco, do fuoco al bus, così non riuscirai ad andartene, perché infondo infondo infondo, sto fingendo di salvarti dal mio buio, questa notte non dormo” è così che si apre quest’intimo racconto, scritto percependo tutto il pathos del momento.
Il ritornello è nato per diventare una Hit che rimbomba nelle nostre teste “e tu appassisci tra i miei denti, così pura, quasi nuda, non sei qui tra le mosche, così pura, quasi nuda”.
Centomilacarie ci fa viaggiare, ci fa ballare, ci fa vedere mille sfumature diverse di un rosso che personalmente evoca tutti i sentimenti del momento, quelli piacevoli, i dubbi, la malinconia, il tutto in una rovente giornata d’agosto di qualche tempo fa.
A cura di: @alek_andros_

MAGGIO – (cose in cui hai messo cuore) MANI DI UMANI / scegliere ( @maggio_klensheet )

Alla fine del mese, da cui prende il nome, torna Maggio.
L’artista made-in Klensheet ci regala due pezzi: “(cose in cui hai messo cuore)” e “MANI DI UMANI / scegliere”, due brani che ci mettono di fronte a un sound inedito per l’artista.
“(cosa in cui hai messo cuore)” inizia con una melodia alla chitarra semplice ma efficace, Maggio attacca con una voce delicata che dopo qualche secondo esplode assieme al beat, il sound si distorce ed entrano delle batterie violentissime e Maggio inizia con uno sfogo quasi disperato semplicemente da brividi mentre riflette su scelte di vita, arrivando alla conclusione che forse alcune cose a cui credevamo fossero priorità alla fine non erano così importanti.
Poi c’è “MANI DI UMANI / scegliere”, che almeno all’inizio sembra un pezzo di Maggio sullo stile a cui siamo tutti abituati, ma dopo un minuto arriva la sorpresa.
La batteria inizia ad avere un ritmo sempre più incalzante, trasformando il pezzo da Hip-Hop a quasi Rock, raggiungendo l’apice con un ritornello in scream che ritorna sulle vibes del primo pezzo di questo mini-EP.
Il sound torna calmo per un attimo e poi esplode di nuovo, mettendo sotto i riflettori una sorta di dualità, tra la parte più riflessiva e pacata dell’animo dell’artista e la parte più emozionale che ha bisogno di urlare per riuscire a esprimere ciò che sente.
Insomma, Maggio è tornato col botto, con un nuovo sound che gli calza a pennello e noi speriamo che riesca a domarlo sul lungo termine, perché no, in un disco.
A cura di: @effe.ottantuno

ATARDE – LUGLIO ( @_atarde_ )

Abbiamo appena trascorso il “maggio migliore dell’anno” e, come alla fine di uno spettacolo con i fuochi d’artificio, ci sono stati svariati ultimi botti per chiudere in bellezza. Tra questi non può mancare Atarde che è tornato con “Luglio”, il suo nuovo singolo per Pezzi Dischi / Universal Music.
Il brano si aggiunge alle precedenti uscite proseguendo il progetto elettro pop iniziato a gennaio con “muschio” e che ci ha accompagnato durante gli ultimi mesi a conoscere un’altra sfaccettatura dell’artista.
La produzione è stata affidata a OkGiorgio e Daniele Capoferri, coppia vincente degli Iside, ed è la chiave di lettura di un pezzo “dalle poche parole”.
Luglio è quel mese dell’anno che tutti aspettano, quello in cui una piccola pioggerella rischia di diventare un temporale estivo. E magari è proprio qui che si mette l’artista, fermo in quell’istante in cui speri sempre stia per venire a piovere per nasconderti dagli altri, in cui hai paura che una piccola goccia possa diventare un enorme diluvio dentro di te stesso. E magari, per evitare di sprecarne ancora di momenti così, di sprecare altri “Luglio”, basterebbe lasciarsi andare alle note di questo ritornello. E ora, se siete alla fine di questa news e della canzone vi consiglio di rifarlo “da capo” per riassaporarne il gusto e capire bene se magari anche il 2024 possa essere l’anno di Atarde.
A cura di: @alberto.rogano

ORACLEDARYO – CANI DI MANNERA ( @oracledaryo.xciv )

“evito le chiacchiere da bar” – eppure le chiacchiere da bar di OracleDaryo sono quelle che staremmo ad ascoltare ore ed ore. “Cani di Mannera”, con PIOVE., è il suo nuovo pezzo, dal sound distorto e la penna tagliente. Layer di voci, parole sospese nel vuoto ed uno switch di beat che ti trasporta in un’altra dimensione – gli ingredienti per una mina da rotazione frequente in playlist. Apparentemente scollegato ma in realtà mega coerente, leitmotif del pezzo sono le sonorità super elettroniche e le drums che accarezzano perfettamente ogni singolo passaggio.
La ciliegina sulla torta è la critica alla superficialità che serpeggia tra le nuove generazioni – “la realtà non è definita dal tipo di jeans, baggy o skinny” – scandita da un flow super hip-hop old school, a rappresentanza di uno spessore emotivo e musicale raro da trovare nella scena.
Non è il classico pezzo che ascolteresti di default la mattina appena sveglio, ma è il classico pezzo che, una volta scoperto, ascolteresti di default la mattina appena sveglio.
A cura di: @eleonaora

TOSCA – MARY ( @iosonotosca )

MARY è l’ultimo ep di TOSCA, che alle due canzoni già uscite, “Invece no” e “Bella”, aggiunge “Mary”, traccia omonima del progetto, e “L’ultima volta”.
L’influenza che band pop-punk come i Blink-182 hanno avuto su TOSCA sono immediatamente riconoscibili, ma la cosa più interessante è come lui riesca a dargli un tocco personale di natura molto più indie, che gli permette di creare un’atmosfera particolare data dal contrasto tra sonorità più crude dalla forte energia e il suo modo di cantare e appoggiare le parole molto pulito.
MARY è un ep che racconta di un viaggio, un viaggio tra le varie sfumature dell’amore, a partire dal primo incontro fino alla riconciliazione passando per fasi di crisi e fasi travolgenti.

INVECE NO
Il primo brano del progetto di TOSCA è “Invece no”, un brano che racconta del primo incontro/appuntamento in tutte le sue sfaccettature: partendo da una sorta di preambolo in cui l’artista ci dice «Sognavo la vita da college / Volevo fondare una rock band / Passare la notte con mille donne / E invece no», si passa poi ad una fase quasi incredula in cui TOSCA non si capacita di come la ragazza possa voler uscire con lui, in versi come «Mi hai detto “dai usciamo stasera” / Pensavo non fossi sincera» o «Non capisco che ci trovi in uno come me / Quando tu potresti avere quasi tutti».

BELLA
La traccia successiva, “Bella”, è un brano sicuramente più romantico, un inno d’amore in cui TOSCA esprime tutte le sue emozioni. L’artista non rinuncia comunque ad una punta d’ironia, che possiamo ritrovare nelle metafore «Ma sei l’Italia che vince gli Europei» o «Sei la verifica per cui io non studiavo mai». “Bella” è una canzone catartica, in cui sentimenti che di solito rimangono nascosti sono quasi urlati a tutto il mondo.

MARY
Il brano che porta il nome dell’ep è anche quello più struggente, in cui tutte le certezze e l’amore espressi nelle canzoni precedenti vacillano, sia dal punto di vista puramente musicale, con gli accordi che creano un’atmosfera più cupa, che da quello del testo. TOSCA, infatti, comincia il brano appellandosi direttamente alla ragazza, Mary, e continua il suo storytelling con «Giugno è proprio un mese di merda / Arriva l’estate e non avrai più tempo per me», facendo capire che c’è stata una rottura tra i due.

L’ULTIMA VOLTA
Il viaggio finisce con “L’ultima volta”, un brano in cui l’artista esprime tutta la sua volontà di riconciliarsi con la fantomatica Mary. TOSCA ammette i suoi errori, promette che non li ripeterà anche perché è consapevole che non ci sarà un’altra chance per loro di stare insieme.
Il messaggio finale del disco è agrodolce: s’intende che la riconciliazione avviene e che l’artista è molto maturato da quando voleva fondare una rock band e passare la notte con mille donne, ma comunque le considerazioni finali sul tempo perso e sul fatto che sia l’ultima possibilità sono sicuramente molto profonde.
A cura di: @jacopoarcagni

M.E.R.L.O.T – TRASPARENTE ( @m.e.r.l.o.t_ )

Stai cercando un beat allegro dai toni tristi? «TRASPARENTE» è qui per te, con una chitarrina felice come base e un testo melanconico che rimpiange una relazione ormai finita, ma nella quale ci si spera ancora.
M.E.R.L.O.T. ci parla di una persona piena di rimpianti, che continua a commettere errori, a perdere occasioni e a mollare in partenza.
Ma l’artista sa anche che errare è umano, che siamo giovani e ancora difettosi, e lo ricorda teneramente alla persona che ama, offrendo sé stesso come posto sicuro per lei, come catarsi, anche se si sente trasparente ai suoi occhi.
Il ritmo della canzone incarna bene il testo: offre una proposta, nulla più, ma che può rappresentare una via di fuga felice e spensierata da una realtà spesso deludente e piena di rimorsi.
Brano consigliatissimo se ti va di staccare un po’ la spina e assaggiare la spensieratezza a cui aspiri.
A cura di: @stellinedicarta

IBISCO – FLORA EROTICA ( @ibiscogiglio )

“Flora Erotica” è un brano disordinato, acido, contaminato.
Ibisco si presta a una ricerca sonora nuova, disequilibrata e massimalista, che spinge ad un costante climax, quasi avesse fretta di realizzarsi. Una corsa supportata da testi cantautorali caustici e figurati.
“Flora Erotica” è anti-estiva, grigia scura. È ironico sia stata pubblicata ora, forse come sfida alle convenzioni.
La nuova scuola underground smonta e ricompone – e qualche volta abusa – dell’elettronica senza seguire i modelli stilistici dettati delle generazioni precedenti. Vuole liberarsi degli scorsi schemi estetici, sfociando spesso in un’anarchia barocca.
Siamo curiosi di ascoltarne ancora.
A cura di: @mmaxwu

TONY BOY – RESPIRO ( @tonyboygohard )

A distanza di pochi mesi dall’uscita del suo album “NOSTALGIA (export)” e del suo ultimo singolo “Leanin’”, Tony Boy ha deciso di tornare con una ballad particolarmente sentimentale.
Il rapper ci racconta di una relazione ormai terminata che non ha ancora superato del tutto, ma non solo. Il brano si focalizza anche sulla sua vulnerabilità, come citano i seguenti versi: “Ansia maledetta, penso c’è un vetro in mezzo” e “Perché per le ferite che ho dentro, il medico non arriva”.
Il pianoforte e la voce femminile in sottofondo amplificano ancora di più le emozioni che si celano dietro alle parole di Tony, rendendo il tutto intenso e malinconico.
Ci sentiamo anche noi partecipi di questa sofferenza, come se avessimo davanti la persona che è stata una parte fondamentale della nostra vita e la stessimo guardando dritta negli occhi, mentre “se ne va via con il nostro respiro”.
A cura di: @angelicatartaglia

TONY SCORPIONI – LATTE E MENTA ( @tonyscorpioni )

“LATTE E MENTA” è l’ultimo singolo di TONY SCORPIONI. Il brano parla di due anime che, dopo essersi perse, si ritrovano proprio nel momento in cui stanno combattendo le loro battaglie personali. “Voglio ancora latte e menta” è la citazione ripetuta nel ritornello, che richiama il periodo dell’adolescenza. L’anima, infatti, desidera rivivere quel senso di protezione e spensieratezza dato dall’amore materno. A questo punto, con tutte le proprie forze, cerca di replicare quelle emozioni ormai lontane.
A cura di: @francyexee