SIAMO TORNATI PIÙ CARICHI CHE MAI!!!
Dopo un grandissimo festival siamo di nuovo qui per riportarci e riportarvi alla normalità con qualcosa che già conoscete… LE NEWS DELLA SETTIMANA!!!
A voi <3
IL MAGO DEL GELATO – PANDORA
Tutti in pista! È venerdì sera e il dj ha messo “Pandora”, il nuovo singolo de Il Mago Del Gelato.
Soli sei mesi fa veniva pubblicato “Maledetta quella notte”, un EP che ha convinto da subito ascoltatori e addetti ai lavori, grazie ad un sound accattivante prodotto dall’incontro di influenze funk, jazz e afrobeat.
E Pandora non è da meno; il brano conferma infatti la forte identità sonora del gruppo, catturandoci ancora una volta con una vibe che fa molto disco anni ’80.
D’altronde, l’esibizione di Pino D’Angiò ospitato dai Bnkr44 durante la serata delle cover a Sanremo ha fatto impazzire la generazione Z, dimostrando che questo tipo di sound piaceva quarant’anni fa e piace ancora oggi. Perdonerete la citazione, ma ascoltando la voce calda e sussurrata che interviene nel pezzo, penserete anche voi al cantante di “Ma quale idea”.
Quindi cedete alla tentazione e aprite le orecchie, Pandora vi aspetta <3
A cura di: @whodafab
VIITO – CANAGLIA
Tornano, dopo 6 anni dal loro disco d’esordio, i VIITO, stavolta con un nuovo progetto musicale, un nuovo album, “Naturale”, la cui prima traccia è “CANAGLIA”.
“Scorro tra le foto in questa serata persa, ogni volta che ti vedo sento una tempesta […]” con questo inizio realizziamo subito il mood del singolo, composto di sconforto con un pizzico di rabbia, soprattutto verso se stessi, nell’aver creduto alle parole di una persona che doveva essere speciale.
“Troppe facce finte in quel locale pieno” non è che il dito nella piaga di un testo che si ripete e che accentua l’importanza di esprimersi sinceramente.
Ma ciò che rende “Canaglia” veramente speciale è la sua capacità di emozionare e far riflettere. Oltre alla potenza sonora, il singolo offre una profondità emotiva che tocca il cuore degli ascoltatori. Le parole dei Viito sono cariche di significato e si insinuano nella mente, lasciando un’impronta duratura e suscitando domande sulla natura umana e sulla società in cui viviamo.
“Canaglia” si conferma come un singolo straordinario e promettente, che segna l’inizio di un nuovo capitolo nella carriera dei Viito. Con la sua combinazione di sonorità avvincenti e testi profondi, questo brano si distingue per la sua autenticità e la sua capacità di connettere con l’ascoltatore su un livello emotivo molto profondo.
A cura di: @alek_andros_
GIMA – TEMPESTA
Cassa? Dritta. Il Garage? Potenziale. L’Hyper e le voci pitchate e armonizzate? Confermate.
“Tempesta” di Gima è un bel singolone consistente, influenzato sicuramente da Fred Again e da tutta quella realtà di musica elettronica diventata – più o meno – molto popolare negli ultimi tempi.
Le vocals sono blendate perfettamente su questa base aggressiva dai tratti malinconici, dai quali segue ovviamente il mood, scandito dall’inconfondibile metrica terzinata.
Quando esce bella musica elettronica in Italia è sempre un piacere, soprattutto quando vediamo il cambiamento che sta avvenendo nella scena nostrana, che sta spostando sempre più la bussola da Berlino a Londra.
A cura di: @rxxmer
FIORE AKAMONO, INCIS ZONE, 85PROD, GOSS VINYARD – CORNER
Fresco di Siamo Fest, Fiore Akamono è tornato a dilaniare la base dopo un paio di mesi di astinenza placata tra un freestyle e un altro.
Accompagnato da Incis, scopre le carte rispetto al suo futuro e a quello della scena, mostrando la fame e la cattiveria che lo contraddistinguono in un brano che potrebbe fare da manifesto per ogni emergente. Akamono è pronto a uscire dal corner, a fare la differenza perché di fatto è differente.
Il brano è diretto, concreto più del solito: parole crude, una voce profonda emblema della sicurezza dell’artista che non ha peli sulla lingua, il tutto aggregato dalla base dell’immancabile 85 che rende la traccia quasi gore.
La partecipazione di Incis, a questo punto, non può essere più azzeccata, sposando il proprio flow con il sound del brano ed essendo esso stesso in procinto di sbocciare.
Questa traccia potrebbe essere il primo tassello di un progetto molto più grande in arrivo che ci farebbe scoprire il vero potere di questo artista.
Il bro ha deciso che questo è il suo anno.
A cura di: @pietrodileo_
LUCHINO LUCE – SAN VITTORE
Il 23 aprile Luchino Luce è tornato sulla scena con SAN VITTORE, il suo nuovo singolo in distribuzione Believe Music Italia, che anticipa il suo attesissimo album MARTIRE (lui dice “fuori mai”, ma noi speriamo fuori prestissimo!), definito come “Un concept che suona luminoso e futuristico. Un disco trap sulle ritmiche rap e sui flow; eppure, con l’ambizione di essere completamente diverso da qualsiasi album urban uscito in Italia. Racconterà una storia di amore, passione, dolore, rivalsa”.
Irriverente, provocatorio e geniale, questo è Luchino Luce e allo stesso modo lo è SAN VITTORE, un brano dal sound proiettato verso un futuro visionario che fonde rap e melodie elettroniche, ma che tuttavia resta in profondo contatto con le tradizioni profonde della musica italiana, come vediamo nella produzione geniale e sofisticata di @nolabelpd, che samplando Giuseppe Verdi e Giovanni Croce è riuscito a creare qualcosa di unico nella nuova scena del rap italiano.
Con liriche provocatorie e dissacranti che lo caratterizzano da sempre, Luchino Luce canta di rinascita e riscatto personale, di rivincita contro i fantasmi del passato. SAN VITTORE è un inno a rimanere autentici e non vendersi in un mondo omologato che pensa solo ai soldi e alle visual, perché “non ho bisogno della tua censura scema, questa musica non cambia, resta VERA”.
A cura di: @alessandra_vitale_
VALE LP – FORTUNA
“Anche se è dura, l’hai mai vista la luna di spalle?”
Vale LP ci porta in un viaggio onirico con il suo nuovo singolo, un brano R&B italiano che ci invita a sognare un futuro migliore, perché anche quando tutto funziona, forse un briciolo di “Fortuna” non fa mai male.
Vale LP ci racconta di un viaggio senza casco verso un nuovo pianeta, un luogo dove ci si immerge nel blues e dove si vuole rimanere giovani per sempre, nonostante le difficoltà della vita quotidiana.
In questo nuovo mondo, c’è spazio per provare nuovi sapori e per seguire tutte le strade che ci portano al sud, verso un mare che forse si paleserà un giorno. Ma la cosa più importante è che Vale sarà sempre lì per abbracciarci e per accompagnarci in questo viaggio fantastico con la sua calda e avvolgente voce che risuona nelle nostre orecchie.
A cura di: @sonny._.mitch
IAKO – BOLLA
Probabilmente conoscerete tutti (o quasi) iako per la sua partecipazione ai bootcamp di X Factor 2022 con il brano “intelligenza artificiale”, che lo ha portato fino ai live.
Prima di arrivare qui, però, Jacopo ha trascorso 6 anni in Inghilterra, a Londra, dove ha sperimentato nuova musica. Decide così di tornare in Italia e cambiare stile, lingua, idee liriche. Il risultato di questo processo è un progetto musicale completamente rinnovato sia nella forma che nei contenuti: una fusione tra il cantautorato d’autore ed elementi elettronici di ispirazione inglese, che crea una palette sonora onirica e introspettiva. Questa nuova direzione è supportata da testi che esplorano temi come la vulnerabilità e il rapporto con le nuove tecnologie.
Ma, come ho precedentemente scritto, dopo il suo ritorno in Italia ha partecipato a XFactor che lo ha contribuito a renderlo più conosciuto. Da allora, ha pubblicato una serie di brani tra cui quello di cui parleremo ora: bolla.
Dal titolo possiamo ipotizzare varie interpretazioni: una bolla che ci chiude da qualcosa che non vogliamo affrontare, una bolla che ci riporta ad un momento felice e che vogliamo non finisse mai, una bolla che scoppia perché è troppo piena di pensieri e così via. Ma in questo caso iako, con questo brano elettronico folkloristico, fa riferimento ad un amore malinconico dove delle scuse stupide lo hanno portato a sentirsi solo anche tra la gente. “Non resta nessuno se esplode la bolla” fa proprio riferimento a come ci sentiamo soli anche se intorno a noi ci sono i nostri amici, ma sentiamo comunque la mancanza di quell’unica persona che vorremmo avere vicino.
Anche attraverso la stratificazione della sua voce possiamo notare questa assenza, che ci lascia una sensazione di tristezza addosso.
Uno dei singoli che anticipano il suo primo EP in uscita il 17 maggio, non ci resta che ascoltarlo e attendere.
A cura di: @maddalena_siciliano00
EVISSIMAX – LOWKEY SLUT
Sei nel chill, accendi la cassa.
Apri la tua app per lo streaming musicale.
“Evissimax – Lowkey Slut”
E dal tuo angolo in cui stai chillando, si accendono le luci, si alza il fumo, orde di persone ballano di fianco a te, mentre sei chinato a leggermi.
Lowkey Slut è esattamente questo. Il condensato dell’esperienza club-del-momento, in quattro minuti.
Una banger elettronica, ripetuta e forte.
La sensazione di libido che si amplia, le onde sonore brillano come le gocce di sudore sulla pelle dei ballerini sotto cassa.
Il lead squarcia l’aria mentre il sample vocale, ridotto al minimo, ci trasmette il poco che dobbiamo sapere.
La vita è libera, ne abbiamo bisogno e ne abbiamo fame.
Tutto per sentirci presenti, vivi.
Evissimax non si contiene, mette tutto ed il contrario di tutto si sente, dalle orecchie fino a sotto la pelle.
Ed è impossibile, liberi da giudizio, non sentirci Lowkey Slut.
A cura di: @melpotcosmos
WILLIE PEYOTE – PIANI
Attenzione attenzione: a distanza di quasi un anno Willie Peyote ritorna non con uno, ma con ben 6 brani, anticipati da ‘Giorgia nel Paese che si meraviglia’. Willie ci dà il solito cantautorato rap che con quel pizzico di sarcasmo dà i giusti spunti di riflessione.
Al secolo Guglielmo Bruno, l’artista torinese spiega che in realtà questo non è un vero e proprio EP ma la prima parte del nuovo album, un disco che sembrerebbe chiudere un cerchio dopo ‘Educazione Sabauda’ (2015) e ‘Sindrome di Tôret’ (2017).
‘Sulla riva del fiume’ è un ottimo biglietto da visita, un assaggio a quello che sarà il progetto una volta completo. Non c’è un vero concept dietro, solo voglia di fare musica. Si sente l’importanza della musica suonata dal vivo, anche nelle registrazioni. Willie ha anche annunciato un tour che dal 25 maggio lo porterà in giro per l’Italia per tutta la stagione estiva.
Questa la tracklist:
Cosa te ne fai
Sulla riva del fiume
Giorgia nel Paese che si meraviglia
Buon auspicio
Piani
Narciso
Buon ascolto 🙂
A cura di: @iosonobet
MANTIS, XX.BUIO – CRISTALLIDE
@xx.mantis ci ha annunciato il suo primo disco ufficiale con una bomba super incazzata da 156bpm. Garanzia di produzione di @xx.buio, CRISTALLIDE è un’esplosione di energia, emozioni e sensazioni. È il racconto di un periodo di malessere che aveva bisogno di essere esternato e incanalato per diventare qualcosa di positivo. Mantis si è rifugiato (e un po’ adagiato) all’interno di questa cristallide per permettersi di fare arte, e attraverso l’arte ha trovato il modo per uscirne. Sonorità hardtech, attitude punk e un testo che ci fa svarionare dall’inizio alla fine – concept ripreso anche nella grafica del pezzo, in cui figure eteree danzano e si uniscono tra loro in un rituale quasi magico. Se CRISTALLIDE è la rappresentazione dell’album in arrivo questo venerdì, non possiamo che attendere MANTISTECH VOL.3 con ansia 😉
A cura di: @issamacivibe
SLUMPTHINIDLE, KARASHO – SPIRITO LUCE
Slumpthildle torna con la sua aggressività vocale in “Spirito Luce”, uno dei primi estratti del suo primo album, dove ci presenta una nuova dialettica del suo spirito luce, uno stato d’essere, dove si confronta con una nuova voce e nuovi concetti appresi grazie anche al confronto avuto col suo passato. Il brano è un inno alla rinascita e alla trasformazione personale. SlumpthinIdle affronta tematiche come il cambiamento, la ricerca di sé stessi e la natura di Dio, non come un’entità esterna, ma come una forza interiore che risiede in ognuno di noi.
Nel testo, l’artista cita il filosofo Edoardo Nicol e la figura dell'”analista dei morti”, simboli della follia e dell’ego smisurato che spesso offuscano la vera essenza dell’essere umano.
“Spirito Luce” è un brano potente e introspettivo che rappresenta un nuovo capitolo nella carriera di SlumpthinIdle. Il trapper italiano dimostra ancora una volta la sua capacità di scavare nell’animo umano e di dare voce a tematiche profonde con la sua inconfondibile aggressività e originalità.
A cura di: @sonny._.mitch
JEMEL – MARE DI COSE
Una canzone che non potete assolutamente perdervi è sicuramente “mare di cose” dei Jemel. I due gemelli hanno tirato fuori un pezzo molto forte sia a livello di testo, parlando di un argomento estremamente triste, ma anche con la musicalità, che diventa un insieme di momenti più ritmati e altri più calmi, fattore che si lega poi perfettamente al senso della canzone. Il brano infatti parla di una relazione che ormai è diventata insostenibile, non si riesce più a vedere l’altra persona che si perde tra mille problemi, fino a risultare in una mancanza di affetto e sentimento, portando solo a far star male l’altro. Eppure, nonostante tutto il male e quanto ci si sente quasi soli, abbandonati dall’altro, non si riesce a lasciarlo andare, perché non riesce a scomparire il fortissimo sentimento che si prova per quella persona, finendo in un limbo dal quale qualsiasi cosa tu faccia ti sembra di sbagliare. Il ritmo come anticipato si lega perfettamente con il testo e il significato del brano, passando da parti più calme in cui si riflette su quello che sta succedendo, quasi rassegnati, ad altre più movimentate quasi come se la tristezza prendesse il sopravvento e ti facesse uscire tutto quello che ti passa per la testa, realizzando quanto dolore si sta provando. Sicuramente una canzone che vale la pena ascoltare, siamo sicuri che non riuscirete a togliervela dalla testa dopo 😉
A cura di: @fabiospy
ZORAH – HPA
“Ho pensato che non c’è un posto per me qua dentro”. Che colpo al cuore. “Hpa” è un pezzo faticoso, estremamente lucido e vulnerabile. Porta con sé una potenza emotiva troppo grande per essere digerita in una sola volta. Dopo averlo ascoltato mi sono dovuta fermare un attimo. Parole così semplici, chiare e viscerali per descrivere un’emozione così complessa e così buia. Parole così vere da fare paura, discorsi che si evitano come tabù concentrati in pochi versi, senza girarci intorno. Ci vuole un’infinita dose di consapevolezza e di coraggio anche solo per guardarsi indietro e ammettere a se stessi come stanno le cose. Grazie Zorah per aver deciso di condividere una parte così delicata di te.
Se mi ascolterai su Spoti
Tutto il male se n’è andato via
Felice di averla potuta ascoltare.
A cura di: @marshmelllows
JUCK – #LEONARDO
Italodubstep, swag Italiano, swag Dance europea, #LEONARDO, il classico EDM Italiano è finalmente qui.
Cazzimma, zarraggine, rabbia, Drum & Bass e tanti tanti bassi di Serum. JUCK aveva un obiettivo e l’ha centrato in pienissimo, mettendo tracce prese male distorte, revival bigroom che mi sembra di stare al Tomorrowland 2015, Luchino Luce a dare il tocco trap e DoloRRes a dare il tocco PCMUSIC, roba da fare invidia al signor A.G. Cook.
Io e Leonardo veniamo dallo stesso background, fatto di Hardwell e Skrillex 2014/2015, dal quale posso decisamente dire che questo album abbia iniziato il revival definitivo, LA DUBSTEP E VIVA E STA MOLTO BENE.
Dentro #LEONARDO troviamo tutti i generi, dall’hyper di #RUready4the<4 e #:tiamo al rap distorto di #AbdulJabbar e #NUOVOZANZa, ma che come possiamo notare sono stati tutti fortemente elettronicizzati, a simboleggiare le forti influenze EDM di Leonardo e di questo progetto in generale, che mancava in Italia da sempre e che finalmente è approdato nel nostro paese.
Detto questo, attenzione ai big dell’elettronica Italiana e mondiale, un nuovo giocatore si è seduto al tavolo dei grandi, #FREELEONARDO, #FREEMUSICA.
A cura di: @rxxmer