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LE USCITE DELLA SETTIMANA

VI STA GASANDO IL NOSTRO FESTIVAL??? Non vediamo l’ora che sia aprile!!!
Intanto vi lasciamo qualcosina per prepararvi a LUCIDI, PRONTI???

MANTIS E XX.BUIO – TOSSICO/SWEET MANA
Nuova uscita in casa Nuova Europa per Mantis con due singoli che anticipano l’uscita del progetto MANTISTECH VOL.3 (per il quale non manca molto, promesso). TOSSICO/SWEET MANA, come racconta lui stesso in un post, vogliono esporre due tipi di dolore: la voglia di rovinare tutto e arrivare vicino alla fine da un lato, un amore corrosivo dall’altro.
In TOSSICO prende voce la parte nichilista di Mantis: il non credere più a nulla, il cercare di sentire qualcosa affidandosi totalmente alle sostanze, che lentamente prendono il controllo e danno una visione distorta e alterata della realtà, dove sembra andare tutto bene. “Oggi trovo un modo per uccidermi passivo, così non lo faccio io ma le sostanze che piglio”: è una situazione di lucidità-non lucidità nella quale prevale il bisogno di oltrepassare un limite per sentire qualcosa, o per non sentire più niente?
TOSSICO si conclude dolcemente, lasciando spazio a SWEET MANA, brano altrettanto profondo ma con un mood totalmente diverso. “Io ti ho fatta entrare nel mio giardino e tu mi hai regalato una tomba”: un amore che sembra riparare ed aiutare, ma che in realtà consuma, logora dentro e uccide. Dietro a queste parole di cela una consapevolezza che tutto quello che si sta provando faccia molto più male che bene, eppure non si riesce e non si vuole lasciarlo andare, preferendo farsi scavare dentro da un sentimento che, come un verme in una mela marcia, mangia tutto ciò che lo circonda, lasciando una misera briciola di ciò che era.

A cura di: @annariu_

SUNKEN – SU DA TE
Con la sua poeticità estemporanea, amalgamata perfettamente ad una base elettronica, torna «Sunken», stavolta più propositivo, determinato a non lasciarsi sfuggire ciò che anela.
Infatti, se paragoniamo la malinconia di “Se Poi Te Ne Vai”, uscita solo lo scorso gennaio, alla nuovissima release «Su Da Te», non è difficile notare la presa di posizione dell’artista: un dubbio logorante si è tramutato in qualcosa che si vuole evitare a tutti i costi, mettendosi d’impegno perché non accada.
La volontà è quella di stare insieme, anche contro ogni ostacolo, cambiando casa, orari, pianeti, se necessario macinando chilometri fino a logorarsi i lacci delle scarpe.
Il problema, infatti, sussiste nella distanza, che vorremmo malleare, ma con cui dobbiamo imparare a convivere.
Forse, però, è anche vero il vecchio detto: più a lungo si attende, più dolce è la ricompensa.
Perché alla fine, l’attesa è anche la differenza tra il ballare con un manichino, e il poter ballare finalmente con te.

A cura di: @stellinedicarta

DOLORRES – REAL LIFE MUSIC: RELOADED
Nato a Roma, ma “based in Melbourne”, Martino Eros Passi è DoloRRes.
Nelle sue performance mischia con estrema cura hip-hop e rock con le influenze elettroniche.
Uno dei favoriti e up coming artist che si appropria della definizione di multi-talented, è il creatore di una musica davvero singolare, raccontata attraverso parole in italiano e in inglese.
Si avvale di qualche altro artista per meglio accompagnare il suo ultimo progetto che solo qualche giorno fa ha deciso di caricare “reloaded”.
REAL LIFE MUSIC: RELOADED è il contenitore di tutte le sue vicissitudini, sensazioni e pensieri sviscerati uno ad uno e cuciti su una solida base musicale, disponibile il 14 marzo.

L’auspicio è che tutto questo sia un sogno, ma invece non lo è.
“Son tutte queste cose, ballano fra di me”, mentre “sempre le stesse cose girano intorno a te”.
Forse è ora di fermarsi, alzare il calice e fare un brindisi Per Ben’ O Per Mal’. Si rende conto di volerla, ma non apre bocca.

Se devi dire, dimmelo”. “Per strada con la vita”, si sente come tirare dalle sensazioni, conferitegli una sera dopo l’altra, da un lato e da un altro.
“Fammi capire, spiegalo”. Sa perfettamente di essere una peste.
“Dammi la mano, dammi la mano”: “Te quiero, Ahora!”

Il tempo scivola via, accarezzando le effimere giornate. “Me lo hai detto troppe volte”, “spero ti senti forte”.
Duemila metri distante, duemila metri “da me”: “queste sono le cose che so”.

Alcuni pensieri risultano condivisibili, altri restano custoditi dentro di sé. Ingredienti come il silenzio sembrano essere perfetti per cucinare il suo Guanciale e scacciare via qualche memoria di troppo.

“It’s you that changed my mind, all the time”, “spero non mi avverti mai”.
Sa di essere a conoscenza di un concetto che sembra sfuggirle decisamente: la cura.
Lo dice comunque, lo ripete troppe volte.
Gli orologi nascondono lo scorrere delle ore e con esso preferisce sparire anche lui. Lo trovi in centro. O più probabilmente nel bosco.
Nel caso in cui vorresti cercarlo, ora sai dove trovarlo.

Una visione quasi onirica del flusso di coscienza, dai tratti così peculiari che è impossibile confonderlo con qualcun altro.
Le influenze musicali s’intrecciano con tutti gli stimoli che registra dentro di sé, quasi non vedesse l’ora di ricordarli in una canzone.
Lasciarsi andare all’ascolto delle tracce, senza troppe pretese di comprendere la sua vita. D’altra parte, nessuno è a conoscenza delle nostre personali prospettive e, in fondo, meglio così.
Forse il segreto è prediligere un’intesa esclusiva, che sappia leggere tra le righe, per sentirci meno soli in questo mondo.

A cura di: @giorgia.celentano

CENTOMILACARIE – NOTTE VODKA
E ci siamo, notte vodka, lo spettacolo di centomilacarie, che sembra un pò Verdena un pò Baustelle.
Una ballata di struggente amore, su una produzione magistrale di Pablo America, che riassume perfettamente il sentimento messo in musica da un centomilacarie distrutto nel suo più profondo.
L’ incompatibilità con un’anima gemella, l’immaginarla con un altro e l’autosabotaggio della mente, questa è notte vodka.

A cura di: @rxxmer

MAZZARIELLO – FINESTRE VERDI
Mazzariello dipinge una malinconia che abbraccia l’ascoltatore come una coperta fredda, racconta di un attaccamento verso un’altra persona, ce la fa vedere esattamente come la vede lui, tutti i suoi pregi e difetti e il modo in cui questa persona fa sentire l’artista, lo fa star male ma comunque non riesce a dirle addio.

Musicalmente il pezzo inizia solo chitarra e voce, rafforzando l’intimità tra artista e ascoltatore, con Mazzariello che canta con una semplicità e una genuinità che fa diventare il pezzo quasi uno sfogo o un racconto come lo si farebbe a un amico, per poi toccare degli acuti pungenti ma delicati allo stesso tempo, quasi alla Sigur Ròs (anche se non a quei livelli di depressione potete stare tranquilli), per poi aggiungere più energia sia musicalmente che a livello di vocal delivery col primo ritornello, Mazzariello letteralmente “alza la voce”, accompagnato dalle batterie che da questo punto in poi accompagneranno tutto il pezzo, come a sottolineare la passione che l’artista prova per l’altra persona.

Mazzaniello confeziona così un pacchetto stracolmo di emozioni pronte a travolgere l’ascoltatore, consigliatissimo.

A cura di: @effe.ottantuno

HELLO MIMMI – CANZONI ACCELERAZIONISTE PER RAGAZZE APATICHE
La regina dell’hyperpop, Hello Mimmi, ci ha nuovamente stupiti con il suo EP “Canzoni Accelerazioniste Per Ragazze Apatiche”, il cui acronimo è ironicamente C.A.P.R.A., prodotto interamente da VillaHarcore.
Il progetto si discosta da cui a cui eravamo abituati, passando dall’estetica Kawaii a quella Y2K, dando spazio a un’evoluzione musicale piena di feminine rage, anticipata in “Ilary”.
L’intro, “Chiave”, apre l’ep: un testo apparentemente semplice e una base elettropop piena di energia ti incita ad urlare insieme a lei, a sfogarti liberando ciò che non potresti dire ad un pranzo di Natale; la satira all’interno dell’intero ep è palese, spazia dalla politica a temi sociali, celandosi dietro alla voce sognante di Mimmi. Non mancano brani più delicati, che riprendono le vibes di MIMMIMANIA (Vol. 1), ricordandoci da dove proviene.
“Lonely Boy”, focus track dall’anima dreamcore, ci racconta di un amore incerto, tra emancipazione e voglia di intimità, “Come se il male fosse solo un equivoco”, senza perdere l’anima meme e autentica che ci ha fatto amare Mimmi, presente anche in quasi tutte le altre tracce dell’ep.
Il mix tra la produzione di VillaHarcore e la delicatezza della voce di Hello Mimmi rende questo ep unico, inaspettato e interessante, capace di far ballare chiunque, non può non piacere.

A cura di: @fabiospy + @mmaxwu

MAXIMILIAN – LADY BLUE + MI ANNOIA
post tauro boys si lancia nel suo progetto solista, dopo un primo singolo uscito a gennaio si ripresenta con due pezzi in una botta sola. due pezzi bomba in parte legati tra loro.
si parla di serate, di tipe, di guai, di problemi, di alcool e medicinali, di sfrontatezza, di amore disperato come le serate che vive.

“è un salto nel vuoto” il suo, maximilian in ‘lady blue’ ci disegna quasi una scena da classic film americano, parlando di feste e di sesso e di disperazione. comincia dipingendosi come un romantico, volendo portare la sua lei all’interno del suo mondo affinché questa possa comprenderlo: “baby siamo per sempre, soltanto io e te”.
ad interrompere questa narrazione dolce ma comunque immersa in un’atmosfera un po’ trap, il nostro ex tauro boy manda a fanculo chi per lui non c’è mai stato: “è un pugno in faccia ma mi rialzo”.
per rendere il tutto meno ‘uomo basico’ ci dice anche “non mi copro quando piango”, evidenziando che ha vissuto un momento decisamente buio, come la città che descrive: “è notte, mi perdo tra le luci per non vedere ombre”.
negli ultimi versi cambia completamente visione rispetto all’inizio e afferma che niente è per sempre; “fiumi di alcool solo per scordarmi di te, mi hai dato il peggio ma tu non mi hai ucciso mai, ora vai via da me, addio”.

la seconda traccia si fa subito notare grazie alle chitarre e batterie decisamente più taglienti e linguaggio da “explicit content”.
questa volta non parla di donne ma solo di chi lo circonda e di loro pensa che “mi annoia parlare con gente troppo felice”: SAME, direi.
alle feste si diverte tra fiumi di alcool e ibuprofene, non avvisa i vicini, dà il meglio di sé, e quando queste finiscono torna alla solita “merda” e si perde nuovamente nei meandri della sua mente: “faccio una rissa per sentirmi più vivo […] vivo senza scopo perché non ho una religione”.

mi sento esattamente come lui quando “quelli come me non cambieranno mai, quelli come me soltanto guai”, così canta nel ritornello ancora, ancora e ancora, instancabilmente.

riassumendo: è un casino.

A cura di: @niedri.g

BRAVO, BRAVISSIMO – PELATO COL GEL
PELATO COL GEL è il terzo brano del secondo EP di Bravo Bravissimo, in collaborazione con Gobbi e mezzocammello. Contiene anche BOLLICINE e MONOTONIA, ma sono solo una parte di questo progetto per il momento.

La canzone è nata circa un anno fa con mezzocammello. Si sono chiusi in studio per due giorni senza nessuna pretesa ma il tutto era molto incasinato, così si è rivolto a Gobbi che gli ha inviato una bozza che recitava “un pelato col gel, un erasmus vergine”.

Brano dallo stile elettronico, assomiglia ad una canzone per videogiochi; ma in realtà parla di come si sente verso una ragazza che gli fa domande inutili che gridano vendetta. Inoltre non crede nemmeno che lei si fidi di lui, dice che non c’è cosa più impossibile.

Se pensate che una melodia stile videogiochi e un testo di un brano che parla di due ragazzi che si vogliono non possano stare insieme, allora dovete assolutamente ascoltare questo brano. Vi porterà anche un po’ di divertimento (soprattutto la frase ottima questa ascella).

A cura di: @maddalena_siciliano00

SELMI – PERDERCI NELL’ATTIMO
«Devi credere in te» – queste le parole di Morgan dopo l’audizione di Selmi ad X Factor 2023. E stando a questo 15 marzo, direi che ci ha creduto. Dopo Doccia Ghiaccia, il singolo con il quale ha esordito sul palco televisivo, Selmi ha pubblicato Come bambini, includendo entrambi i brani nel suo primo EP – Perderci nell’attimo. Il progetto ha visto una clamorosa presentazione al grande pubblico, poiché il giovane artista lucchese si è esibito in apertura al live di Gazzelle al forum di Assago. Dallo studio televisivo a 15.000 spettatori, Selmi sembra essere ben accolto dagli ascoltatori. Sarà per la sua capacità di comunicare in modo chiaro e trasparente, o per le sonorità limpide e familiari della chitarra acustica, ma i suoi messaggi arrivano dritti alle orecchie di chi vuol sentire.
L’EP apre una finestra sul paesaggio emotivo di un ragazzo di 22 anni. La confusione, la fragilità e le pare fisiologiche di chi si è affacciato da poco al proprio percorso e guarda al passato cercando di trarne un futuro. Ma si sa, i primi passi sono sempre quelli più incerti. Continua a camminare Selmi, chissà che tu non possa arrivare lontano.
Se anche voi volete partecipare a questa sincera manifestazione di umanità, Selmi si esibirà live il 7 aprile all’Alcazar di Roma e l’11 aprile al BIKO di Milano.

A cura di: @whodafab

MANDARK – CREPUSCOLO
Mentre il sole tramonta, il cielo si tinge di rosso, si riempie di quei colori caldi e profondi che ci accompagnano alle soffuse luci della notte sul finire del crepuscolo. Quest’ultimo è anche il titolo del nuovo singolo di Mandark: “Crepuscolo” è stata pubblicata lo scorso venerdì per Supernova Group e ADA Music Italy e vede, inoltre, la collaborazione con Dr. Wesh come produttore.
Lo scorrere del tempo e della luce sono il fil rouge che lega tutta la canzone e scandiscono la giornata così come la relazione di cui parla l’artista nel brano. Ogni singolo istante è pieno di colori, di emozioni e delusioni e Mandark riesce a portarci attraverso ognuno di questi in modo struggente e tormentato facendoci percepire la sofferenza dietro quelle parole, dietro quei cieli.

A cura di: @alberto.rogano

LUNEDÌ NOTTE – L’AMORE IN DIECI MINUTI
Se penso a L’amore in dieci come a un film, vedo nitidamente un corto su pellicola, con una bella
grana e il Technicolor.
Le disavventure raccontate da Lunedì Notte in compagnia di Cimini tracciano una bella linea
nell’indie italiano, parlando dell’antieroe che, tutto sommato, non se la vive poi così male.
La musica è incalzante, allegra, un sottofondo per i viaggi in macchina verso il mare all’inizio
dell’estate. Poi però arriva un testo che prende alla sprovvista, facendo riflettere sui problemi che
accomunano tutti. È qui che Lunedì Notte tira un filo rosso con le sue altre pubblicazioni: la
spensieratezza lascia il posto a riflessioni mai scontate, mai banali.
Sempre riprendendo il cinema, sarebbe la colonna sonora perfetta per Compagni di scuola di
Carlo Verdone, che racconta di come una vacanza può anche buttarti giù (mi perdonerete lo
spoiler).
Il pezzo di Lunedì Notte e Cimini è un inno al superamento degli impasses e alla spensieratezza,
con una forte nota di malinconia che lascia in bocca un sapore dolce amaro che non se ne vuole
andare, per fortuna.

A cura di: @foto_di_luke

JACK OUT – COUNTRY LIFE
Country Life è il nuovo singolo di Jack Out, prodotto da Moka. La canzone riprende il nome del tour in corso, “Country Boys”, ed è il secondo brano che l’artista fa uscire nel 2024 (il precedente è Va Bene Lo Stesso e risale al 26 gennaio), dopo che l’anno scorso pubblicò la special edition del suo album X SALVARSI.
Jack Out porta con sé un immaginario che rimanda agli USA, soprattutto nel video, in cui si susseguono scene tra animali, una fattoria, grigliate di carne e un pub che sembra uscito da un western di John Ford. Anche l’aspetto musicale richiama il medesimo stile, con la strumentale di Moka che strizza l’occhio al country rimescolandolo però con stilemi indie-trap. La parte forse più interessante è il testo: Jack Out usa lo stereotipo americano country per riportarlo alla sua realtà, fatta di provincia e di strada, e ciò è ben esemplificato nella seconda strofa, in cui l’artista recita “siamo gente di campagna cresciuti in provincia / dove il sole non ti scalda e la droga ti rovina / siamo figli di puttana e poi di sacrifici / e li vediamo in lontananza i tuoi palazzi grigi”.
Quello che troviamo in Country Life è un Jack Out che dimostra di maturare sempre di più, che cerca (e trova) sonorità interessanti, testi che parlano di sé, parallelismi tra la sua vita e un immaginario lontano e soprattutto una sinergia non da poco con Moka, che ha il merito di aver curato una strumentale che si amalgama perfettamente con la parte cantata.

A cura di: @jacopoarcagni

JOE CROCI – SEI ACQUA
Eccoci, il tabaccaio italo – inglese è tornato. A 4 mesi dall’ultima pubblicazione, joe croci ha pubblicato “sei mare” il suo nuovo singolo che sembra essere stato creato apposta per te (ti vedo che stai piangendo da giorni). Considera che ci ho parlato e mi ha detto che era un pezzo destinato a essere una demo chitarra e voce da sviluppare ma che si è rivelata essere gas e quindi l’ha buttata fuori così com’era. Il pezzo come ti dicevo prima è un racconto malinconico e molto genuino. Una chitarra dal suono pulitissimo fa da sottofondo a un racconto amaro di una relazione finita che ti lascia pers, vuot e confus*. Joe ci apre il suo cuore, la rassegnazione e la rabbia si fanno spazio tra le emozioni trasmesse. Hai un pezzo in più per la playlist che usi per piangere.

A cura di: @julesna888

PAPAV, ARTIE 5IVE, FRITU – NON LA SOPPORTO
Dopo gli album “Mafia Slime” e “Gesù Bambino” e i featuring con alcuni dei big della scena hip hop italiana attuale, il rapper milanese Lorenzo Vinciguerra, in arte Papa V, è tornato in grande stile con 4 tracce racchiuse in un EP 100% street.

“Non la sopporto”, la canzone da cui prende il nome l’EP, rimane in testa dal primo ascolto, anche grazie alla scelta mirata del feat con uno dei rappers del momento, ovvero Artie 5ive e al beat accattivante di Fritu, produttore che affianca Papa da qualche anno.
L’attitude e il flow dei due artisti classe 2000 si fondono perfettamente con il sound fresco e ritmato di questa street hit da ascoltare fino a non sopportarla più per l’appunto.
Rispetto alle altre tre canzoni, infatti, è quella dalla sonorità meno cruda e più “bouncy”, ideale da cantare e “molleggiare” con gli amici nel club o semplicemente al parchetto sotto casa.

In attesa di altri progetti del giovane rapper, possiamo già dire che ha “apparecchiato” (rimando alla canzone con Nerissima Serpe) e non ha alcuna intenzione di lasciare il suo posto a tavola.

A cura di: @angelicatartaglia

FLUENTE – FIGLIAFUTURA
Sofia Briscese, in arte Fluente, porta a termine il percorso iniziato un anno fa con “che
piange” pubblicando “figliafutura”, singolo omonimo dell’EP che racchiude i singoli
pubblicati su Spotify.
Nuova voce di un Urban Pop dalle note tristi e soavi, che però non rinuncia a varie
sperimentazioni, regalandoci brani variegati ed originali.
“Figliafutura” è intimo e dai toni più cupi, un’analisi precisa delle proprie emozioni e
sensazioni, a cavallo fra storytelling e consciousness, che parla della necessità di accettare la
morte di ciò che siamo stati per poter accogliere chi stiamo diventando e diventeremo,
rielaborando le proprie scelte e i propri sbagli.
Sin dai primi singoli emergono la sua viscerale necessità espressiva, l’esigenza di rielaborare
attraverso la musica le proprie esperienze e la capacità di mostrarsi senza filtri e senza limiti,
proiettando su ognuno di noi una parte di sé.
Non vediamo l’ora di ascoltare cos’altro vorrà condividere con noi.

A cura di: @miss_paluz

SCHIUMA – DOMANI SARÒ UN RAGNO
“Domani sarò un ragno” è il secondo singolo dell’anno di Schiuma, giovane artista classe 2000 di Vicenza.

Il brano è caratterizzato da una innata dolcezza, le parole sono cantate quasi come facessero parte di una poesia più che di una canzone e trasportano l’ascoltatore verso questioni più complesse di quelle che la ritmica può far pensare. “Domani sarò un ragno” è un pezzo che parla di coming out, di diversità, di cambiamento umano e di scoperta di se stessi, ma questi temi non vengono affrontati come tipicamente accade, vengono narrati con metafore che cercano di abbattere ogni barriera possibile, facendo in modo che tutti si possano, in qualche modo, sentire rappresentati.

Ogni persona ha le sue primavere pronte a farlo rinascere, la vita è una rincorsa verso il capire chi SIAMO e accettarsi/sentirsi accettati non è di certo una cosa scontata. Un bruco può sognare di diventare un ragno? o è costretto a pensare di diventare una farfalla?

A cura di: @kimo.jpg__

Grafica a cura di: @princess7anna