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LE USCITE DELLA SETTIMANA

LE USCITE DELLA SETTIMANA
SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO, OGGI INIZIAMO ALLA GRANDE!! Ecco a voi le uscite più scoppiettanti della settimana, sperando che vi piacciano quanto a noi!!

MACHWEO, FENOALTEA – LUMINOSE VOCI E CONFUSO CANTO
Ascoltando questo singolo sono stata travolta dal suono a tal punto da essere catapultata in un’altra dimensione: un luogo scuro, invaso da creature simili a fantasmi, dove la luce era prodotta dalle anime delle creature stesse. Ognuna di loro emanava una luce diversa: qualcuna era più forte, qualcun’altra più debole, una era verde, l’altra rossa… Tutte, però, avevano un’anima luminosa e pacifica, come a significare che quello era un mondo sicuro. La lingua non era comprensibile, anzi era un canto confuso, ma ogni creatura aveva una voce unica nel suo essere. Più mi muovevo nell’ombra, più ero sbalordita dall’energia che mi travolgeva e dalla particolarità dei suoni che sentivo. A volte, però, mi sembrava di identificare rumori che mi ricordavano la Terra: come lo scorrere dell’acqua, la stridulazione dei grilli, qualche cinguettio in lontananza… Ma all’improvviso, mentre mi facevo strada tra le anime, una luce fortissima mi avvolse e io mi svegliai a casa.

È questo il modo migliore che ho trovato per raccontare la bellezza del pezzo prodotto da Machweo e Fenoaltea. Entrambi i producer hanno aggiunto nel singolo una loro parte identificativa per creare un brano ultraterreno e, se proprio vogliamo trovare l’ago nel pagliaio, potremmo dire che il pezzo racchiude il tono primordiale dell’elettronica di Machweo ed i drums profondi dell’ultimo stile di Fenoaltea. Ciò che è sicuro è che il loro lavoro ha prodotto qualcosa di unico.

A cura di: @valentina.pirovano

FIORE AKAMONO, 85PROD – 5 BISTURI
Mentre tutti sono concentrati sull’uscita dell’album della capra suprema c’è un capretto di nostra conoscenza che ha sganciato un’altra hit.
Il diciannovenne di Cesena torna dopo “Caino” accompagnandoci in un viaggio tra i suoi sentimenti e il suo dolore.
5 momenti della vita dell’artista, 5 lame affilate che se maneggiate con troppa leggerezza possono lasciare ferite profonde, così la fiducia si rompe, così i sentimenti vanno alla deriva.
La produzione è affidata al fedelissimo 85 che come al solito coglie la poesia della narrativa e la lega con una base che ne esalta il realismo e l’emotività, in un prodotto che darebbe energia in ogni momento di sconforto.
AKAMONO MIGLIOR ALLEATO DEI GYMBRO CONTRO I CUORI SPEZZATI.

A cura di: @pietrodileo_

RIZZO – FUORITEMPO ;(
Se in questi giorni avete visto una Maserati rosa shocking sfrecciare per le strade di Milano, sappiate che non si trattava di qualche star internazionale del calibro di Paris Hilton o Britney Spears, ma dell’astro nascente della scena italiana. Occhiali da sole e ciocche bionde avvolte da una pelliccia bianca – iconica. Chiaramente stiamo parlando di Rizzo. Eppure l’artista molisana non offre solo look eccentrici ed un’estetica curata nei minimi dettagli. Negli anni ha mostrato di sapersi adattare con naturalezza a diversi generi – dal pop alla parentesi tech-house della scorsa estate con brani come Spariamo insieme e CASSA FORTE. Questa sperimentazione ci suggerisce che la giovane artista stia ancora tentando di definire in modo chiaro la propria identità. Presentare al pubblico una personalità coesa è fondamentale per qualunque artista, ma Rizzo è così a suo agio nella propria pelle da risultare credibile qualsiasi cosa faccia.
La sperimentazione di diverse tipologie di sound questa volta l’ha portata a produrre Fuoritempo;( un pezzo che fa venire voglia di scendere in pista. La melodia del ritornello rimanda a Bellissima, il brano di Annalisa che ha riscosso un grande successo dalla sua uscita nel 2022. Ci auguriamo che Rizzo possa ottenere lo stesso risultato, proponendo un pezzo che offre la sua personale visione sulle relazioni. ‘’Balli a tempo, stai piangendo’’ è il verso che apre e chiude il singolo, rivelando da subito il roller coaster di emozioni che attraversa la narrazione. Si tratta di un racconto evidentemente autobiografico, lei stessa ha dichiarato sui social: ‘’Ad un certo punto ci si abitua a sentirsi sconnessi’’.
Prendete esempio amici di SIAMO, non importa quanto sia travagliata una storia, voi continuate a ballare – anche se fuori tempo <3

A cura di: @whodafab

JOE SACCHI – DRUGTOWN
Ora possiamo dirlo con ancora più sicurezza, Joe Scacchi è tornato, per restare.
A poco più di un mese di distanza dal suo ultimo singolo, Rockefeller, il rapper romano pubblica Drugtown, con Nikeninja e Prince alla produzione. Il brano è in continuità con il passato musicale dell’artista: sonorità dure in contrasto alla sua voce calda e profonda che spesso va quasi sotto la strumentale, i riferimenti a Roma e al quartiere compongono ormai una chiara cifra stilistica di Joe Scacchi.
Drugtown è abbastanza corto (1’31’’), ma comunque lo trovo abbastanza eloquente: nella strumentale troviamo un organo che, essendo uno strumento di per sé legato all’ambiente clericale e quindi anche sacrale, crea un’aura quasi dissacrante grazie al contrasto con i temi che vengono toccati dall’artista, a partire dal titolo del brano. Inoltre lo strumento, soprattutto nell’ultima ventina di secondi del brano in cui il beat respira, sembra quasi voler annunciare qualcosa… un disco?
Purtroppo non abbiamo ancora una risposta certa a questa domanda, ma di certo ci sono tutta una serie d’indizi (a partire dai canali social dell’artista) che ci fanno pensare che presto potremo ascoltare il terzo progetto da solista di Joe Scacchi.
A cura di: @jacopoarcagni

OMINI – GO CATCH ‘EM
Grande uscita di questa settimana è sicuramente grazie agli “OMINI” che con “Go catch ‘em” e la loro energia tornano a farci scatenare. Il gruppo torinese formato da Zac Loggia, Mattia Frattuccini e Julian Loggia è riuscito un’altra volta a rapirci con la loro sonorità ed energia. Il brano è una corsa selvaggia attraverso l’energia pura, con cambiamenti dinamici che tengono l’ascoltatore con il fiato sospeso. La voce penetrante del frontman guida l’ascoltatore in un viaggio emozionale, trasmettendo una gamma di emozioni che vanno dall’entusiasmo all’introspezione. Nulla da dire per questa mega uscita, che sicuramente ha bisogno di essere ascoltata il più possibile

A cura di: @fabiospy

RAFILÙ – HANNAH
Nato a fine anni ’90 a Caserta, Barracano, all’anagrafe Raffaele, si appassiona all’hip hop a dieci anni grazie a suo fratello maggiore che al tempo faceva graffiti e freestyle. “Hannan” è sinonimo di freschezza accompagnata a credibilità di strada; voglia di prendersi tutto il mondo e di avere la propria rivincita.

A cura di: @francyexee

SHAMA24K, PICCOLO PRINCIPE – GOTH PLANET
Dalla collaborazione tra Shama24k e piccolo principe nasce “Goth Planet”: l’EP di 4 tracce, interamente prodotto da Gheb, conferma gli artisti come i rappresentanti del goth rap in Italia – un movimento nato nei mesi passati e che ha trovato in pochissimo tempo un seguito molto affezionato. Come ci si può aspettare sin dal nome, l’atmosfera che emana è cupa e molto emotional: Goth Planet è un luogo di appartenenza, ma rappresenta anche l’essenza della direzione artistica che i “Goth Soldiers” stanno prendendo, che li condanna a una vita segnata dal dolore e li culla al tempo stesso. La presenza costante di elementi disturbanti era già evidente in “bambino perfetto”, pezzo che aveva anticipato l’uscita dell’EP, e la ritroviamo infatti dall’inizio alla fine del progetto – sempre accompagnata dal riscatto che questi stessi elementi rappresentano per gli artisti. La chiave di lettura è una, e ci arriva forte e chiara in “save me”: Goth Planet, il suicidio rende fieri.

A cura di: @issamacivibe

ALTA MAREA – TEEN SUICIDE
Uno degli elementi principali che hanno contributo allo svilupparsi del movimento hyperpop/alternative italiano è stata la compatezza di una nuova scena che dalla nuvoletta arancione di Soundcloud si è espansa complessivamente verso il grande pubblico. È uscito proprio questo venerdì “TEEN SUICIDE”, il primo estratto di “ALTA MAREA MIXTAPE VOL. 1”, il progetto d’esordio dell’omonima realtà Alta Marea dove finalmente rivivremo il senso di unicità e solidarietà alla base dello spirito originale del movimento.
I due protagonisti della traccia sono Narcolessia e LilTagliagole, diretti dal fedele EnimraK, e hanno ancora una volta mostrato l’ottima sinergia della coppia e di come le sonorità elettroniche underground siano in continua evoluzione. Fin dal nome ci aspettiamo un mood più teen e spensierato del solito e ciò lo ritroviamo nella ricerca di un ritornello molto forte, melodico e catchy, una lirica semplice ma diretta e molto fruibile e infine uno stile più tendente al rock e a sonorità aperte rispetto al cupo e contorto mood degli artisti.
Il singolo è solo il primo piccolo assaggio del progetto che oltretutto verrà presentato il prossimo giovedì a Milano al Rock’n’Roll e finalmente potrà dar luce a una nuova vita alla scena hyperpop, un’onda alta in una giornata di bassa marea.

A cura di: @albertorogano

DARRN – MONEYCAM
Quasi 4 minuti di musica che viene (e a noi arriva) dal cuore, un pezzo genuino che mette in risalto il lato introspettivo di DARRN. Con MONEYCAM l’artista romano classe ’97 si racconta e in qualche modo si confessa.
‘Vorrei imparare a dire basta’ è la frase con cui esordisce ed è una sorta di mantra che si ripete spesso, ma basta a cosa? Basta a tutte le abitudini, le cose che ci fanno sentire in gabbia, sensazioni che non ci fanno stare bene… Basta a noi stessi, in fondo, impariamo a lasciarci andare. Forse il messaggio è questo.
Prodotto da Stanza SX, il brano è distribuito da Believe Digital.
Buon ascolto 🙂

A cura di: @iosonobetta

RXXMER – DEFINIZIONI
James Joyce, scrittore Irlandese, padre del flusso di coscienza, è non solo accumunabile all’estro artistico di Lorenzo, ma lui ne migliora l’utilizzo ed il concetto, sopratutto col suo nuovo singolo “Definizioni”.
rxxmer nome d’arte di Lorenzo, è produttore, scrittore e compositore di se stesso, dona vita alle idee che gli si incastrano nella mente creando concetti che attraverso la musica parlano dei propri sentimenti che alleggiano davanti ai suoi occhi e poggiandosi sul petto, offuscano la vista e appesantiscono il respiro, quasi a farlo mancare.
Con “definizioni” rxxmer si ripresenta dopo mesi di silenzio con un brano che oltre ad accentuarne la crescita artistica ne evidenzia la versatilità, oltre che nella ricerca sonora anche negli argomenti trattati e nel riscoprire se stessi dopo le avversità. “Più che comprarmi casa al mare, voglio prendere il mare e mettermelo in casa” già qui, al primo verso, si denota una profonda ferita nell’animo dell’artista, che è stanco delle persone giudicanti e della società pesante, da cui preferisce starne alla larga ma ama il mondo e la natura che lo ispira nel suo approccio al suono e alla produzione sperimentale. Questo singolo non è solo crescita artistica ma soprattutto è il fluire di pensieri dell’artista all’interno della sua stessa mente, nella ricerca di un dialogo con il suo stesso inconscio, che deve ancora oltrepassare i traumi del passato. Con la barra “l’inverno mi è caduto in testa, ma sto bene anche se ho freddo” l’artista esprime con una metafora cosa si prova ad essere depressi ed imparare a conviverci nonostante tutte le insidie collegate alla depressione in sè.

A cura di: @alek_andros_

FRANCYEXE, SPEEDY – CORTEI (CON LEI)
Dopo circa quattro mesi Francyexe, classe 2008 di origini napoletane, torna con un nuovo brano dal titolo Cortei (Con Lei), in collaborazione con Speedy, dal genere lofipop.

Il brano inizia con un omaggio all’amore; e da qui si può capire il tema. La prima parte della canzone fa intuire che è una dedica ad una ragazza timida, magari anche alla sua prima esperienza come si può sentire dalla frase “sorriso di una bimba che si comporta da donna”. La seconda parte invece parla di come si sente il ragazzo dopo che ha trascorso del tempo con lei, dopo che ha ricevuto un suo bacio.

A cura di: @maddalena_siciliano00

QUENTIN40 – GIORNO E NOTTE
Se qualche mese fa eravamo entusiasti per il ritorno di Quentin, oggi voliamo per il ritorno dell’accoppiata Q40 + Dr. Cream.
Un brano che sa di amarcord dalle prime parole: ”Quando la manda mon frère”, barra presente nella storica Thoiry.
Quentin non ha perso né l’attitudine al mic né la frustrazione derivata da tutti quegli aspetti che condizionano la sua vita, ma di fronte ai quali è impotente.
I chilometri di testi di cui parlavamo a inizio anno stanno uscendo pian piano; convergeranno forse in un progetto?

“Il rap può cambiarti la vita, sotto ai palazzi dove o sei sveglio o è finita”

A cura di: @matteodellamaddalena

KAZE – PANORAMA
Venerdì 1°marzo è uscito Panorama, anteprima dell’album di KAZE, un brano che esplora il
senso di smarrimento e inadeguatezza che si può provare nel luogo in cui ci si trova,
alimentando il desiderio di trovare una dimora più autentica, un panorama da chiamare
casa. Kaze, alias Paola Gioia Kaze Formisano nasce a Nairobi, Kenya e si muove tra
italiano e francese, oltre che tra musica e recitazione.
La voce incisiva e la melodia pop-soul esprimono la voglia di partire, esplorare e scoprire,
suggerendoci che la vera casa può essere ovunque, a patto di essere ben ancorati a se
stessi. Voci che tormentano, la Milano grigia e l’immagine di un aeroplano fermo in città, in
quale modo la familiarità trasforma la nostra percezione delle cose? Le parole usate ci
suggeriscono che tutto, dalle emozioni ai ricordi, è transitorio e fragile, il senso del tempo si
perde e noi ci muoviamo in un percorso tortuoso attraverso le nebbie del dubbio alla ricerca
di una direzione

A cura di: @tiscordardime

SUSPECT CB – MANHATTAN
A pochi giorni dall’ apparizione in Nuova Scena su Netflix e dopo lo shot-out a suo favore da parte
di Fabri Fibra, Suspect esce con un nuovo singolo.
Manhattan è un pezzo drill, non c’è dubbio, ma con qualche novità molto interessante.
Partendo dalla strumentale, tessuta egregiamente da Nko ed Exa, Suspect ha l’attitude giusta per
rapparci sopra e per essere credibile. Mischia l’italiano e l’inglese, prende slang e refrence da
entrambe le lingue per creare qualcosa di nuovo ed estremamente fresco.
Supera il cliché del rapper malvivente, porta alto il nome di Reggio Emilia, la città che lo ha visto
crescere, e meritano rispetto l’impegno e la cazzimma che ci mette.
C’è una nitida voglia di sfondare, facendolo con ciò che gli riesce meglio.

A cura di: @foto_di_luke

CAFFELLATTE – ZOO
Caffellatte alias Giorgia Groccia, fa uscire un nuovo singolo: zoo. Lei classe ’94, ragazza
poliedrica: cantautrice, attrice e scrittrice barese. Nel 2019 pubblica il suo primo singolo
Endorfine, susseguono Valium, Alcol Test e Carta Stagnola, con le quali la si riconosce
come giovane promessa del pop italiano. La melodia di questo brano è scorrevole, ritmata,
la voce dolce e decisa, che sputa parole di critica verso il mondo dello spettacolo, dove tutto
è finzione, dove si perde la propria privacy, e, come in uno zoo, ogni azione è osservata e
giudicata. La percezione pubblica è distorta, la massa idealizza e, chi vive sotto i riflettori,
mantiene un’immagine che può spesso essere in contrasto con la sua autenticità. Piangere
sembra diventato l’ultimo trend da seguire, un must-have nel circo mediatico in cui tutti sono
invitati ma nessuno vuole davvero partecipare. Nel testo si intuisce che essere al centro
dell’attenzione non esclude il sentirsi isolati e incompresi, il paradosso della celebrità è
infatti: essere allo stesso tempo visibile e invisibile, notato ma non conosciuto. Il “cuore di
plastica” è una metafora efficace per descrivere relazioni superficiali e mancanza di
connessione autentica, suggerendo che, nonostante la fama e l’attenzione, ciò che rimane è
una sensazione di vuoto e insoddisfazione. La musica, una volta finita, lascia dietro di sé
solo questa vacuità, ponendo l’accento sulla transitorietà dell’ammirazione e dell’attenzione
collettiva. “Se parlo divento cattiva”, suggerisce l’auto-censura e il conflitto interno tra il
desiderio di esprimersi liberamente e il timore delle conseguenze di tale espressione.
Viviamo quindi in un mondo che spesso premia l’apparenza sopra l’essenza, Caffellatte ce lo
spiega bene e ci invita a riflettere sulla realtà spesso nascosta dietro la brillante facciata
dello showbiz e della celebrità.

A cura di: @tiscordardime

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – HO’OPONOPONO
“Ho’oponopono” è il brano che segna il ritorno ufficiale dei Tre Allegri Ragazzi Morti ed è il primo singolo del nuovo album fresco di annuncio “Garage Pordenone”, in uscita il 12 aprile, con il quale il gruppo celebrerà i 30 anni di carriera attraverso un tour che culminerà con la tripla esibizione al Mi Ami questo Maggio. (dove per l’occasione saranno i primi artisti della storia del festival a esibirsi per tutte e 3 le date!!).
Il brano, dalle sonorità alternative rock, riprende il tipico sound della band ed è accompagnato per tutta la sua durata dalle energiche chitarre elettriche di Davide Toffolo. Tuttavia questo singolo non si propone come un tuffo nel passato nelle sonorità della band ma rivolge lo sguardo al futuro, che si prospetta sempre più complicato soprattutto per le nuove generazioni, il titolo “ho’oponopono” riprende il nome di una pratica hawaiana per la riconciliazione, la cancellazione dei pensieri negativi e la risoluzione dei conflitti.
Nel testo “ho’oponopono” viene ripetuto diverse volte e viene quasi canticchiato come se fosse un mantra a cui ci affidarsi nella speranza di liberare l’uomo occidentale dai pensieri consumistici che molto spesso lo limitano e che hanno portato a rendere “il mondo una merda”, speriamo non in maniera irrecuperabile.

A cura di: @kimo.jpg__

KID YUGI – I NOMI DEL DIAVOLO
I nomi del diavolo, Kid Yugi e i suoi adepti in un unico posto.
Solo rispetto per uno che fa una traccia con Papa V e Noyz, che poeta in alto la sua terra con dei remix di hit reggae pugliesi e definendosi un Terr1.
Il disco Rap dell’anno e siamo solo a Marzo.

A cura di: @rxxmer

OCCHI – AFFARI TUOI
Il primo marzo è uscito AFFARI TUOI, nuovo singolo di OCCHI, un pezzo che si ispira alla libertà dell’indie italiano: na canzone libera, genuina e sincera in cui l’artista si mette a nudo e si regala totalmente agli ascoltatori, ci racconta la sua più grande ferita, ma in una maniera così autentica che quasi non ce ne accorgiamo. Avevamo lasciato OCCHI con il suo ultimo progetto, PIZZA DA ME, un singolo più sfacciato, arrogante, in cui raccontava i suoi limiti, ma con la voglia di dimostrare a tutti qualcosa. Adesso, con AFFARI TUOI, OCCHI i limiti li ha superati, è una canzone umile, che si vuole bene da sola, guarendo un pò quelle ferite che non si vogliono spesso mostrare. In AFFARI TUOI, infatti, c’è tanta nostalgia, ma anche tanta voglia di andare avanti, accettando sé stessi e la propria storia. 

Quando chiediamo a OCCHI cosa vorrebbe regalare ai suoi ascoltatori con questo singolo, ci risponde: “Mi piacerebbe tanto che arrivasse la genuinità di questo brano, perché io sono così: niente di più, niente di meno. Se questa canzone andasse bene, sarebbe uno stimolo per i ragazzi a raccontarsi senza la paura di dover piacere per forza. Io ci provo, ma lo vedo tutti i giorni nei miei coetanei e soprattutto nei ragazzi più piccoli: è più difficile di quel che sembra”.

A cura di: @alessandra_vitale_

UGOXSEMPRE & HYPERREAL – STESSO HOTEL
Luca in arte Hyperreal è un dj e produttore musicale dalle sonorità che lo contraddistinguono ci sono senza dubbio la capacità di plasmare il suono in segni mistici ed ipnotici, spaziando e in qualche modo unendo techno e musica ambient.
Ugo in arte ugoxsempre suona con la voce, facendoci rimanere incollato al testo per tutta la durata del singolo, con una sensibilità artistica che abbraccia una vasta gamma di generi, ci fa sentire una capacità unica di fondere elementi diversi per creare qualcosa di veramente originale.
Tra i due è nata un’intesa irresistibile che ha portato alla nascita del loro primo singolo in collaborazione. “Stesso Hotel”.
Una storia raccontata, un viaggio, un sogno che esprimono tutti i sentimenti che passano forgiarsi tra due persone sconosciute che provano un colpo di fulmine e che alloggiano nello stesso hotel, “incosapevoli in stanze diverse”.
L’artista spera, sogna di incrociare di nuovo lo sguardo della persona di cui si è invaghito e sa che non vale lo stesso per l’altro individuo ma in qualche modo ci spera, apprendendo solo emozioni forti.
Perchè alla un emozione non corrisposta. “è stato solo un sogno” esclama la voce principale, “non voglio neanche provarci, non so più dove cercarti” risponde la seconda voce indicando l’enorme labilità di questo sentimento.
Proprio verso la fine “Dimmi chi è che sogni tutte le volte che io sogno te?” In questi versi si avverte questa mancanza, in un’esplosione d’emozioni accompagnata da una base che si fa avvincente.
Le variazioni timbriche e i momenti di tensione e rilascio della base mantengono l’interesse dell’ascoltatore vivo, mentre strati di suoni si sovrappongono e si fondono in un crescendo emozionante.

A cura di: @alek_andros_