ED ECCOCI TORNATI PER FARVI AMARE LE NUOVISSIME USCITE!!
Anche questa settimana un sacco di novità incredibili, tra album, ep e singoli pronti da ascoltare 🙂
SIAMO pronti a scoprirli???
A voi le hit di questa settimana <3
TRIPOLARE – LAME E COLLANE
3 mesi dopo “Uragani” Tripolare fa uscire “Lame e collane”, un brano con il quale si mette in
discussione, mostrandoci una diversa sfumatura di sé e del mondo contemporaneo. Napoli,
2002 nasce Gabriele Centurione, in arte Tripolare, cantautore, musicista e produttore, che
dopo liceo musicale, accademia e violoncello si getta a pieno in questo mondo per portare
qualcosa di suo, dando sfogo alle sue emozioni.
Tra urla e sputi la frase che fa da titolo torna assillante nel brano, ci coinvolge e viene
accompagnata da una chitarra fresca e marcata, sulla quale appoggia la voce, a tratti
sporca, creando sonorità che virano verso l’indie-pop e l’alternative. Il testo di questo brano
è istintivo, oscilla tra critica e racconto di una realtà violenta, che è quella di quartiere.
Tripolare ci parla di uno scippo e di incontri che ha avuto con persone che adottano la
violenza come soluzione ai problemi, in un mondo apatico dove ci si dimentica di non fare
agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
“Guardo dove metto i piedi/per non cadere con lo sguardo/sugli occhi di chi vuole farmi
male/ rinunciare ad essere me stesso”, emerge la preoccupazione di essere feriti
(fisicamente o emotivamente) e il desiderio di mantenere la propria identità. Tripolare decide
di restare fedele a se stesso e voi? Qual’è il vostro posto in questo mondo di contrasti e
conflitti?
A cura di: @tiscordardime
EDONICO – KARITE’
Nella semplicità di una giornata tra le Dolomiti e la campagna, tra il fruscio delle foglie secche e il profumo del burro di karitè, EDONiCO ci canta la storia di una relazione unidirezionale, in cui una parte è travolta dai sentimenti e dalla necessità totalizzante di amare ed essere amati, mentre l’altra persona è sbrigativa, distante anche quando dovrebbe essere vicina.
La parte narrata dal punto di vista dell’artista, si aggrappa ad un sogno, una fantasia – quella di restare insieme; mentre il soggetto di cui si canta è distaccato, apatico e insensibile nei confronti di una realtà così soffice, ma idealizzata.
E quindi si risolve a ricordare un passato in cui i due erano bambini, innocentemente vicini, senza bisogno di nascondere sentimenti o di reprimerne – ma scegliendo al tempo stesso di lasciare libera l’altra persona, libera di andarsene e di correre veloce come foglie al vento, senza un’ancora che la tenga legata ai sentimenti.
Karitè – sulle stesse vibes di Bite di Troye Sivan – consola i cuori spezzati che si vedono obbligati a “snapping back into reality”, a tornare ad una dura e fredda realtà in cui devono reprimere un sentimento in favore della libertà della persona che amano.
A cura di: @mia.znth
MONTAG – FASCICOLO
montag, amore e amicizia in “Fascicolo”
Il cantautore lombardo ha rilasciato un nuovo singolo nella notte tra mercoledì e giovedì. Esso segue l’uscita di Chai Tea e di “Dati”, primo album dell’artista.
montag è Pietro Raimondi, nato nel 1996 a Bergamo. Ha molte esperienze musicali alle spalle in vari progetti musicali, spicca tra questi la band GIALLORENZO, di cui è il cantante.
Lo scorso anno è uscito sotto La Tempesta Dischi con il suo primo progetto ufficiale: nel quale mischia rapporti d’amore al mondo digitale attuale.
Il brano è stato realizzato anche grazie a Fight Pausa e Marco Giudici alla produzione, Valerio Visconti alle chitarre e Clara Romita (Clauscalmo) alla batteria.
Fascicolo esisteva già nel 2019, montag l’ha poi ripreso e ri-elaborato mantenendone gran parte degli elementi, perciò, quello che sentiamo ora è un racconto della fine della sua adolescenza, della sua vita da fuori sede a Milano e di tutto ciò che ne comporta: paura di impazzire, amicizie e Mario Kart.
Il tutto è servito su una strumentale che va in evolversi e in cambiare con il passare dei quasi tre minuti di durata, con una seconda strofa semplice e ricco di emozioni: la chitarra suonata dal tono alto e le profonde percussioni forte fan da sfondo alle contenute grida di pietro:
“Giuro che provo a respirare più spesso
Non so la fine che farà questo pezzo
A volte vinco a Mario Kart, per il resto
Posso persino perdere, s’impara anche questo.”
SIAMO felici di questo possibile progetto di montag in cui si riprendono vecchi brani per riportarli ad un pubblico più ampio!
In attesa di scoprire se e effettivamente questa la piega presa dal cantante, ascoltate Fascicolo e fateci sapere che ne pensate!
A cura di: @paganinipaolopaganini
BLUE27 – CIANOTIPIA
CIANOTIPIA: l’album d’esordio di un’artista che ha tanto da dire su di sé, dei suoi pensieri e la sua storia, ma anche su di noi.
blue27, all’anagrafe Carlo Mancini, classe ‘98, nasce a Fermo. Il nome d’arte fa riferimento ad una specifica tonalità di blu decisamente rappresentativa per Carlo e delle sue influenze artistiche che variano dall’emopunk, indie ed hyperpop.
Attivo su Spotify dal 2021, pubblica 6 singoli fino al 19 gennaio, quando esce il suo album “Cianotipia”, un album che non è un figlio, ma di più per Carlo.
“Mi ha insegnato tantissimo, mi ha fatto incazzare, mi ha deluso, mi ha reso orgoglioso, mi ha fatto sognare ma allo stesso tempo mi ha ricordato di tenere i piedi per terra.”
Un fratello, un amico e un figlio lo definisce, quest’album c’è stato sempre per lui, quando stava male, bene, in ansie e vuoto, e tutte queste emozioni e situazioni sono rimaste all’interno di Cianotipia, pronte a riversarsi su di noi, e rendere questo viaggio nella musica di blue27, emozionale, personale ed empatica.
Di sicuro è un album da ascoltare attentamente, per non perdersi tutte le sue 1000 sfumature!
A cura di: @misparoingolaaa
OFFICINA DELLA CAMOMILLA – DREAMCORE
L’officina è tornata!
Dopo vari singoli che anticipavano l’album, è finalmente tra le nostre mani “DREAMCORE”.
Un nome che per chi è rimasto dentro internet per un po’ di tempo già ha un suo significato, e che l’officina è riuscito a rappresentare in modo estremamente interessante e a modo loro!
9 pezzi, 9 basi assurde e 9 testi di per sé trasmettono tantissime cose.
Per non parlare della collaborazione con Altea, che grazie alla sua voce e i suoi cori ha reso questo album una vera e propria dimensione alternativa alla realtà, come se fosse un sogno ad occhi aperti, uno di quei sogni dove tutto è così bello e colorato, non c’è nessun male, solo bellezza ed emozioni positive.
Abbiamo passato diversi mesi ad aspettare un album che di certo superava le nostre aspettative, e lo ha fatto di gran lunga!
Ci sarebbe tanto ancora da parlare, ma non c’è bisogno! Dovete ascoltarlo per capirlo personalmente!
CHE LA DREAMCORE SIA CON VOI 🍄
A cura di: @misparoingolaaa
LAURYYN, FILIPPO BUBBICO – LIAR
L’abbiamo vista venerdì 13 gennaio a « La notte dei CBCR » all’ARCI Bellezza e ci ha cullato con le sue sonorità RnB. Dal 19, invece, ci ha reso più forti con il nuovo singolo « Liar ». Sto parlando di Lauryyn, cantante pugliese che da qualche giorno ha pubblicato un pezzo co-scritto e prodotto dal musicista, produttore, polistrumentista, tuttofare Filippo Bubbico. Il duo inseparabile ha rilasciato per Sun Village Records un singolo che trasmette forza d’animo, riscatto e potere.
Fin dal primo verso la cantante afferma: « She called me a liar » parlando ad un’ipotetica terza persona pronta ad infangare la sua immagine. Ma la protagonista non si lascia travolgere dall’invidia e risponde a tono « You don’t know me ». È così che le parole si amalgamano perfettamente con la base fatale di Bubbico creando una scena dove la protagonista si ritrae come una donna sicura di sé e inscalfibile dai commenti altrui.
Dopo il suo EP « Intro » uscito a giugno 2023 interamente in italiano, l’artista torna all’inglese, sua lingua comfort. La lingua estera permette ancora di più agli ascoltatori di essere trasportati dalla voce, la quale, col passare dei minuti, si frammenta in suoni lontani ed indistinti scanditi da un tintinnio scuro e quelli che ci ricordano essere schiocchi di dita (come per dire « I’m a bad bitch, don’t you ever try to disrespect me »). Dopo tante canzoni RnB e Neo Soul focalizzate sull’introspezione, Lauryyn ci risveglia con quello che sembra essere uno storytelling con beat onirici.
PS: « Liar » è presente nella nuova stagione di SKAM Italia!
A cura di: @valentina.pirovano
GIOVANNI TI AMO – 18+
Dopo Koka, la collaborazione con Rosolo Roso, Giovanni Ti Amo torna con un nuovo
tormentone “vietato ai minori”.
18+ è un pezzo fresco, ma dai temi hot, che ci ricorda che si può e si deve parlare di sesso
anche in modo leggero e divertente.
Il ritornello super catchy si ripete tra allusioni varie e storie occasionali, che dipingono i vari
drama di noi tutti
A cura di: @miss_paluz
COLLETTIVO – ALTALENA
direttamente da Catania ma con un sound decisamente più “californiano” abbiamo il Collettivo.
esclusi 🙁 dai finalisti di Sanremo Giovani 2023 proprio con questa mina, un peccato considerando che è come prendere una boccata d’aria fresca.
con questo pezzo sembra letteralmente di stare su un’altalena di emozioni tra amori che vanno e che vengono, e ricordi dolci dell’infanzia.
ritornello decisamente catchy (“l’umore sale e scende altalena”) e subito continua citando la filastrocca: “fa giro giro tondo e tutti giù per terra”.
mettetevi i cuffioni, ascoltatelo e verrete catapultati nel mondo delle relazioni tipiche di questo decennio in cui sembra sempre più facile non metterci la faccia e chattare chattare chattare… nonostante io dica slay alla loro politica del “se vuoi possiamo parlarne lo sai che ho troppe domande, non siamo bravi a chiarire tramite whatsapp”.
un po’ di velata critica sociale ci sta anche in una canzone d’amore pop-punk stile With Confidence con quei riff di chitarra e batteria non troppo spinta.
d’altronde se te li senti (specialmente) quando hai 20 anni puoi solo che rispecchiarti nelle loro parole e sperare sempre in un finale migliore fino a non vivere quasi più giorni restando a casa con amica la malinconia.
consiglio anche e soprattutto di pomparla in macchina a tutto volume tipo scena di “Noi siamo infinito” nella galleria, “to be heroes just for one day”, o anche solo for one moment.
A cura di: @niedri.g
UGO CREPA, GHEMON – CANDELINE
Generazionale. Il nuovo pezzo di Ugo Crepa è una piccola gemma per gli amanti di un tipo di rap senza tempo. Tante emozioni, una batteria precisa, e il featuring dei sogni. Tutto si ricongiunge in “candeline”. Ghemon è stato, ed è il punto di riferimento di uno stile Hip-Hop che unisce liriche forti, sonorità leggere e tanto talento. Ugo Crepa ne è il diretto erede. Niente poteva gasarci di più che sentirli condividere un beat fresco e coinvolgente. Due artisti che raccontano la stessa cultura, a livelli altissimi. Ci piace, SIAMO felici e tanti auguri ad Ugo.
A cura di: @neenoise
ATARDE – MUSCHIO
E dopo il lasciare andare, abbiamo il ripescarsi di ATARDE; un misto di sentirsi fuori posto totalmente in presenza dell’altro, di non saper trovare le parole giuste nel fondo dei polmoni, ma al tempo stesso la volontà di essere immancabile, totalizzante, come MUSCHIO — o muffa?
Questo sentirsi inappropriati, infatti, porta a chiedersi se incrociarsi nuovamente sia la cosa giusta da fare; dall’altro lato, però, c’è il rapinoso bisogno di prendersi cura, che ti travolge e ti porta a voler essere la stella che guida il tuo amato in ogni suo passo.
Tutto si riduce a questi due lati della medaglia: lasciar perdere o ritentare? Entrambi hanno rischi, e tu hai il devastante compito di scegliere quale sia il meno-peggio.
Ma alla fine è una scelta stupida – ti ripeti – se ci si ama così profondamente da trovarsi anche se non ci si cerca, se ci si ama di un «Ti riconoscerei nel buio più totale, se tu fossi muto e io sordo.» arcaico, forse il gioco del tira e molla vale la candela, no?
Ma è anche vero che – controbatti da solo – i difetti che abbiamo ancora cuciti nel nostro atteggiamento, sono deleteri. Perché la vergogna dell’altro rende impossibile andare avanti, no?
E quindi l’acqua bollente del dubbio, evapora lasciando un residuo fisso di pura confusione.
E forse ci rincontreremo quando saremo diversi.
A cura di: @mia.znth
FUERA – SANTO
I Fuera iniziano il loro 2024 con “Santo” il loro ultimo singolo.
Le evoluzioni non si fermano per il trio, i suoni si trasformano e si modificano, e in quest’ultimo brano sperimentano ulteriormente.
I suono si fanno più sognanti, più persi ed eterei. La ricerca di unire il cantato alla trance crea nuovi effetti vocali, cercando un flusso in cui l’ascoltatore si possa perdere.
L’identità del testo è vaga, senza forma in cui perdersi.
Un addio doveroso, che può essere a una persona o al proprio passato, o forse non ha bisogno di una distinzione precisa.
I Fuera cercando sempre di più di scollegarsi da tutto e tutti, cercando sempre qualcosa di nuovo in ogni termine necessario.
Perdersi è necessario, il risultato è da non considerare nell’equazione: l’importante è fare qualcosa, fuggire da una propria noia e non pensarci più.
L’importante è stare bene, fuggire se serve, e vivere decentemente il proprio mondo.
“Santo” delinea quindi un momento di epifania, in cui si delinea questa necessità, in un attimo di V.
A cura di: @melpotcosmos
DARRN – NOBODY
Non voglio nobody, non voglio nessuno tranne te. Nessuno che sappia così tanto di casa, nessuno che sia l’inizio dopo la fine, non voglio nessuno che non sia te.
È così che canta Darrn in “NOBODY”, il singolo di ritorno nel 2024 per l’artista targato LaProdigy Dischi /Believe Music che finalmente sembra essersi ricollocato in pianta stabile nella nuova scena urban con una cadenza regolare nelle pubblicazioni.
Ovviamente la coppia vincente è sempre quella: Darrn e i ragazzi della stanza a fianco, quelli della Stanza_sx. Questi ultimi, infatti, hanno curato quasi interamente tutto il percorso dell’artista negli anni e anche in questo brano alternano una duplice anima intima//aggressiva che si staglia sulle melodie aperte di Darrn.
Il brano è una dedica d’amore, uno di quei pezzi che canti a squarciagola, uno di quelli in cui chiudi gli occhi e appare subito quel qualcuno a cui pensi inconsciamente. Quel qualcuno, mai nobody, te.
A cura di: @alberto.rogano
NYNO – LIBERA TUTTI EP
L’adolescenza è uno spartiacque, è quel periodo in cui cambi, in cui ti senti fuori luogo, ti senti stretto in una gabbia dalla quale vorresti scappare. È quel periodo in cui le paranoie aumentano e ti vogliono divorare, in cui hai bisogno di un posto sicuro e di due occhi in cui annegare.
È di questo che si fa portavoce Nyno nel suo primo EP di esordio per Trident Music/ Believe Music “LIBERA TUTTI”, di una generazione che ha bisogno di scappare per ritrovarsi.
Nel singolo di anticipo “Come mi guardi tu” l’artista era in cerca di un rifugio, di due occhi che lo guardassero diversamente da come facessero le sue paranoie. Perché si, certe volte queste son troppo grandi e c’è bisogno di trovare quel qualcosa che ti faccia star bene. Nyno questo l’ha trovato nella musica, l’ha trovato in una chitarra elettrica e in un glitch inaspettato, nelle parole che riempiono il foglio di “Vorrei Scappare”, nelle tegole rosse di un tetto scoperto da cui si vede tutto più chiaro.
A cura di: @alberto.rogano
QUENTIN40 – CHILOMETRI
Quentin40 è tornato? Onestamente, non ne sono sicuro. Sono trascorsi quasi cinque anni dall’uscita di “40”, il primo album del rapper romano, seguito solo da cinque singoli.
A differenza di quanto dichiara in “Chilometri”, più volte mi sono chiesto cosa stesse accadendo nella sua vita. Tuttavia, di fronte a nuove pubblicazioni, interrompo le mie congetture e mi lascio catapultare nel suo mondo
Il suo modo di rappare, così pulito, e la sua espressività mi catturano ogni volta.
Il nuovo singolo, prodotto da 2nd Roof, mostra una continua crescita artistica del ‘classe ’95’, che nel tempo diventa sempre più capace di stimolare riflessioni profonde e comunicare efficacemente attraverso immagini evocative.
Non posso dirvi se il 2024 sarà davvero l’anno del nuovo album, ma io continuerò ad aspettare, desideroso di immergermi nei chilometri di testi scritti da Quentin40.
“È una mela marcia il mondo, stiamocene nel nostro
Non sai che rischio hai corso ad avere dentro il fuoco
Finché non lo sopporti e prima o poi hai lo sbocco”
A cura di: @matteodellamaddalena
SALLY CRUZ – CONFESSIONE
Mix di cazzimma e presa male, urli e voci soavi, Sally Cruz è fuori con il suo primo progetto CONFESSIONE. Interamente prodotto da Mike Defunto (con due coproduzioni di Mr. Monkey e una di niente popò di meno che thasup) il progetto si barcamena tra l’ Urban e il Punk, con influenze Garage e tanto tanto Pop. I due featuring (Neima Ezza e thasup) si blendano perfettamente con la tracklist, facendo uscire tutta la loro vena Pop e triste.
Un progetto che porta una vera ventata di aria fresca nel mainstream Italiano, che speriamo rimanga per un pò.
A cura di: @rxxmer
ORACLEDARYO – OUTSIDE (CORTOMETRAGGIO)
In un mondo post/digitale in cui l’umanità ha perso la connessione tecnologica tra individui, un viaggiatore sarà chiamato a ritrovare, percorrendo i meandri di un luogo sconosciuto, un idolo che lo riconnetta a quella che un tempo veniva chiamata “comunità coesa”.
Il video (diretto da Sebastiano Costa) infatti, amplia la narrazione del brano stesso, che descrive il non riconoscersi in nessuna scena musicale, causa di una necessità al dover creare un proprio ambiente. Inoltre racconta la ricerca della propria identità artistica, esplorando e sperimentando, ma consapevole di dover usufruire in tempo del “Kairos”.
OracleDaryo all’interno di una pseudo-simulazione, esplora disorientato, avendo ormai perso il senso dello spazio e del tempo, la realtà che lo circonda. Il climax si erge verso ciò che potremmo considerare un tempio, in cui è collocato l’idolo con cui il protagonista venendo a contatto entra in una nuova dimensione fino a prendere quasi consapevolezza della simulazione stessa, cercandone di uscire e perdendo i sensi.
Regia/d.o.p./operatore : Sebastiano costa @sanakan
Direzione artistica/aiuto regia: Francesco Cammarata @_pridemind.art
Montaggio e color : Sebastiano costa , Francesco Cammarata
Vestiti di: Marco Pulcini @new___drones
IERINOTTE – SIMPATICO APERITIVO
IERINOTTE ci invita al suo “SIMPATICO APERITIVO”, il terzo brano dell’artista emergente milanese è un’esplosione di rabbia sputata nel microfono. Su una base che mette bene insieme il basso groove e la chitarra elettrica rock, il cantato punk e irriverente di IERINOTTE svela un approccio di scrittura tipico del rap, fatto di battute fredde e scomode come la situazione che racconta. Le urla dell’artista nascono da un’insoddisfazione generazionale, da una frustrazione nascosta da tempo. Non c’è niente di simpatico nello sfogo di IERINOTTE che, per tutte quelle volte che durante un aperitivo di lavoro avremmo voluto lanciare il tavolo fuori dalla finestra del bar, intona “Se gliela punto è solo perché, cazzo, c’ho fretta, ‘Sta città va di fretta”. Da abitante di Milano conosce bene le dinamiche sociali, le regole non scritte, che caratterizzano la frenetica vita della città travestita da terra promessa (soprattutto se fai musica). Milano traveste la solitudine e le difficoltà da opportunità, nasconde dietro le luci a led dei locali l’insoddisfazione generale degli abitanti più giovani, il grottesco personaggio protagonista del brano è lì per squarciare il velo di bugie che Milano racconta.
IERINOTTE finora aveva mostrato solo la sua facciata più indie e romantica, ma con “SIMPATICO APERITIVO” supera ogni linea di buon costume sorprendendoci con un brano fuori dalle righe ed energico, che ti lascerà addosso l’energia giusta per odiare ancora più forte tutto ciò che non ti permette di essere libero.
A cura di: @annasp.o