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LE USCITE DELLA SETTIMANA

SIAMO tornati anche questa settimana dopo il devasto dei vari eventi del week-end in tutta Italia, e ora? La vita sembra vuota adesso, come ci si potrà divertire come lo siamo stati a “EVENTO X” 😭!!!
Intanto che aspettiamo il nostro giovedì… Vi presentiamo le nostre NEWS DELLA SETTIMANA, per farvi sentire un po’ meglio 🙂
A voi <3

EMMA – ERA LA FINE
ERA LA FINE, O FORSE SOLO UN INIZIO DIVERSO

Un intricato dedalo di sentimenti, una spremuta di cuore e fegato, una cosa che non so ben spiegare.
EMMA ha una maniera unica di raccontare le emozioni, è l’unico a renderle così immersive attraverso il semplice ascolto (poi ci sono i suoi live, ma quelli veramente sono indescrivibili, andateci e basta). ERA LA FINE è letteralmente un manifesto di EMMA e di tutto ciò che rappresenta, un concentrato di derealizzazione mista a sofferenza, voci sintetiche che delirano su strumentali, ADHD, malessere e tantissime emozioni in generale.
Tecnicamente questo album è fluido ed incerto, si possono trovare tracce piano o guitar solo come :Pagliaccio (che dire piano solo è riduttivo) o :tanta gente ma anche tracce super adrenaliniche come :RiDERE o :FELICE!!!???? alle quali è stata trovata una quadra all’ interno di una tracklist che probabilmente solo EMMA poteva dare ad un prodotto del genere.
EMMA è l’unico che in me riesce a rimescolare le emozioni e a farmi parlare con le stesse, in uno strano turbinio di pianti e testate al muro che nessun artista mi ha mai dato.
Grazie, TI AMO.

A cura di: @rxxmer

NICOLAJ SERJOTTI – SIDE A SIDE B
“Ho pensato di non avere più nulla da dire e poi l’ho trovato. Side A Side B è un insieme di idee frammentate, di
sogni infranti con serenità. […] Rispetto al solito è stato più dif icile fare questa musica, ma non ho mai fatto
musica così bella”
Nicolaj ci proietta nei suoi mood vomitandoci addosso il suo flusso di coscienza: due pezzi
che in 5:23 minuti disegnano un caleidoscopio sensistico di incazzature, malinconia e toni
consolatori.
Se in ADSL troviamo la confusione, con una produzione che affonda nelle tempie, in
BLEAH ci mostra la sua conciliatoria autorisoluzione, regalandoci non solo bella musica, ma
un bellissimo spettro di sé.

A cura di: @miss_paluz

SANTO STEFANO – NON NE USCIRÒ MAI
Torna SANTO STEFANO con un nuovo singolo, “Non ne uscirò mai”. Un brano dal quale
emerge un forte sentimento di disillusione, la ricerca di significato in un mondo che appare
spesso privo di esso. È uno dei testi scritti da quando si è trasferito a Milano, e racconta
anche della vita di chi lavora in città, dove sei circondato da situazioni che ti distraggono da
quello che è il tuo punto focale. Da subito una melodia coinvolgente, che si avvicina all’indie
pop, sfiorando linee elettroniche, ricca di sperimentazione.
Tra confusione e incertezza, SANTO STEFANO si interroga sul senso della sua vita, una
ricerca interiore, nella quale si sente smarrito. “Mulini a vento lotta contro i fantasmi”, un
conflitto vano, contro nemici immaginari, magari passati. Parte il ritornello, rassegnatezza,
poche parole che restano impresse risuonando in modo incisivo, “non ne uscirò mai”, e
chissà dov’è la via d’uscita. Viene toccato anche un altro tema, la complessità di relazioni
che si rivelano disfunzionali, descritte attraverso silenzi densi di significati inespressi. La
canzone sta per terminare, e quello che percepiamo è una fugace sensazione di evasione,
sebbene sembri più un desiderio irraggiungibile che una realtà concreta.

A cura di: @tiscordardime

KEYRA – FEMMENA
Keyra esordisce in Carosello con un pezzo cucito su misura per i fan dei grandi classici.
“Femmena” si presenta come una rivisitazione del capolavoro di Totò “Malafemmena”,
attualizzato nelle sonorità pop e nel testo.
Lo storytelling arricchisce l’evocatività dell’iconico ritornello, ribaltando la prospettiva del
brano: dall’accusa del testo originale (“però sta faccia d’angelo te serve pe ‘ngannà”) si passa
ad un’autoanalisi delle proprie debolezze (“però sta faccia d’angelo me serve pe campa’ ”).
L’l’italiano come “lingua inserto” in un testo prevalentemente dialettale dimostra un uso
interessante del code switching, una scelta sempre più diffusa e vincente

A cura di: @miss_paluz

YASMINA – ATTITUDE
Nel mare pieno di pesci che è ad oggi la scena musicale italiana, per spiccare devi avere quella cosa in più
degli altri, quell’attitude capace di renderti indistinguibile. Ad averla è sicuramente Yasmina che è tornata lo
scorso venerdì con appunto “Attitude”, il suo nuovo singolo prodotto con l’ormai immancabile Mark Ceiling
degli European Vampire. La scelta di portare un brano in inglese è emblematica per comprendere al meglio
il progetto dell’artista: la lingua non è una barriera nella musica ma uno strumento con cui trasmettere
emozioni, con cui raccontare una storia e arrivare dritti al cuore dell’ascoltatore. Fortunatamente, Yasmina
ci ha abituati all’imprevedibilità linguistica, spaziando soprattutto tra francese e italiano e così ha sempre
trovato nelle sonorità e nel modo di comunicare il fil rouge che colleghi ogni release.
Dopo un lungo periodo di stop in quest’anno, “Attitude” segue la pubblicazione “Radio/Spoty” ed entrambi i
brani sono figli dell’evoluzione sonora dell’artista. Nonostante uno sia in inglese e uno in italiano, entrambi
hanno uno spirito elettronico molto marcato e colpiscono soprattutto per come la candida voce dell’artista
si rompa sulla produzione spesso distorta. Che sia questa la strada da percorrere in vista di un progetto
futuro? Io, personalmente, mi auguro proprio di si 🙂

A cura di: @alberto.rogano

FIL RICCHIARDI – GENIALE
Fil pubblica geniale, nuovo singolo in collaborazione con ENRA. 

Torinese per nascita e canadese per adozione, Filippo vive fin da piccolo circondato dalla musica: impara a suonare violino pianoforte e chitarra. Finito il liceo si trasferisce ad Halifax a studiare neuromarketing e produzione, per poi tornare in Italia e dedicarsi alla musica anche in lingua italiana. Infatti fil inizia pubblicando brani in inglese, a causa di quella r moscia che ha odiato fino ad eliminarla, ed eccoci qua 🙂

geniale si mantiene sul filone dello stile a cui fil ci ha abituati, un indie/ lo-fi che riflette situazioni quotidiane.

Geniale il modo che hai di amarmi

E se poi ti stringo 

Dici la stanza ti sta stretta 

E mi convinco che per star bene non c’è fretta.

Ironicamente fil esordisce dicendo di aver comprato due biglietti per un concerto e di essersi innamorato di una ragazza, un po’ come nei film. La storia però non prospetta un finale felice e anzi, c’è il finale ma manca tutto il racconto, e questa commedia “non fa ridere”. Il brano però non è struggente anche se la situazione è questa: tutto il contrario. 

Buon ascolto quindi 🙂

A cura di: @iosonobet

SUBUTEO – CI RIPENSI MAI?
“Quando ti penso troppo
Va a finire che ti penso nuda
Con un libro di poesie in mano
Ma non del solito Pablo Neruda”

I Subuteo sono tornati con un pezzo pieno di emozioni contrastanti, tra nostalgia, smarrimento, tra Parigi e Roma, tutto in chiave Pop-rock.
Il duo formato da Francesco Carones e Nicola Miccadei, con alle spalle 10 brani e un passato in band, sono tornati con un nuovo brano nel loro stile, pieno di emozioni, ricordi e persone speciali.
Si parla precisamente dell’uscita di venerdì 8, “Ci ripensi mai?” è un intervento a cuore aperto, un racconto astratto di ricordi lontani e vicini, tra la Parigi del romanticismo, e la Roma della quotidianità del duo, con il frastuono della metro e la sua caoticità intrisa.
Trasmettendo un viaggio pieno delle emozioni e delle immagini che trasmettono i Subuteo.
Questo pezzo parla soprattutto del senso di smarrimento che si prova spesso, ovunque e in diverse età, ripensando a luoghi, persone ed emozioni rendendo dei momenti indimenticabili e stampati nella memoria di noi, con anche una certa sensazione di nostalgia.
“Ci ripensi mai” è fatta proprio per essere interpretata con la propria esperienza ed emozioni, insieme oltretutto alle chitarre elettriche che rendono l’ambiente ancora più magico, come una cittadina di montagna d’inverno, vale la pena di un ascolto e di inserirla nella vostra playlist “bei ricordi”!

A cura di: @misparoingolaaa

SHARI – ALICE IN HELL
Il 26 maggio usciva Alice in Hell, un progetto di Shari composto da tre canzoni: Ohana, Mi sanguina il cuore, Ki 666. Negli ultimi mesi la cantante ha pubblicato altre quattro tracce che si sono aggiunte al prodotto iniziale: Non esisto, Parlami, Stai zitta e suona e Vino del sud.
Oggi parleremo di Stai zitta e suona, un pezzo un po’ più blues che esalta la vocalità calda e roca dell’artista.
Il brano dura solo 1:29, ma la scelta inusuale di rilasciare una traccia strutturalmente incompleta potrebbe far sistema con la storia dell’EP di cui fa parte. Il progetto in generale ha l’aria di voler essere un biglietto di presentazione, un piccolo antipasto per preparare l’appetito degli ascoltatori. Tutto lascia presagire un progetto futuro più strutturato, considerando la collaborazione di producer come BIAS, BRAIL, Riva Undici e Salmo. Ma non c’è bisogno di essere inghiotti. Le tracce che abbiamo a disposizione sono qualitativamente eccellenti e restituiscono l’immaginario di Shari. Nelle sue parole ‘’Stai zitta e suona è un brano che ho sempre sognato di scrivere: prima o poi un pezzo così avrei dovuto farlo, lo sento molto mio. Il titolo rappresenta le voci che ho nella testa, quelle che mi dicono – Stop, ferma tutto e fai quello che devi fare – che sarebbe suonare’’.

A cura di: @whodafab

SCHIUMA – CHE SARA’ MAI
Scrivere dell’ultimo singolo di Schiuma senza essere banali è molto difficilscrivere dell’ultimo singolo di Schiuma senza essere banali è molto difficile: parla infatti in modo diretto di sensazioni a tutti familiari, sembra non lasciare spazio ad interpretazioni. Un amore stagionale e la sua fine, le relazioni, gli addii, la sopravvalutata quotidianità e l’abitudine: riusciamo a resistere a tutto questo? Schiuma ci regala suoni estivi con un mood autunnale, forse è questo che rende tutto più magico. Se aveste bisogno di una voce per sentirvi meno soli dopo un addio, spegnete la testa mettevi le cuffie e ascoltate “che sarà mai”e: parla infatti in modo diretto di sensazioni a tutti familiari, sembra non lasciare spazio ad interpretazioni. Un amore stagionale e la sua fine, le relazioni, gli addii, la sopravvalutata quotidianità e l’abitudine, riusciamo a resistere a tutto questo? Schiuma ci regala suoni estivi con un mood autunnale, forse è questo che rende tutto più magico.

A cura di: @disagiato_funzionale

SLUMPTHINIDLE – SANTA
Senza troppi giri di parole, Santa di Slumpthinidle spacca, e anche tanto. La produzione, curata da Rhen, che spazia dal phonk alla tekno, ben si sposa con la rappata aggressiva e spesso urlata dell’artista torinese, creando quasi uno stile rage.

Il testo, con barre come “nuovo contratto nuova gabbia” (per citare forse la più iconica sotto questo punto di vista), non manca di esprimere avversione verso i meccanismi dell’industria musicale, esprimendo un sentimento sempre più diffuso tra le nuove leve nell’ambiente underground, che sempre di più preferiscono affidarsi ad etichette indipendenti come, tra l’altro, ha fatto lo stesso Slumpthinidle con Awra.

Molto interessante anche la parte video, ad oggi consistente in spezzoni a fini promozionali presenti solo sul profilo Instagram dell’artista (ma che speriamo si traducano presto in un videoclip), che propone un accostamento tra l’aggressività della canzone e immagini rimandanti alla Chiesa riprendendo un immaginario esoterico che di per sé sa di già visto, ma assume tutt’un altro significato estetico nel momento in cui è ricollocato all’interno di un teatro, anzi proprio sul palco, suggerendo una commistione tra arte musicale e appunto arte teatrale, in cui inoltre Slumpthinidle sembra calzare a pennello con le sue movenze e la sua recitazione.

A cura di: @jacopoarcagni

DON PERO – MEZZA PAROLA
Don Pero rilascia il suo primo EP della sua carriera, dopo aver fatto uscire una decina di singoli negli ultimi tre anni.
‘MEZZA PAROLA’ era il lavoro necessario al rapper siculo per scrivere il proprio nome all’interno della nuovissima scuola Rap italiana.
Nessun brano edito se non per ‘Emotions’ con Tony Boy, uscito come singolo una settimana prima del’EP: il resto completamente da scoprire, con questo anche il secondo featuring e secondo singolo di punta del progetto, Tech Pack con Kid Yugi.
Una sincera Hit da Strada, senza allontanarsi dall’immaginario del gangsta rap del sud a cui ci stiamo abituando nell’ultimo anno: “Meridionali nella scena intrusi come la CIA”.
I due rapper si scambiano in ritornello e strofa sopra il beat di Dbackinyourhead, tra citazioni di spaccio, droga e Yu-Gi-Oh.
Le due voci ruvide di Kid Yugi e Don Pero suonano perfettamente in un brano scritto a quattro mani dove nessuna barra sembra inserita a casa, donando all’EP una vera gemma da consumare di ascolti, da aggiungere a una lunga playlist di Hit trap da sotto Roma.
Il resto dell’EP poi, funziona ugualmente: il mood non è solo quello di Tech Pack, la strada rimane protagonista ma raccontata anche in modo più sentito e pesante, come in ‘Tragedia e Violenza’ o nella title track ‘Mezza Parola”.
Un progetto personale che crea l’ambiente e il mood per il susseguirsi dei sette brani, non facendo stonare i due featuring all’interno.
Don Pero ci descrive il suo mondo in ogni sfaccettatura, da un sud difficile in ogni ambiente, persino nell’amore, come in ‘ancora un minuto’.
Perfettamente in linea quindi con il movimento che si sta creando nell’ultimo anno, Don Pero credo sarà un altro dei nomi della scena del Sud Italia che sentiremo più spesso. Citando Kid Yugi: ‘Terroni diventerranno Star’.

A cura di: @melpostcosmos

TANCREDI – PERLE
Come passa in fretta il tempo, e siamo di nuovo a Sanremo. Più precisamente a Sanremo giovani, dove quest’anno Tancredi porta un progetto molto interessante intitolato Perle.
Un brano che segue lo stile cantautoriale dell’autore milanese, non adeguandosi però ai canoni sonori del solito sanremo e donandogli quindi quel risalto che merita.
Perle racconta del periodo in cui la difficile sopportazione di sè stessi si accompagna al difficile rapporto con gli altri, portando a lasciarci andare.
Dopo l’esperienza ad Amici, sarà la conferma definitiva di Tancredi?
Si ok raga va bene che sta tornando quel periodo ma io di nuovo tutto l’anno a cantare cenere non ci sto.

A cura di: @pietrodileo_

GIANNI BISMARK – RITORNO
Andata e Ritorno’ è il nuovo EP di Gianni Bismark, ed è di nuovo un trionfo totale fi romanità, sposandosi perfettamente con la poetica del rapper.
Partendo dal featuring, l’unico, si può subito capire quanto il progetto parli di Roma: Noyz Narcos infatti firma la seconda strofa della hit ‘Te Famo Scuola’, un programma già dal titolo.
Gianni Bismark non si è mai allontanato da quest’immaginario di Roma, ma in questo progetto sembra calcare la mano sulla componente street, quasi a ricordare come argomenti ciò che era nel periodo ‘Docet’ tra il 2016/17.
Come strumentali invece, la trap più pesante viene lasciata da parte, riprendendo le sonorità degli ultimi album, in primis ‘Bravi Ragazzi’, con strumentali un po’ più melodiche su cui si sposa il tono grezzo di Gianni.
Meno ‘conscious’ quindi come progetto, più corto e veloce degli ultimi album dell’artista: una scelta che non mi dispiace, che dà la possibilità di concentrarsi su ogni brano, senza risultare un progetto dispersivo.
Ed è il momento di ammettere un mio amore a prima vista di questo disco: ‘Er magico’ è talmente una zarrata che fa il giro e diventa un’opera d’arte.
Una parlata lenta e dura accompagna un beat lento e oscuro, su cui non avrei disdegnato un featuring di un rapper di Massafra.
Però i due minuti scorrono, come i 15 del progetto, senza pesantezza e con stile, senza perdere mai la visione della capitale, di cui non si perde neanche un’immagine in ‘Andata e Ritorno’, come se anche noi avessimo fatto un salto a Roma.

A cura di: @melpotcosmos