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LE USCITE DELLA SETTIMANA

Dicembre è entrato a gamba tesa con il suo freddo che ci congelo tutti, è arrivato quel periodo dell’anno che si passa tra thè caldo e coperte pesanti addosso, ma per riscaldarci non ci vorrebbe un po’ di musica? SIAMO qui per questo:

A voi le news della settimana più calde che potrete trovare in circolazione, preparatevi!!!

18K – PEZZO DI TERRA
Pezzo di terra il nuovo singolo di 18K, che dire? Beh, nel 2023 le cose sono cambiate tantissimo, ormai tutti si offendono ad ogni minima affermazione o commento, Ipersensibilità allo stato puro. Bene perché non dissarli tutti quanti? Ormai 18K ci ha abituati al suo stile ribelle e anticonformista e questo pezzo probabilmente ne è la sua espressione migliore spinta all’eccelso, criticando la società odierna e tutte le sue nuove sfumature e “standard” che negli ultimi anni ha acquisito.
Analizziamo ora alcune parti del testo, pronti a guardare lo specchio della nostra società attraverso 18?

Da bambino ero un nerd stavo su internet ora vedo solamente la gente litigare:
Ormai è ben noto che le liti sui social quali Tiktok, Instagram ecc sono pane digitale quotidiano e il paragone è immediato, non serve tornare indietro così tanto per rendersi conto di come i social ed internet siano passati dall’essere strumenti di svago e condivisione positiva ad essere completamente l’opposto; un becero palco dove fare sfoggio di sé stessi e imbastire liti futili e prive di ogni qual si voglia argomentazione solo per fare hype nel caso di persone influenti, o nel caso dell’utenza media con lo scopo di fare flame ed hating gratuito; e 18 sa bene come farcelo capire.

Ragazzini sai che tengono una pistola:
Di questo non se ne parla mai abbastanza, quante volte sentiamo di ragazzini armati, allo sbaraglio che si credono i Gangster di turno? Direi fin troppe, questa probabilmente è una delle principali piaghe di cui sta soffrendo la nostra società, lo fa da anni (non parlo solo dell’Italia).
Causa di determinati comportamenti è da ricercarsi in modelli di vita sbagliati che vengono presi in considerazione dai più giovani, nonché i più facilmente suscettibili a determinati immaginari e comportamenti ostentati sui social, un altro fattore incisivo sotto questo punto di vista sicuramente sono stati gli anni di repressione dovuti alla pandemia, portando ad una degenerazione di comportamenti violenti e repressione.

Questi uomini normali hanno il fisico di Hercules perché sanno che senza quello non hanno niente:
Questa probabilmente è la barra che mi ha colpito di più dell’intero pezzo, non perché mi tocchi personalmente o simili, ma per il semplice fatto che sono situazioni che ho potuto constatare e vivere da spettatore lasciandomi così un peso maggiore sentendo questa parte della canzone.
Al giorno d’oggi tutti vogliono avere il fisico perfetto, o come si dice in gergo “essere grossi” per quanto riguarda gli uomini (ma anche i ragazzini). Si è insediato questo concetto nella nostra società, oggi più che mai, puntare alla perfezione sotto l’aspetto fisco, non nego che attività quali sport o la palestra siano assolutamente ottime per il corpo, ma è proprio qui che forse viene a meno qualcosa, qualcosa che 18 ci fa capire dicendo “senza quello non hanno niente”.
Che senso ha avere un fisico eccelso quando la mente non lo è, o più semplicemente ancora a che serve avere soltanto un fisico scolpito e non avere nient’altro. Lo stereotipo della bella apparenza che non nasconde altro dietro di sé, se non un vuoto.

Alcune considerazioni finali sul pezzo, i suoni molto cupi e una voce profonda in pieno stile 18 che si alterna al ritornello urlato, il pezzo è pieno zeppo di citazioni, riferimenti e critiche come quelle analizzate poco fa, il resto lo lascio scoprire a voi.
Se non conoscete 18K, cosa aspettate fatelo, recuperate il pezzo e poi la sua discografia.

A cura di: @leo.bonardi_

CANOVA GAMEROOM – SE FOSSE VERO
Se fosse vero è il titolo dell’inedito realizzato durante il quinto episodio di CanovA Game Room, format video di Michele Canova, prodotto da Borotalco, in cui ci trascina all’interno del processo creativo musicale, sfidando i suoi ospiti a realizzare una traccia in una sola session, partendo da zero. In questo modo, si può assistere alle modalità in cui CanovA e i diversi artisti si influenzano e stimolano reciprocamente, tra generi musicali, attitudini e stili differenti, trasportando noi spettatori in un’atmosfera a porte chiuse, intima e magica, rendendoci partecipi di ogni fase dello sviluppo e alla nascita di una canzone, sia dal punto di vista artistico che tecnico.
L’ospite di questo episodio è il producer okgiorgio, e non ci potevamo aspettare altro se non una hit. Tra scambi di idee e stimoli reciproci, i due produttori iniziano a fare le loro magie in studio, donando a questa puntata delle sfumature più sperimentali, tra «macchinette» e strumentali. A un certo punto arriva un messaggio vocale a CanovA, è Giorgia, la cantante prescelta di questo episodio. Con una brevissima line dell’artista, i producer realizzano SE FOSSE VERO, un brano dai toni ambient e house un pò oscura, ritmico, dalle vibes nostalgiche e adrenaliniche.

A cura di: @alessandra_vitale_

INVERNO – OH MY
Inverno torna con un nuovo singolo a sei mesi dall’EP ‘Cose da discutere’.
“Oh my” è un trip introspettivo, ma collettivo, che Francesca ci invita a fare alla scoperta
della sua e della nostra malinconia; un tornado electro/alt-pop che ripercorre puntuale le
tappe psico-emotive dell’allontanamento: il vuoto, il doloroso pensiero ricorrente, ma anche
l’aggrapparsi a consolatorie illusioni.
In questo universo dark come la nuova Doja Cat e malinconico come la Billie Eilish di
sempre, rimane comunque predominante la sua ricercata personalità sonora, che fondendosi
con la fonetica testuale dà vita a un connubio estatico da brividi.

A cura di: @miss_paluz

UGO CREPA – NUVOLA
Dopo la pubblicazione del suo primo EP: “LA VITA E’ QUELLA COSA CHE SUCCEDE MENTRE”, Ugo Crepa ci accompagna nel suo nuovo viaggio musicale con il singolo “NUVOLA”, brano che vede la collaborazione di Mazzariello, cantante e musicista campano che ha preso parte alla colonna sonora di Summertime 3 ed aperto live di artisti come MADAME, ARIETE, MOBRICI e tanti altri.
“NUVOLA”, prodotto da Foolviho ed Alessandro Rase, è un brano avvolto da un’atmosfera davvero particolare. L’insicurezza, nonostante sia presente, prende coraggio e si spoglia totalmente grazie ad una sonorità tipica dell’indie italiano.

A cura di: @francyexee

NARCOLESSIA – DENTI
Ci si avvicina a Natale, e a noi dei regali non ce ne importa proprio un cazzo, ma quel paxxo di Narcolessia un regalino ce lo ha fatto.
Denti si distacca dal sound hyperpop che lo contraddistingue, offrendo uno stile più emo e raccontando una storia ben specifica: l’illusione di una relazione che si credeva infinita, ma nella sua finitezza è finita troppo presto.
Uno dei progetti forse più riusciti dell’ultimo periodo da parte dell’artista livornese, che sta definendo sempre più un sottile confine tra le uscite su Soundcloud e quelle sulle altre piattaforme.
Filippo continui a stupirci come se avessi la borsa di Mary Hyperpoppins.

A cura di: @pietrodileo_

CENERI – ULTIMA FESTA
Hai presente quella sensazione leggera e spensierata che provi la notte quando sei circondatə dagli amici e dalla musica? Dove qualsiasi pensiero cupo e triste viene spazzato via dal calore del momento e dalla gioia dello stare insieme? Ecco, Ceneri (insieme ai B-Croma) è riuscita a racchiudere questa sensazione bitter-sweet in 3:25 minuti.

Immagina:

È da tempo che non ti senti più te stessə e hai l’impressione di avere il peso del mondo addosso. Così, per fuggire da queste emozioni, decidi di fare una festa. Prepari tutto: casse, cibo, alcool e luci. Appena inizia ad arrivare un po’ di gente la tristezza svanisce e tu ti senti di nuovo liberə; la voce malinconica e delicata di Ceneri ti rapisce per portarti nella sua stanza, dove il sound electro pop ti fa ballare e cantare in modo sfrenato. Il passato ormai non conta più, l’unica certezza è il momento che stai assaporando con tutta la tua anima e non vorresti che finisse mai. È passata la notte, e, sedutə sull’uscio di casa, osservi il sole che sorge: i suoi raggi fiochi ed ancora freddi fanno nascere in te una sensazione di pace. Sfortunatamente, però, insieme all’alba sorgono anche le tenebre interiori che avevi dimenticato, e ti ritrovi a pensare ancora una volta « voglio un’ultima festa ».

A cura di: @valentina.pirovano

GIMA – CHIUSO
Apre la sua carriera da solista durante la Milano Music Week, col singolo CHIUSO! Sto
parlando di GIMA, alias Giacomo Manzi, classe ’96, il quale ci dona una boccata di
introspezione, una valvola di sfogo di un periodo difficile della sua vita, caratterizzato da lotta
interiore e blocco emotivo. Da qui il titolo: CHIUSO, in quella che è una gabbia sia mentale
che fisica. Il suo stile è delineato da un delicato equilibrio tra basi elettroniche e melodie pop,
ispirato da artisti internazionali e non come Fred Again, Flume, James Blake e Venerus.
“Al centro del nulla / ci annegherò / sento che / ritornerò / dal nulla”, la ripetizione delle
parole “dal nulla” , fa da mantra e suggerisce un ciclo di partenza e ritorno a uno stato di
vuoto, dove lui lotta tra alti e bassi, tentando di fuggire dai propri pensieri o forse dalla realtà
stessa.
A seguire, riflessioni sulle relazioni interpersonali portano a una domanda più ampia: siamo
veramente connessi gli uni agli altri, o siamo tutti chiusi nei nostri mondi individuali?
“Ma se poi cado mi perdo dentro me / non so guardare giù quanto è profondo qua?!” Un
approccio intimo, emozionale, con linee che esprimono la paura di affrontare i propri
sentimenti o il proprio io interiore, consapevole di quanto possa essere difficile o doloroso
questo processo. Entra anche tu nei suoi pensieri dando un ascolto a questo pezzo!

A cura di: @tiscordardime

LA SAD & BNKR44 – MEMORIA
Due dei gruppi di spicco della nuova scena italiana – da una parte del punk, dall’altra dell’indie. Due modalità di espressioni artistiche radicalmente diverse, seppur legate ad un contesto culturale comune. Due vibe ed energie che, sinceramente, perché non si erano ancora incontrate? “MEMORIA” è una scarica di energia, ma è anche e soprattutto lo specchio di ognunə di noi. La confusione, il tentennare, il sentirsi persɜ, i mood swings e le fasi di down alternate a momenti bui, nei quali non riusciamo a vedere al di là della giornata: LA SAD e i bnkr44 hanno espresso in modo accurato il senso di smarrimento di una generazione, che si trova spesso a dover gestire un bagaglio emotivo troppo pesante per la propria sensibilità ed i propri sogni. Il pezzo è coinvolgente sin dal primo ascolto perché tuttɜ possiamo ritrovarci (chi in parte, chi totalmente) nella storia che viene raccontata, ma anche perché le sue sonorità sembrano fatte apposta per darci la forza di alzarci, unirci ed urlare insieme per sfogare questo malessere: “MEMORIA” ci permette di saltarci sopra e sentirci meno solɜ.

A cura di: @issamacivibe

CALEYDO – PIATTAFORMA PERSONALE
Magari siete finiti su queste righe girovagando su internet giusto in cerca di qualcosa da leggere, scrollando
su Instagram dopo aver visto tutti i reels di cucina per fuori sede, magari dopo aver guardato tutti i video
degli ultimi trend virali di TikTok. E magari, nelle cuffie vi è anche partito in riproduzione casuale
“Piattaforma Personale”, il nuovo singolo di Caleydo che espone proprio una grande critica alla società
contemporanea e, in particolare, al rapporto delle nuove generazioni con i social network. Il brano è diretto
e tagliente e si pone così, come l’emblema di quel rapporto controverso che ognuno di noi ha tra le due vite
che si trovano dalle parti opposte dello schermo del proprio telefono.
Musicalmente l’alternanza di barre serrata aiuta a immergersi in un’atmosfera molto intima e riflessiva dove,
inoltre, ogni parola pesa un macigno e ci permette di astrarci dalle nostre abitudini e riflettere su come
magari ogni tanto tra un video di qua e una foto di là sarebbe meglio abbandonare quel mondo distopico
del web e aprire una “piattaforma personale” per vivere il momento al massimo.

A cura di: @alberto.rogano

POSTINO – L’ORDINE DELLE COSE DA DIRE
Esattamente quattro anni dopo l’annuncio della pausa dal progetto, postato il 17 novembre 2019, Postino ha rotto il silenzio facendo uscire due singoli come anticipazione del nuovo album “L’ordine delle cose da dire”, uscito il primo dicembre. Otto brani in cui continuiamo a trovare la vena malinconica che ha sempre caratterizzato i suoi brani, con la differenza che ora hanno preso una direzione leggermente diversa rispetto a prima: il dover affrontare la vita adulta e tutte le conseguenze che ne derivano, la rottura di alcuni rapporti che sembravano essere indissolubili che invece lasciano solamente un ricordo dolceamaro, il dover costruire nuovi rapporti con la consapevolezza del tanto poi finirà male, che non ne vale la pena e forse conviene chiudersi in sé stessi. Se da un lato la sonorità di quest’album sembra arrivare direttamente dal 2018, le tematiche affrontate lo rendono un album molto maturo e che arriva dritto, come una freccia al centro del bersaglio: descrive perfettamente quella sensazione di smarrimento che si prova quando sembra che tutto e tutti attorno a noi vadano avanti, mentre noi rimaniamo bloccati lì tra ricordi, parole non dette e domande del tipo “e se fosse andata in modo diverso?”. Non rimane che aggrapparsi alle stupide piccole cose, quelle che ci fanno sentire vivi e che, nonostante tutto, ci fanno rimanere a galla in quel mare pieno di onde gigantesche che potrebbero travolgerci da un momento all’altro, che altro non sono che la vita.

A cura di: @annariu_

RRARI DAL TACCO – DOMENICA ITALIANA
Il sud è vestito di nero.
Rrari dal Tacco continua la sua visione e il suo racconto del mezzogiorno.
Un sud fatto di male, di mala e di droga.
“Domenica Italiana” infatti, crea un immaginario che molti provenienti da sotto Roma conoscono.

La domenica risponde perfettamente al ritornello:
“Mangio pizza, pasta, lasagna,
Gesù sulla collana; con la famiglia a casa”.
Chiunque può riconoscere un’immagine proveniente dai ricordi dei genitori o dei propri.
Il rapper pugliese quindi non inventa nulla, se non aggiungendoci una visione della strada: i gangster descritti esattamente come all’interno di ‘goodfellas’, come ricorda il video rilasciato sull’instagram dello stesso artista.

Un’immagine nostrana già esportata all’estero che ci dà un immaginario passato e contemporaneo, rimanendo in una visione tra Italo e Italoamericano.
L’immaginario con il collega Kid Yugi si fa sempre più profondo, spostando sempre più verso il sud l’attenzione di una trap che non vuole avere sempre e solo capitale Milano, ma che sembra sempre più interessata alla provincia.

Rrari infatti non si sposta di un millimetro; non dimentica il suo slang ma anzi lo accentua sempre di più, sottolineando ogni dettaglio possa far ricordare il meridione, sempre di più sotto le le luci dei rilfettori.

Il sugo della mamma è pronto, e noi non ci tiriamo indietro: che sia questa la prima portata a un progetto più grande?

A cura di: @melpotcosmos

DON PERO & TONY BOY – EMOTIONS
Nel giro di una settimana Don Pero ha annunciato la tracklist di MEZZA PAROLA, il suo primo EP ufficiale, per poi pubblicare Emotions, il secondo estratto dopo Ancora un Minuto.

Il brano riprende sonorità e temi coerenti con quelli proposti già in passato dal rapper siracusano, anticipando così la lore del progetto in uscita l’8 dicembre.

Don Pero ha deciso di lasciare la seconda strofa di Emotions a Tony Boy. È il primo brano in collaborazione tra i due e di fatto si pone esattamente come il punto di incontro tra le poetiche di entrambi. 

La scelta di Tony è assolutamente azzeccata, chi chiamare per un brano intimistico se non l’artista che più di tutti, nel 2023, ci ha insegnato che si possono ancora fare brani conscious molto freschi?

Se nelle due strofe gli artisti si raccontano toccando temi come il passato, l’amore e la droga, nel ritornello Don Pero prova a esorcizzare il dolore accumulato: ”Tanto sono solo emotions / Non importano a chi sta intorno

A cura di: @matteodellamaddalena

OMBRA – MR VORREI
Oh ma l’hai sentito il nuovo pezzo di Ombra? Te lo spiego brevemente. Si apre con una chitarrina presa bene che si evolve in un disco funk anni 80. Il tema è la realizzazione di un senso di insoddisfazione perenne che trova la quiete in una presa di consapevolezza del fatto che tutto quello di cui l’artista ha bisogno lo ha già con se. Accompagnano cori di una voce sottile che mettono la ciliegina sulla torta al brano. Per me gas, adesso tocca a te ascoltare.

A cura di: @julesna888

NYNO – COME MI GUARDI TU
“Come Mi Guardi Tu” è il singolo d’esordio di Nyno per Trident Music / Believe Music, un brano capace di
raccontare le emozioni e le paure dell’artista attraverso gli occhi di un amore puro e sincero. Nyno ha solo
diciannove anni e, come molti ragazzi della sua età, ha paura per il futuro, paura di un mondo che corre
troppo veloce e di come tutti lo guardino. Beh, non tutti. Tutti tranne lei, l’unica che riesce a proteggerlo da
quegli sguardi che l’ansia rende opprimenti.
Queste emozioni sono racchiuse anche nel ritmo incalzante e a tratti disperato del brano che innova e
sporca il pop adolescenziale con le sonorità nuove del mondo underground urban/elettronico.
Per rompere la barriera tra artista e ascoltatore e portarlo nel proprio mondo, Nyno ha creato un ponte tra
la cover del brano e un proprio spazio intimo e segreto. La copertina, infatti, è stata fatta sfruttando
tecniche di intelligenza artificiale generativa e incastona in un quadro dai richiami rinascimentali un QR code
che apre la porta a ‘www.sononyno.com’, una finestrella sui suoi pensieri più privati.

A cura di: @alberto.rogano

LUKE LECOMTE – COLLATERAL BEAUTY
Per poter godere di Collateral Beauty, purtroppo, abbiamo dovuto aspettare più del previsto (non per colpa dell’artista), ma diciamocelo, ne è valsa la pena.

Luke Lecomte torna a pubblicare un brano e lo fa con grande stile, dimostrando la sua capacità di creare un sound unico, dove le gerarchie classiche della canzone che vorrebbero una traccia vocale e un beat rispettivamente in primo e secondo piano vengono deliberatamente infrante, lasciando anche notevole spazio a sezioni interamente strumentali.

Collateral Beauty è la rappresentazione di quell’idea musicale che Luke ci vuole trasmettere, con il suo carattere profondamente evocativo ti farà vivere nostalgia di situazioni magari non vissute, ti farà piangere stando sotto le coperte così come ti farà sorridere ballando, tutto questo ponendosi in perfetta continuità con molti dei brani precedenti, sia più recenti come Tempesta che meno come Morgana, non dimenticandoci tutti i pezzi presenti solo su Soundcloud, come Viola (fine before you came).

Insomma, Luke Lecomte continua ad alzare il livello e SIAMO molto curiosi di vedere cosa ci riserverà il 2024!

A cura di: @jacopoarcagni