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LE USCITE DELLA SETTIMANA

CIAO RAGAAA, SIAMO tornati dal nostro periodo di pausa PIù CARICHI CHE MAI, non è stata una settimana vuota la scorsa, vi aspetta bella e innovativa musica! SIETE CARICHI????
A voi <3

BNKR44 – EFFETTI SPECIALI
Tra due settimane il bnkr44 si giocherà le sue carte per avere l’opportunità di esibirsi di fronte al grande pubblico di Sanremo e lo farà con “Effetti Speciali”, il nuovo singolo targato Bomba Dischi rilasciato lo scorso lunedì dopo l’anteprima su RaiPlay. Il brano e questa occasione arrivano come frutto dell’incredibile percorso che il collettivo ha intrapreso da qualche anno, della maturazione e della consapevolezza che hanno acquisito in “Fuoristrada”. Nel pezzo, infatti, son riusciti a convogliare al meglio le caratteristiche dei singoli componenti facendo risaltare le loro doti liriche nelle strofe di e la versatilità e freschezza nel chorus di Erin e Piccolo. Quest’ultimo è, inoltre, autore di un così catchy pre-rit capace di entrarti in testa fin da subito, la fine della trama di un film interrotto sul più bello, di una relazione dal sapore amaro. Sicuramente ci saran stati dei “compromessi” dati dal contesto ma il bnkr è tornato con un pezzo sincero, semplice e targato 44. D’altrone, quando le qualità ci sono, non c’è bisogno di grandi “Effetti Speciali” ma basta esser sé stessi per farsi notare.

NERISSIMA SERPE – IDENTITA’
L’ “identità” di una Serpe, è difficile da delineare.
Il cambio della pelle avviene più volte all’anno, lasciando opere uniche e ripetute.
E quest’album ci fa sentire tutti i cambiamenti nell’ultimo periodo del king slime.
Il banger di strada che diventa un brano d’amore, che diventa una presa di coscienza. Un’identità che si mischia con la propria cultura, tanto da portare Achille Lauro a definirla.

Fri2, che produce ogni brano del disco, si dimostra ancora capace di accompagnare perfettamente ogni strofa di Nerissima, creando sempre le atmosfere giuste per gli argomenti del collega, che non sempre sono facili da decifrare. La slime talk, il gergo durissimo di Nerissima Serpe si rende sempre più protagonista del prodotto, ma Fri2 riesce sempre a renderlo protagonista, come dipingesse le precedentemente menzionate mute di pelle.

Il legame tra rapper e producer si è chiaramente fatto più solido negl’anni, riuscendo a inserire artisti di vario genere senza difficoltà. Addirittura tutti sembrano pesati e al posto giusto, rendendo il duo unico protagonista dell’opera, tra synth e sibili.

I denti da latte sono stati persi e le mute finite, l’identità si è difatto ben delineata: king slime nerissima serpe capo degli squali è una realtà consolidata nel nuovo panorama rap nostrano, e con lui il fidato Fri2.

Se questo non vi convince, la presenza delle emergenze Tony boy e Kid Yugi , di un sempre più consolidato Ernia spero lo faccia. Senza dimenticare l’eterno collega Papa V e degli inaspettati bnkr44, che nonostante la lontananza di generi perfettamente si sposano alla visione del progetto.

GOEDI – BASTA SESSION N°1
È giovedì 23 ottobre, è in corso la Milano Music Week e viene presentato uno dei progetti più interessanti di questi anni: Basta.
Basta è un insieme di studio sessions, videoclip ed eventi legati al mondo della musica, che ha l’aria di essere a tutti gli effetti un’opera d’arte contemporanea. L’idea è quella di unire artisti provenienti da ambienti musicali completamente differenti, emergenti e non, che creino uno scenario artistico inaspettato e controcorrente.
Il primo capitolo del progetto presenta un brano che unisce note indie, old school e a tratti R&B, coinvolgendo sei artisti tra cui Ensi, Colombre e Veezo.
Insomma, un progetto perfettamente in linea con l’idea artistica di Goedi e le sue produzioni. Ora non ci resta che aspettare le prossime edizioni e pomparci a ripetizione la prima.

GIOVANNI TI AMO & ROSOLO ROSO – KOKA
La classica collaborazione tra cantante e rapper che abbiamo visto un milione di volte solo che stavolta spacca invece di fare pena.
Il pezzo riprende il sound funkeggiante distintivo della musica di Giovanni Ti Amo, con sopra un testo degno dei migliori pezzi di Rosolo Roso, ottenendo come risultato una hit che scorre come l’acqua.
Il testo, nonostante la breve durata del pezzo è imbottito di barre al limite della genialità, con Rosolino che continua la sua missione di rendere cool l’uncool, flexando i suoi 3 euro sul conto e le tipe insopportabili con cui si ritrova ad avere a che fare, mentre Giovanni col suo ritornello rende il tutto più morbido e romantico mettendo questa collaborazione tra i due a metà tra un pezzo d’amore e un dissing a una tipa con qualche problemino con le sostanze.
Solo questa coppia incredibile poteva regalarci una perla del genere e sfido chiunque ad ascoltare questo pezzo senza metterlo in loop per almeno un quarto d’ora.

LAMAKKINA – 61PALLONCINO
LAMAKKINA è tornata, dopo qualche mese dall’uscita del loro primo album “LAMUSIKA”, con un singolo dall’estetica spensierata e dal contenuto estremamente malinconico. “61palloncino” è un pezzo emotivamente pregno, che ci trasmette un percorso chiaro – ma non lineare, nel quale percepiamo l’alternarsi di un desiderio personale intenso e di una realizzazione di ciò che è meglio per sé e per l’altrə. La voglia di essere parte della vita di un’altra persona lascia spazio ad un’accettazione quasi catartica e molto matura; anche le sonorità del pezzo partecipano a questo contrasto, con suoni elettronici ed accelerati che vengono interrotti (anche se brevemente) da un lento intermezzo di chitarra acustica e da una lyrics più introspettiva.

MARCO FRACASIA – RAGAZZINO
Se avete 20 minuti liberi ascoltate Adelaide, il secondo EP di Marco Fracasia. Un progetto quasi fuori dall’epoca in cui viviamo oggi; Marco dichiara di scrivere canzoni a casa di sua nonna, e forse è per questo che ha delle vibes un po’ vintage. Il progetto è uscito per 42 Records ed è distribuito da Sony, anticipato dai due singoli Lezione e Mamma e papà.
“Adelaide è una creatura che ho immaginato per la prima volta circa un anno fa. Ogni volta che sono in difficoltà mi chiedo come si comporterebbe lei. La risposta è: se ne starebbe ferma nella sua stalla, ad aspettare che le cose si risolvano da sole.” Così Marco presenta il nuovo progetto, fatto di sonorità indie/ lo-fi ed arrangiamenti super interessanti. La voce a tratti è rotta, a volte quasi sussurra ciò che dice. Se da un lato trasmette dolcezza, dall’altro si percepisce un malessere e ti viene quasi voglia di dargli un abbraccio, se potessi.
Queste sono le tracce:
Lezione
Funerale
Mamma e papà
Ragazzino
Adelaide
Odio tutti e non mi piace la realtà

Buon ascolto 🙂

D’AMORE & ARIETE – COMPRESSE
“Compresse” è l’ultimo singolo di D’Amore, nome d’arte di Daniele Razzicchia. Tra il 2010 e il 2015, è il bassista dei Blooming Iris, gruppo che gli permette di approcciare col mondo della musica. Più avanti, dopo aver studiato alla Goldsmith di Londra, inizia a lavorare con gli Psicologi, duo che accompagnerà sia nel mondo della produzione che come chitarrista. Poco dopo, conosce anche Ariete, artista con cui collabora proprio nel suo ultimo singolo da solista. “Compresse” è la solita canzone che ascolti quando sei in un momento di forte tristezza. Grazie ad una chitarra semplice, ma efficace, i due artisti giocano con la loro voce e raccontano delle loro esperienze, trattando temi che coinvolgono, in particolar modo, l’attuale generazione.

CHAKRA – EFFETTO VUOTO
“Effetto vuoto” di Chakra invita gli ascoltatori a prendere consapevolezza di sé e di quel lato dell’anima che costituisce la solitudine. Questo vuoto che sentiamo lo percepiamo spesso come negativo, quando in realtà se viene sfruttato nel modo giusto può diventare un dono senza eguali.
L’artista qui si apre al mondo mettendo in avanti una parte sensibile di sé, dimostrando come essa possa diventare un punto di forza: all’inizio del brano, infatti, egli espone una serie di avvenimenti spiacevoli che ha dovuto affrontare, ma nonostante ciò “[ha] fatto una promessa” a se stesso: questo vuoto è il miglior dono che possiede e lo proteggerà “a qualsiasi costo”.
Questa oscurità che avvolge l’animo dell’artista è ben espressa dai synth aciduli e la cassa dritta ai quali viene aggiunta un pizzico di malinconia con una chitarra pitchata.
Il brano ha quindi l’intento di trasmettere forza e coraggio a tutti coloro che sentono di essere diversi e stanno facendo fatica a ritrovarsi. Ascoltate quel vuoto: alla fine del tunnel c’è sempre una luce.

FULMINACCI – INFINITO +1
Uscita colossale di questa settimana è sicuramente “Infinito + 1”, il terzo album di “Fulminacci”, che con questo ci fa innamorare ancora di più della sua musica. Con queste 10 tracce il cantante vuole esprimere tutto se stesso, raccontandosi e denunciando una società sempre più caotica e pesante. Di queste 10 molte canzoni sono uscite ben prima dell’album, tra cui “Filippo Leroy”, già commentata in precedenza, ma anche “Ragù”, “Tutto inutile” e “Simile”. Da notare anche la presenza di due feat, con i Pinguini Tattici Nucleari e con Giovanni Truppi, che sicuramente danno una spinta in più all’album. Ma senza perdere ulteriori indugi andiamo a esplorare questo infinito + 1 di creatività.

SPACCA
L’album si apre con “Spacca”, canzone che ti vuole far caricare il più possibile, con un sacco di cori pronti a esaltarti ancora di più. La canzone vuole esprimere proprio l’energia, l’essere selvaggi e buttarsi senza pensare troppo alle cose. Tutto questo viene solo interrotto da un ritornello molto più calmo e rilassante, quasi a prendersi una piccola pausa da tutto quel casino che alla fine è la vita. Piccolo fun fact: un piccolo spoiler di questa canzone si poteva avere chiamando il “numero di fulminacci”, numero telefonico scritto su alcuni poster che quando chiamato faceva partire un messaggio registrato con lo spoiler e l’annuncio dell’album.

PUOI feat. Pinguini Tattici Nucleari
A seguire troviamo subito “Puoi”, realizzata con i Pinguini Tattici Nucleari, che sicuramente si prestano a una canzone di questo tipo. Questo perché la canzone è molto più leggera, come a volerti far piangere fino a non aver più lacrime, ma con quella tristezza che ti da una fiducia incredibile in te stesso, sapendo che tu possa fare tutto. Inizialmente può sembrare sia solo una canzone d’amore, ma appena finisce la prima parte dei Pinguini si scopre tutto un significato più intenso, aspettative che non si possono realizzare e che quindi rimangono un po’ appese lì, riflessioni sulla propria vita, momenti in cui tutto sembra andare male. Ma poi pensi che nessuno ti corre dietro, e tutto si può fare con i propri tempi.

RAGÙ
Subito dopo c’è “Ragù”, pezzo già uscito a maggio che riesce a caricarti in un modo tutto suo. Come al solito di fulminacci si sente un enorme critica a una società sempre più dipendente dal valore dei soldi, che per una cifra sono disposti a fare di tutto. Ma anche nel mondo della musica, dove ormai si pensa solo alla giusta combinazione per fare più ascolti piuttosto che pensare a qualcosa di più artisticamente valido. Perché alla fine basta essere “tutto arrosto e niente fumo” per diventare qualcuno, senza farsi fermare da nulla, perché alla fine l’importante sono i numeri che si fanno.

SIMILE
E dopo la carica di Ragù e Filippo Leroy (che come già detto è stata trattata precedentemente) troviamo “Simile”, una canzone uscita molto all’improvviso, quando nessuno se l’aspettava, quando si sapeva solo che qualche giorno dopo sarebbe uscita Ragù. Eppure eccola, che ti uccide lentamente mentre la ascolti, una canzone così delicata e leggera che non può fare altro che farti esaurire le lacrime che avevi recuperato, dandoti quasi l’impressione di essere sospeso nel cielo. Parla di una relazione con questa persona che è molto misteriosa, ma incuriosisce, cerchi di capire chi sia davvero lei e quanto siate compatibili, realizzando che forse la cosa più simile che ha con le altre persone è proprio l’essere così diversi.

OCCHI GRIGI feat. Giovanni Truppi
Rimanendo su un mood più tranquillo ecco che arriva “Occhi grigi”, l’altro feat dell’album, questa volta con Giovanni Truppi, che riesce a dare un altro tipo di emotività. Il brano vuole parlare di una relazione finita, che è stata bella per quel che è durata anche se alla fine è durata poco. Ma quel poco valeva tantissimo, perché alla fine l’intensità di quella relazione era molto più forte di molte relazioni che durano anni. E si, ci si sta male, ma si va avanti nonostante tutto, sperando di riprendersi il prima possibile da quella tristezza. Il feat con Giovanni Truppi riesce benissimo a rendere la pesantezza del periodo, staccando anche un po’ dalla melodia di Fulminacci, rendendo il tutto più terreno e immedesimabile.

BACIAMI BACIAMI
A seguire ecco “Baciami baciami”, una canzone molto più energica delle precedenti. Questo brano parla di come cerchiamo sempre di trovare la tristezza, cercare sempre il male in ogni situazione in cui ci troviamo. Eppure ci sarà sempre una parte che nonostante tutto ciò che facciamo vorrà essere felice e godersi il momento. E allora perché non le diamo un po’ più ascolto? Alla fine è quella la parte che davvero sa come farci vivere bene, dunque buttiamoci e rilassiamoci in questa felicità. Il tutto viene reso ben chiaro grazie alla fluidità con cui scorre il pezzo, facendoti solo venir voglia di cantarlo a squarciagola e ballarci su.

TUTTO INUTILE
Ultimo brano di quelli già usciti in precedenza di questo album è “Tutto inutile”, canzone che ti sbatte in un ciclone di energia e che difficilmente ti fa stare fermo. La canzone tratta di come sia difficile trovare la vera felicità, perché alla fine tutti si accontentano di un’illusione, che sembra vera ma si capisce non lo sia. E provare a far cambiare questa tendenza è quasi impossibile, perché difficilmente qualcuno riesce a rendersene davvero conto, pensando di vivere davvero felicemente, senza accorgersi che alla fine basterebbe guardare tutto da un poco più lontano per capire come sia tutto una nostra convinzione.

COSÌ COSÀ
Penultima canzone dell’album è “Così cosà”, canzone che preannuncia una chiusura molto più tranquilla e rilassante, dando le stesse vibes che hai in quel momento della serata in cui ci si rilassa, condividendo quelle mille esperienze. E ci si mette a pensare al passato, a tutti i rimpianti e le situazioni finite. Quindi si passa al futuro, pensando che cazzo abbiamo sempre occasione di cambiare tutto, rivoluzionarci e fare quello che abbiamo sempre voluto fare, perché nulla ce lo impedisce se non noi stessi e il blocco che da soli ci mettiamo per non affrontare il cambiamento che comporterebbe.

LA SIEPE
Ultima canzone è “La siepe”, che vuole chiudere con lo stesso mood della canzone precedente. È un brano molto profonda, quasi difficile da comprendere ma non da vivere. Si parla di una relazione verso la sua fine, in cui ormai si capisce che sta andando tutto a rotoli e non si sa cosa fare per evitarlo, immaginandosi scenari belli e rilassati con l’altra persona solo per rendersi conto che sono solo frutto della propria immaginazione e che alla fine i problemi rimangono, al massimo peggiorano. Alla fine si rimane in questo limbo, in cui non si capisce se sarebbe meglio fare qualcosa o no, sperando che vada tutto per il meglio. Sicuramente è una canzone molto più triste delle altre, ma forse proprio per questo è quella più introspettiva, dando un’ulteriore innovazione alla musica di Fulminacci.

UMARELL – PESO!
Dopo l’album di debutto CANTIERE tornano gli Umarell con il loro nuovo singolo PESO.
Premi play, la canzone inizia con un richiamo, poche note che si ripetono, un sound
squillante, minimal, contaminato da svariati echi. Da subito risuona la parola “PESO” (ossia
noioso, opprimente), la quale resterà protagonista sulla base ritmata.
“Pesante / Pensare a tutte le giornate / È peso pensare / A tutte le pare passate”
I due cantanti ci parlano di fardelli giovanili, della preoccupazione di vivere in base a luoghi
comuni, in un loop di tedio, e lo fanno rappando versi che aprono a scenari frammentati,
passando rapidamente da un’immagine all’altra, come un flusso di coscienza. “Finché io
reggo aggiungo / Sembra il Libro della giungla”, un rimando al tema della sopravvivenza
nella società moderna, affrontato nel precedente album.
(1.17) Il ritmo cambia, un intermezzo nel quale entra la voce di Agnese che in sottofondo
risuona dolcemente, per poi variare ancora e tornare alle sonorità iniziali.
Si passa quindi a immagini urbane, cariche di contrasti e giustapposizioni, “Io son acqua di
fonte / Tu acqua di fogne”, suggerendo un distacco tra ciò che è puro e ciò che è
contaminato. Insomma, che fate? Non andate ad ascoltarla? :))

PLEADING FERN – SPIRITUAL SWAG
PLEADING FERN E LO SWAG SPIRITUALE

PROGETTONE di Pleading Fern che ci blessa con della musica elettronica distorta al massimo.
Spiritual Swag ha dei tratti quasi trap che però confluiscono sempre in bassi stortissimi e synth granulari, che ci ricordano che non stiamo ascoltando un progetto qualsiasi.
Musica ottima per trovare se stessi, o per avere una crisi di panico, dipende come la prendete.

IL GHOST & SILENT BOB – BIMBO
Le uscite di questa settimana ci hanno regalato un sacco di nuovi album da ascoltare. Quando ho letto la lista ho sorriso, pensando a tutti quelli che negli ultimi anni avevano dato per spacciato il concetto stesso di album. Il motivo? Una bassa soglia dell’attenzione e la struttura delle piattaforme di streaming, roba di questo genere. E invece il pubblico italiano persiste, dimostrando di essere ancora affamato di contenuti di qualità. Affamato come Il Ghost – ‘’abbi fame non fede, non pensare che Dio ci aiuti’’ – che ha fatto uscire un nuovo progetto completamente in italiano intitolato 1998. L’anno di nascita diventa simbolo del suo percorso di vita e della sua identità artistica, restituita in un EP di otto tracce.
Oggi vi raccontiamo Bimbo, il pezzo che vede la collaborazione di Silent Bob. Un feat azzeccatissimo che ha dato vita a un flow coinvolgente, con barre rappate e cantate in un alternarsi di ottave. Devo ammettere che l’autotune fa un po’ 2016, ma ha risvegliato in me ricordi felici. La scelta di lavorare insieme ha ancora più senso se ripensiamo a Paura del Buio in cui il rapper pavese racconta la sua infanzia – ‘’Non sai quanto mi piacerebbe tornare bambino’’.
Il brano racconta la classica storia hip hop di un passato difficile usato come sprono per raggiungere questi risultati – ‘’L’ho fatto per me, per la mia fam, per il mio bro’’. La copertina dell’EP esprime proprio questi sentimenti di fragilità e forza. Il Ghost stringe un bambino tra le braccia, ma ha una pistola nei pantaloni, sotto il tatuaggio Familia. ‘’Io non voglio, no non voglio, voglio voler bene ancora come fossi un bimbo’’.

GIANNI B – VITA MIGNOTTA
Vita Mignotta è il quarto singolo di Gianni B uscito nel 2024, nonché primo estratto del prossimo disco, presumibilmente in uscita nel 2025.
Il brano è frutto di un grande lavoro di squadra: la produzione è affidata a G Ferrari, ormai una certezza, ed è possibile riconoscere l’impronta di Franco126, grande amico del Gianni Nazionale.
Gianni decide, ancora una volta, di strizzare l’occhio ad una dimensione più cantautorale, dimostrando di essere un valido erede della Canzone romana.
Il cantato tuttavia non stride con una seconda strofa rap molto grezza, la vera specialità di casa.
Nella frase “Ho imparato a viverla come viene” riusciamo a trovare la chiave di lettura del brano: ‘Sta vita mignotta ci mette alla prova, ci illude e ci ferisce; tocca a noi reagire nel modo più costruttivo e propositivo.

EUFORIA – COLORE SENTIMENTO
Sono tornati gli EUFORIA con la re-pack di “COLORE SENTIMENTO”, giunta al suo stadio finale grazie all’omonima traccia: la sincrasi perfetta tra i sentimenti e le loro sfumature di colore. Il brano vuole essere il tramite della conversazione con la persona amata, un cuore completamente messo a nudo che sviscera ogni recondito pensiero. Gli Euforia in questo progetto sfogano le incertezze e le paure che hanno accompagnano il momento di cambiamenti e crescita che hanno vissuto in prima persona. “COLORE SENTIMENTO” segue questo filo comunicativo esprimendosi in modo più aulico, cresciuto ed orchestrale, dimostrando la fine di questo primo capitolo della storia di Dezzo, WhyEma e William e le loro nuove consapevolezze. La crisalide della provincia veneta si è aperta per dare spazio alla farfalla degli EUFORIA, colorata delle tonalità dei sentimenti, SIAMO curiosi di scoprire quale sarà la prossima trasformazione di questo cangiante gruppo.

LIGERO E I GUFI – FERRO FREDDO
In una Milano allo sbando, 5 ladri, conosciuti in tutta la città per le loro maschere da gufo, decidono di creare una band per raccontare la loro vita. Potete seguire le loro vicende sul fumetto da loro pubblicato, ora al secondo capitolo.

La banda criminale più conosciuta in tutta Milano ci riporta negli anni di piombo, “ferro freddo” ultimo singolo dei Ligero e i gufi, ci trasporta a pieno nella frenetica e caotica Milano ovest negli anni 80, ed amplia la nostra conoscenza sulla storia di Ligero, il capobanda dei gufi. Il singolo è accompagnato dal secondo capitolo del fumetto, che consiglio a tutti di andare a guardare, la storia, seppur all’inizio, sembra intrigante, e i disegni sono fatti davvero bene. Se questo è solo l’inizio di ciò che hanno da offrire, non possiamo che aspettare con ansia nuove notizie da parte loro.

LEGGI IL CAPITOLO DUE DEL FUMETTO QUI

DAFLY – ROSE NERE
“Rose Nere” è l’ultimo singolo di Dafly, scrittore e produttore musicale nato nel 2004. Nel corso della sua carriera, la sua musica riesce ad avere una grande quantità di influenze e a toccare i suoni più distorti e liberatori, spaziando dall’hyperpop al metal. I suoi testi, invece, sono intrisi di malinconia e rabbia e raccontano un vissuto decisamente poco sereno. Nel suo ultimo singolo: “Rose Nere”, l’artista racconta di aver vissuto un estate a dir poco tormentata e di aver avuto i pensieri più distorti e tossici a causa di una relazione.

LAMACONLOSPAZIO – RITORNO
Giovanni La Marca, aka Lamaconlospazio, dopo “Il Mio Posto Preferito” con Girotti segna il suo ritorno con “Ritorno” (che bel gioco di parole vero?), un pezzo che sta molto a cuore all’artista e presto diventerà importante anche per noi.

Da sotto il vulcano La Ma e il produttore ARA si incontrano un’altra volta per creare un loro nuovo connubio. Il brano è una risposta alle incertezze che una persona può riscontrare nella vita, che possono portare a dei periodi di stasi e d’insoddisfazione, ma che sono in ogni caso momentanei.
“Le sensazioni che ci rendono insoddisfatti sono solo momentanee. Siamo tutti nati per volare ma per far funzionare le ali è importante andarci piano.”
L’artista vuole rispondere con i suoi gesti a chi di risposte non ne ha, un gesto di altruismo, mosso da emozioni di rivalsa, per segnare il “Ritorno” della vita.
“Mangio, bevo ed amo quindi forse anch’io ce l’ho fatta”.
Ja andatelo ad ascoltare dai