Skip to content Skip to footer

LE USCITE DELLA SETTIMANA

ALLORA ALLORA ALLORA, SIAMO quasi arrivati a dicembre… sapete cosa significa?
MANCA POCO A NATALE YEEEEEEH, ma intanto noi vi diamo dei regalini molto carini carini… LE USCITE DELLA SETTIMANAAA, preparatevi perchè questa settimana non è una semplice settimana, abbiamo delle bombe da farvi ascoltare!
A voi <3

ANNA AND VULKAN – COMM’È
Anna and Vulkan, ventisettenne proveniente dalla provincia di Napoli, ma residente a Vienna, ci regala un raggio di luce anni ‘80 in pieno inverno by casa Pluggers.

Il suo primo singolo “Comm’è” si presenta decisamente come un pezzo fresco e leggero, però tutt’altro che banale. 

Con un sound dance funk, tra sperimentazione  e chiari riferimenti ai mostri sacri di casa sua, Anna ci regala questa serenata dedicata alla terra del sole, in cui ci racconta della sua ghurba partenopea (parola araba traducibile con nostalgia; vincolo inscindibile con la terra d’origine; sorta di “saudade”).

La scelta del bilinguismo arricchisce quest’eco, con uno switch al napoletano nel ritornello che sa tutto di quella paradossale sensazione di stordimento e  calda, confortante serenità che si prova nel tornare a casa dopo essersene dovuti andare.

EDONICO – PARTERRE
EDONiCO, artista veneto nato nel 1995, è una tra le novità più interessanti dell’attuale pop italiano. Il suo nome, accompagnato da una voce molto accesa, è diventato sinonimo di un suono che richiama alla musica degli anni ’80. I temi che racconta riguardano, sicuramente, l’amore distratto: sentimento presente, soprattutto, oggi. Lo ricordiamo, sicuramente, per aver fatto parte dell’ultimo album di Marracash, “Noi, Loro, Gli Altri”, nel brano: “Giorni Stupidi”. Oggi, dopo aver firmato con Warner Music, pubblica: “Parterre”, brano che si presenta come un’interpretazione moderna delle sonorità del funk italiano e della musica leggera degli anni ’60. EDONiCO descrive questa traccia come un appello a tutti coloro che soffrono di una bassa capacità di concentrazione e racconta di essersi ritirato a Concordia Sagittaria per concluderla.

POSTINO – A TRENT’ANNI/PERSEFONE
Postino torna dopo 4 anni con due nuovi singoli, A trent’anni e Persefone. Due brani intimistici e indie/ pop come non se ne sentivano da un po’.
Entrambi i brani sono contenuti nel nuovo album in uscita il prossimo 1 dicembre. Un ritorno con il botto quindi, e soprattutto inaspettato dato che Postino, all’anagrafe Samuele Torrigiani, aveva annunciato il suo ritiro dalla scena musicale proprio 4 anni fa, scegliendo di proseguire con gli studi e di mettere da parte la carriera musicale.
Invece eccoci qua, e chissà come andrà in futuro 🙂 buon ascolto

CLAUDYM – UOMINI ALFA
È fuori UOMINI ALFA, il nuovo singolo di Claudym per Island Records. Il pezzo è ballabile, da club, con il ritornello che traina il pezzo e si ripete come un mantra. Nell’ultimo minuto c’è anche una sorta di drop/ switch che intensifica il tutto fino alla conclusione del brano. 

“Uomini Alfa é un brano che racconta una serata flop in discoteca attraverso gli occhi di un gruppo di amiche” scrive Claudia, “è un pezzo club ma molto realistico, che si allontana dalla solita narrazione in cui ci si diverte nel locale (perché chi sono io per rinunciare ad un po’ di cringe?!): si sta stretti, la musica fa schifo… ma anche: oddio il tipo creepy sta guardando proprio te e si sta avvicinando; quel contatto era indesiderato; stai tornando a casa con le chiavi in mano già dall’inizio della via per difenderti. Una serie di ricordi tristemente “normali”, abituata da subito all’assenza del consenso di quei luoghi, al tutto é valido, alla preoccupazione del ritorno a casa, e via dicendo.”

Negli ultimi giorni Claudym ha anche annunciato di star lavorando ad un nuovo album, che vedrà la luce nel 2024. Classe 1993, milanese, Claudia è sia cantante che illustratrice.

In attesa del disco e di tutto quello che ci riserverà nei prossimi mesi, buon ascolto 🙂

EUROPEAN VAMPIRE – CÉLINE RIVOTRIL
Ancora una volta il duo composto da Lorenzo Sutto e Mark Ceiling ha invaso le nostre menti teletrasportandoci nel loro mondo notturno e alterato con il nuovo singolo « Céline Rivotril ». Il brano pubblicato per La Tempesta Dischi ci fa intuire già dal titolo quale sarà la tematica affrontata: il Rivotril è un farmaco utilizzato come ansiolitico e anti-epilettico con alto rischio di dipendenza, mentre Céline è un brand di lusso francese. Il personaggio-state of mind « European Vampire » è, quindi, ben visibile: l’eleganza, la ricchezza, gli stupefacenti, la vita notturna… Tutto ciò che caratterizza questo vampiro misterioso e maledetto è racchiuso in due parole.
Da un punto di vista sonoro, la presenza della deep house techno ci ricorda i club esclusivi, e la seducente voce francese di Lorenzo che ci sussurra all’orecchio ci riporta all’istinto e all’impulsività. In questo singolo la morale non esiste, ciò che conta è l’estetica e la libertà più sfrenata: lo osserviamo grazie al personaggio di Louis che, annebbiato dalle sostanze stupefacenti durante un party, si sente provocato da un ricco borghese e ci si scontra. Nonostante questo stile di vita fatto di eccessi sia rischioso, esso genera una dipendenza tale che si finisce a pensare per l’ennesima volta « un autre mois et après j’arrête » / « un altro mese e poi smetto ».
C’è un limite a questo eccesso? Si parla di violenza, di soldi, di guerra e di crisi d’identità: « Je m’appelle Louis, je m’appelle Céline »/ « mi chiamo Louis, mi chiamo Céline », il tutto accompagnato da una base sempre più ipnotica e persuasiva.
E voi? Vi siete fatti prendere dal « bum bum »?

M.E.R.L.O.T – FORSE FORSE
Buone notizie per chi tra voi ha il cuore spezzato, perché questo venerdì M.E.R.L.O.T ci ha regalato un’altra canzone da ascoltare con le lacrime agli occhi. Forse forse suona come il pezzo giusto da riprodurre mentre guardi fuori dal finestrino, oltre la coltre di nebbia attraversata dal treno in corsa. Oppure sbronzi sulle scale, come suggerisce il nostro cantante lucano.
Le note del pianoforte scandiscono una melodia dolcissima che tocca le note dolenti del nostro animo e mette in evidenza il contenuto delle liriche. ‘’E anche se non mi chiami più dormi da me stasera’’, questo il ritornello restituito perfettamente nella copertina del singolo. Una stanza vuota e buia, lui da solo in un letto sfatto. Il suo sguardo rivolto allo schermo del cellulare indica la speranza – di essere richiamato, di recuperare la felicità che ha perso.
‘’Forse avevi ragione non eri quella giusta […] forse domani mi sveglierò, uso un po’ troppi forse, ti giuro partirò già le valigie pronte, senza di te forse sarò più forte chissà sarò più forte, forse forse’’ l’avverbio indica l’incertezza del futuro, i piani andati in fumo con la fine della relazione e la necessità di costruirsi un’identità propria, indipendente. Partire per ritrovarsi, conoscersi lontano da casa, lontano da tutto ciò che ci racconta chi siamo.
Quando si vivono emozioni di questo tipo si ha solo bisogno di comprensione, di qualcuno che non ci faccia sentire sbagliati. Confesso di aver ascoltato anche io le sue canzoni con gli occhi lucidi. Quante sere davanti al mare in inverno, con i piedi a ciondoloni dagli scogli. Il vento freddo e M.E.R.L.O.T nelle cuffiette. Sparami nel petto, Lacrime da bere, e Ma dai mi ricordano quei giorni amari, il cuore infranto e il bisogno di affogare i sentimenti nella musica. Il desiderio di conforto che solo un buon amico sa dare, un buon amico o una bella canzone.
Quindi grazie Manuel, e a tutti voi cari amici di SIAMO che si rivedono in queste parole, forse sarete più forti, ma sicuramente tornerete ad essere felici. 

ATARDE – MI AGITO
È mezzanotte, apri di fretta Spotify sulle nuove uscite, metti le prime cuffiette buone che trovi, quelle che tieni di scorta sul comodino insomma, e, subito dopo aver messo play, ti senti trasportato in prima fila sotto il palco di Atarde che canta a squarciagola il ritornello del suo nuovo pezzo. “Mi agito”, infatti, è il brano che sancisce il suo ritorno sulla scena a qualche mese dal funky di “Giornata Tipo” ed è un vero e proprio tributo all’esperienza live degli ultimi anni dell’artista. Il singolo è da sempre la gemma nascosta dei concerti di Atarde, quello con il rit. che ti entra in testa fin da subito e che non vedi l’ora arrivi per poterlo risentire in un contesto intimo e racchiuso come quello che i suoi fan gli hanno saputo dare negli anni. Il brano è autentico e sincero, un racconto di tutte quelle paure e incertezze che hanno accompagnano l’artista nel periodo di quarantena. La sua peculiarità è che tutti gli strumenti sono stati registrati in presa diretta e suonano esattamente come durante un’esibizione live. 

CORINNA – STELLE/MATTINA
È fine maggio e sei sdraiato su un prato: durante il giorno faceva un caldo torrido e avevi deciso di svegliarti presto per respirare l’aria fresca del mattino. Mentre ti guardi intorno ti impregni dell’energia che c’è attorno a te: i suoni, i colori, la luce debole dell’alba… Dentro di te si smuovono un coraggio e una motivazione inspiegabili.
Il giorno dopo fai lo stesso, ma di notte: ti sdrai sullo stesso prato, guardi lo stesso cielo. Ma questa volta è pieno di stelle e le osservi come per chiedere aiuto, come se loro ti guidassero in un cammino che ancora non conosci. Questa condizione ti avvolge come un manto e, dentro di te, nasce la speranza.

Se avete vissuto almeno una volta nella vostra vita uno di questi scenari, allora il mini-ep “Stelle / Mattina” della cantautrice e producer Corinna fa per voi.
È il concentrato della potenza di una supernova sotto forma musicale.
Fatevi trasportare dalla magia del suono, non ve ne pentirete.

GIUZE & MAGENTA FLORE – RICARICARICORDI
“Una canzone per quella persona che non hai mai avuto il coraggio di lasciar andare”, così
Giuze e Magenta Flora ci presentano il loro nuovo singolo ricaricaricordi, un brano che
esplora le contraddizioni di un amore complicato, che è salvifico e al contempo distruttivo. Le
due voci si alternano e intrecciano, creando contrasti vividi, accompagnati da una melodia
ritmata e incalzante, la quale fonde pop contemporaneo e sfumature di elettronica sognante.
Il titolo stesso simboleggia il riaccendersi di momenti passati, che, seppur dolorosi, si
presentano come fonte di qualche forma di necessità emotiva nel rapporto; poi il ritornello,
un calice alzato alle scelte sbagliate, in quanto parte integrante delle nostre esperienze. La
lotta interiore di cui ci parlano i due giovani artisti vende sul ring il desiderio di serenità e
l’affrontare la realtà di una relazione turbolenta.
“Eri la cura che mi ha ucciso col dolore”, l’eco finale che riassume perfettamente la dualità di
dolore e dipendenza, la quale permea il brano con il quale i due cantanti si confermano
come artisti di spicco nel loro genere

LURAYANA – LUCI//
riproponendo la collaborazione con Dalila alla produzione e dimostrando una coerenza artistica che lascia ben sperare per il futuro. Fin dai primi secondi del brano veniamo catapultati in una dimensione immateriale, generata dal connubio di un ritmo incalzante che insieme alla scelta dei suoni ci riporta ad uno scenario da club, una voce metallica che ci chiede incessantemente “Do you think about me?” e un cantato deciso ma soave, che sembra provenire dallo spazio più profondo. Luci// sembra non volerci far uscire da quel luogo “dove passato, presente e futuro ora coesistono”, come l’artista scrive su Instagram annunciando l’uscita di L’am0re, e, forse, neanche noi scalpitiamo per andarcene, attendendo con molta curiosità l’uscita dell’EP programmata per dicembre, come annuncia Funclab Records, etichetta per cui Lurayana è fresca di firma.

MINISSALE – (TRASCINATI)
Questa canzone ti sfonda i timpani, l’ennesimo passo avanti del nostro Minissale.
Base quasi rage ma la cassa è super dritta, Minissale è fluido e arrabbiato col mondo esterno, in un continuo  trascinarsi di liriche e urla. 
Da ascoltare, trust me.

BET – AUTOSTIMA
BET è una giovane artista, e si sa che noi youngsters SIAMO sempre in cerca di qualcosa, o di noi stessi.
In questo pezzo vi presentiamo Autostima, il medium attraverso il quale la cantante ha scelto di esprimere i propri pensieri – ‘’Ma ora basta voglio aria, sogni che scadono nel letto devo rompere il silenzio e fare rumore, non è solo rumore’’.

Il singolo dal sapore indie sembra una lettera cha ha come emittente e destinatario la stessa BET. È una dedica alla persona che spera di diventare – ‘’Il mondo ti cambia se non sai chi sei, volevo cambiare vita, cambiare città, dividermi a metà tra quello che sono e quello che vorrei’’.

Molte volte abbiamo paura di dar voce alle nostre idee, perché una volta pronunciate diventano reali. Si crea un precedente a cui far riferimento e iniziamo a percepirla come una verità. Credo sia questo lo scopo del brano, dichiarare al mondo le proprie intenzioni per non poter più tornare indietro. Un atto di coraggio, o ‘’una medicina, una piccola dose di autostima’’. 

Desiderio di cambiamento, voglia di migliorarsi per andare avanti, lasciandosi alle spalle l’idea che ci siamo fatti su noi stessi, la storia che ci siamo raccontati. Quello che al primo ascolto potrebbe sembrare un brano leggero, in realtà racconta in modo semplice la complessità di un percorso che tutti noi attraversiamo: la bellezza del diventare grandi. 

Quindi vi invitiamo all’ascolto. Ciao amici di SIAMO e buona fortuna BET <3