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LE USCITE DELLA SETTIMANA

BUONDÌ A TUTTI!!! Oggi è un giorno speciale… ci saranno tante sorprese ma soprattutto… ABBIAMO LE NEWS DELLA SETTIMANA!!! E oggi più del normale, per portarvi gioia anche prima di Natale 🙂 SIAMO GASATI??? A voi <3

BLUEM & TARTA RELENA – CARMINA XVII
BLUEM mai sentita così, un misto assurdo di Latino e il Catalano delle Tarta Relena su di una base reggaeton su cui sta sorprendentemente bene, wow.
La traccia è prodotta da da BLUEM e Fugazza, ed è stato fatto un lavoro sublime, tra il reggaeton, i synth in stile Aphex Twin e i canti pastorali è uscito fuori un mix di sonorità assurdo, ma azzeccatissimo.

OFFICINA DELLA CAMOMILLA – WOODSTOCK ’99
Anche se la Woodstock del 1969, tra libertà, sesso e droghe, è ormai diventata un simulacro
vuoto di speranze infrante, non è ancora detta l’ultima parola per chi non vuole smettere di
cantare di una realtà diversa, di un sogno occidentale che si nutre dei frammenti di un’America
lontana e inafferrabile. L’Officina della Camomilla torna con un nuovo brano che riporta in primo
piano l’altro festival, quel Woodstock ’99 di cui nessuno parla mai, il grande rimosso della storia
della musica, dove un incidente dopo l’altro hanno portato a un grande incendio che
simbolicamente sembra aver bruciato quello che rimaneva degli anni novanta. Arrivano da lì i
decadenti fantasmi che De Leo canta, tornati in vita tra immagini oniriche e surreali, mentre la
cultura alternativa americana e il quotidiano si intrecciano a un tessuto morbido di sintetizzatori.
C’è altro oltre allo spirito beatnik: un ultimo ballo con storie scomparse e ricordi sfumati nelle notti
insonni. A sorpresa, troviamo la voce di Altea ad arricchire i cori, in grado di donare
tridimensionalità al pezzo. “Goodbye America, ai poeti jazz, a Kerouac”: quindi, che rimane? Solo
un dolce disincanto in cui continuare a perderci, mentre alziamo il volume dello stereo.

ISIDE – SCELTE SBAGLIATE 
Dopo meno di 6 mesi dal loro ultimo disco, “In Memoria” gli Iside tornano con “Scelte Sbagliate”.
Il sound si alleggerisce dopo i suoni cupi e talvolta aggressivi dell’ultimo progetto senza però risultare troppo smielato e mantenendo quella che è la fortissima identità degli Iside, cosa non semplice dopo così poco tempo dall’uscita del loro ultimo lavoro.
Il pezzo mette in musica le sensazioni tipiche che una persona insicura e/o introversa si ritrova ad affrontare quando si trova in una relazione.
La paura di rovinare tutto perché non ci si sente abbastanza, finendo per rovinare tutto proprio a causa di questa paura stessa, però consapevolmente, promettendo all’altra persona un impegno nel migliorarsi e sua pazienza permettendo, di riprovare in futuro.
Insomma gli Isidini ci regalano un altra perla di indie pop come solo loro sanno fare, facendo partire un nuovo capitolo della loro carriera che siamo curiossimi di scoprire.

CARO WOW – QUELLO CHE MI FAI
QUELLO CHE MI FAI è il nuovo singolo di CARO WOW, prodotto da @see_maw. 

In questo pezzo che oscilla tra jungle, UK garage e musica elettronica, influenzato dalle sonorità di Mura Masa, di cui è molto appassionata, CARO ci presenta un nuovo scenario rispetto agli immaginari proposti nei suoi brani precedenti, allontanandosi anche un pò dalle grafiche pastello che la caratterizzavano, aprendo un nuovo capitolo della storia della sua musica.

Dall’estetica di QUELLO CHE MI FAI traspare un senso di smarrimento e solitudine, incrementato dalla rappresentazione di CARO come una naufraga, molto stile Lara Croft, nella copertina del singolo. 

Continuamente in fuga dai propri pensieri, solo in un momento l’artista riesce a sentirsi al sicuro, ad essere in pace e sincera con sé stessa: quando scrive e compone musica. 

«Le parole per me sono il posto dove respiro un po’. Grazie alla musica perché mi ha dato un modo per tirarle fuori e delle persone con cui condividerle», scrive CARO annunciando QUELLO CHE MI FAI sui social.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei, domandandole cosa vorrebbe che la gente provasse ascoltando questo brano, e lei ci risponde a cuore aperto, rispecchiando la natura intima del suo nuovo singolo: 

«mi piacerebbe che facesse sentire al sicuro, perché trovare un posto in cui ti senti al sicuro è un po’ il significato centrale del pezzo per me, un posto dove non puoi farmi “quello che mi fai”».

LAMACONLOSPAZIO & GIROTTI – IL MIO POSTO PREFERITO
L’ AMORE, IL POSTO SICURO
IL MIO POSTO PREFERITO è un gran pezzo, sentimentale ma con le barre che spaccano il marmo, Il pezzo, che segue nasce da un’amicizia concretizzata tra Lamaconlospazio e Girotti dopo varie session in studio. Gli artisti fondono le loro menti a creare un connubio che abbraccia l’ hip-hop e l’indie.
Il pezzo è il primo mattone del progetto di Lacryma Dischi, label Partenopea indipendente, alla quale appartengono tutti gli artisti della traccia, incluso il produttore ARA, che oltre che prodotto la canzone, ha fatto anche da direttore artistico al pezzo. Che dire, manata.

DECIMO & DIOEMM – CHE CI RIMANE
Rega se siete dei rappettari old come me, CHE CI RIMANE EP potrebbe essere la soluzione per voi.
Incastri, fotta, una raffica di pugni caricati a metrica sui denti, niente da dire ai testi. Forse vi sembreranno un pò acerbi, ma ricordate che la frutta buona si vede quando matura.
Inoltre è incredibile come degli emergenti si sappiano incastrare così bene sulla base l’un con l’altro, una cosa forse mai sentita, l’apoteosi del sodalizio artistico è qui davanti a voi signori.
Dategli un ascolto, i signori meritano davvero.

ANZJ – RALLENTI IL TEMPO
È sera, sei un po’ malinconico e hai bisogno di riflettere sull’impatto delle relazioni (o
delle scelte che fai) nel tuo percorso di vita? Beh allora il nuovo singolo di Anzj fa al
caso tuo, “Rallenti il Tempo” si rivela come una sinfonia elettronica intrisa di
sentimenti intimi, un viaggio sensoriale e personale.
Nato a Milano, Anzj si appassiona alla musica sin da bambino, e si destreggia tra
generi musicali diversi, dal lo-fi alla trap, dall’indie-pop al rap, aggiungendo una
spolverata di sonorità elettroniche.
In questo pezzo il cantautore, nonché produttore del brano, tesse melodie delicate e
avvicinabili, dove viene rappresentato un intenso dialogo interiore, che parla di
amore, di scelte di vita, un invito a rallentare e sentire il tempo in maniera più
profonda, a immergerci nella bellezza di ogni istante vissuto pienamente. Le note
risuonano come un’eco di riflessioni, di domande che nascono dentro di noi e si
propagano all’esterno, creando nuovi immaginari a chi ci sta accanto.
Che aspetti? Vai ad ascoltarlo

2RARI – AMORE E ODIO
“AMORE E ODIO” è la terza uscita, in questo 2023, dei 2rari, i gemelli di Verona Est.
“Per le strade c’è amore e odio” , queste le parole che riecheggiano nel ritornello, riportate persino sulla copertina.
Quella dei fratelli Ferrari sembra una storia di rivalsa come le altre, ma che profuma genuinamente di vero. Non hanno bisogno di ostentazione, fake dissing o di qualche giochetto per inseguire un hype passeggero.
È solo questione di tempo. Alcuni top della scena rap italiana, come Night Skinny ed Ernia, li hanno già notati e supportati.

“Me lo leggi dalla faccia che ho mangiato polvere senza tirarla”

COLLA ZIO – AMICI COME PRIMA
Un’uscita che non si può perdere sicuramente è il nuovo ep dei Colla Zio, che dopo l’uscita dell’album sono tornati più carichi di prima con pezzi tutti nuovi e pieni di emozioni come al solito. L’ep si apre con “camomilla”, canzone che ti fa piangere cullandoti con un ritmo che ricorda quelle notti al falò in piena estate, con quel giusto di tranquillità e felicità malinconica che diventa tristezza. Non manca però la carica tipica del collettivo come possiamo vedere in “ADRENALINA”, una vera bomba di energia con una base che ti fa solo venire voglia di saltare e urlare con tutto te stesso, pronto a spaccare qualsiasi cosa ti trovi davanti. Totalmente inaspettata è “lolita”, brano che quasi non ti sembra reale per quanto sia randomico in un ep dei Colla Zio, che in questo pezzo da 1 minuto e 12 riescono a raccontare una piccola storia in uno stile che per quanto sia strano ti lascia a bocca aperta. Con “San Sebastián” parte il momento delle lacrime, ti fa tornare a pensare a relazioni ormai finite, ma accarezzandoti e consolandoti. E quando ormai sei tutto pieno di lacrime senti “dart vader a Parigi”, che da canzone che ti fa ballare tranquillo ti fa scattare in piedi a saltare senza un domani. E infine con un guizzo finale si va a “zinédine”, con un ritmo più rap un po’ a ricordare i primi pezzi del gruppo milanese, caricandoti sempre di più con l’avanzare del pezzo.

CASX – BIANCA
Bianca ci spara a inizio 2000: è una traccia che potremmo trovare nella playlist di un MP3,
ormai dimenticata dalla maggior parte, schiacciata tra i My Chemical Romance e i Pierce
The Veil.
Rimanda infatti allo stesso rock alternativo – un po’ indie e un po’ post-hardcore – che un
tempo ci cantava di quel dolore crudo, del banale soffrire, e che appunto affonda le sue
radici nell’y2k.
Uno stile demodè, ma fortunatamente non per tutti: questo post-post-hardcore sarà una
seconda ondata di “maltempo” che le (tante) anime senza riposo attendono con ansia, per
rifugiarvisi come in un piumone caldo e sicuro, per finalmente sentirsi capiti e cullati nella
propria sofferenza.
Mi azzarderei quasi a definirla deliziosamente autunnale, con una batteria in perfetta
sincronia con la pioggia che tempesta sul terreno e con la voce leggera di CASX, fluente
come le foglie secche vi cadono sopra.
L’elemento prettamente gotico non manca di certo: il rimando ai fantasmi, certo – una
costante nei testi di CASX, ma anche l’atto stesso di seppellire una situazione passata e
difficile e di leccarsi le ferite postume, consistono in rimandi shelleyani tipici sia del
movimento letterario gotico che del genere musicale ad esso ispirato.
La scelta di parole non è di sicuro casuale e l’abbinamento con una melodia quasi nostalgica
ci regala un pezzo meraviglioso di cui la scena italiana soffre un po’ la mancanza.

CAFFELLATTE – FINTADINIENTE
Giorgia Groccia si dedica alla scrittura, alla recitazione e alla musica.
Consegue il diploma di liceo classico, si laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche ed ottiene un master in critica giornalistica.
Nel 2018 arriva anche la chiamata a Venezia. Presenta, infatti, un cortometraggio indipendente per il quale ha rivestito il ruolo di attrice, contribuendo perfino alla colonna sonora dello stesso.
Successivamente pubblica il suo primo romanzo: “Blue. Frammenti”.
Muove i primi passi nel mondo della musica da piccolissima, soprattutto grazie alle influenze del padre, per poi dare un senso vero e proprio a quell’inclinazione sotto l’appellativo di Caffellate.
Nel 2019 incomincia a pubblicare i primi singoli, “Nonchalance” e “TSO”, cui seguiranno la collaborazione con Deddy in “Non mi fa dormire” e l’apertura del concerto di Alessandra Amoroso.
Dulcis in fundo, si piazza nella playlist di Spotify EQUAL e nel programma Radar, insieme ad altri giovani promettenti del panorama musicale.
Con “FINTADINIENTE” si ripropone sulla scena il 10 novembre, con l’auspicio di non destare l’indifferenza vaneggiata.

Come si “guarisce” in seguito ad una rottura, ad un dispiacere particolare?
Il tempo sembra essere la cura, seppur neanch’essa basta.
“Dopo ritorna” e con esso riaffiorano le immagini di istanti che rimangono impressi nella memoria e che risultano difficili da cancellare volontariamente.

Due sono le città che fanno da sfondo alla narrazione: Roma e Milano.
Inconsapevolmente prestano bar vuoti e occasioni di grandinate, che stringono i protagonisti della vicenda ancor di più attorno ad una bottiglia di “vino scadente” e in un taxi per sfuggire alla “tempesta negli occhi”.
Sui finestrini le lacrime del cielo scivolano giù, nella stessa maniera in cui “mi sfioravi la mano”.
“Guardavo fuori”, “speravo solo non finisse più”.

“Mi guardi come un mostro, ma so che non ci credi”: in una perfetta sovrapposizione tra memoria e, probabilmente, attualità, si rincorrono in Piazza Navona e si nascondono in Colonne. Fare finta di niente è l’atteggiamento assunto. “Ci restano solo i ricordi”.

Da sconosciuti ad amanti e di nuovo a sconosciuti.
Siamo testimoni di un disamore nostalgico e con qualche rimorso.
Caffellate e lacrime berrà, senza mai dimenticare. “Ho ancora i tuoi maglioni addosso”.
E’ solo un’altra notte ed un’altra giornata piovosa senza di lui.

GPILLOLA – BASTARDO MANIACO
G Pillola & Blue Jeans, synth pop in Bastardo Maniaco

Il duo cantante-produttore torna con un nuovo singolo, accompagnato dall’etichetta di Auroro Borealo: TalentoTvb.

I sintetizzatori che si possono sentire dall’inizio della traccia creano un’atmosfera magica, surreale… ci siedono a tavola con i due mostriciattoli viola in copertina; siamo tutti assieme, fumiamo con loro.

La fantasia di Guglielmo non si è messa limita per il testo di questo brano: treni di baci, la follia che diventa una soluzione, una pozione o medicina, da prendere in gocce.

Da questo magico pazzo mondo non vengono lasciati fuori i fantasmi e gli oracoli, tantomeno le teste di serpente.

L’uso che è stato fatto della voce valorizza le emozioni espresse: un mezzo riso – cenno di felicità – si può sentire quando viene narrato dei demoni del cantante che festeggiano e fumano, come se lui stesso volesse partecipare a quel party ed essere felice con loro.

Il singolo giunge al termine con una ripetizione del ritornello ed una breve parte strumentale, anche per noi è il momento di prendere quel treno di baci che scorre per tutti i 3 minuti di ‘Bastardo Maniaco’ ed tornare a dormire un’altra notte, in attesa di sentirne i sintomi.

SIAMO molto felici di questa traccia,
È il moderno che recupera la cultura delle fabulae passate,
Chissà cosa ci porterà in futuro G Pillola, un’altra pozione? Un incantesimo?
Solo il futuro ce lo farà sapere, intanto ascoltiamo Bastardo Maniaco

NELLO TAVER – FALLIMENTO
Un content creator che fa uscire un disco insieme a un film? Sembra una mossa in stile Mariasole Pollio e… beh in effetti non ci va molto lontano.
Quel pazzo partenopeo di Nello ha finito i soldi del reddito, così ha deciso di ribaltare la scena rap con uno dei progetti più freschi degli ultimi tempi.
Il progetto comprende un album da 11 tracce e un film, andato in onda prima dell’uscita del disco a Napoli e Milano, che ne completa i temi.
Lo stile è assolutamente quello del solito Nello, tanta ironia, tanti afammok e tante tante verità, dietro la quale si nascondono significati e ideali non scontati. Al contrario di come si possa pensare dal titolo, “Fallimento” è un inno alla leggerezza, un ripudio verso i canoni e il prendere tutto troppo sul serio (considerando fallimento tutto ciò che non è successo), eseguito tramite un lavoro introspettivo, che riempie il progetto con un misto di autoironia e barre provocatorie sorprendentemente efficaci.
La testimonianza del salto di qualità rispetto a “Sto salvando l’hip hop italiano” si ritrova sia nei beat di Alberi Alti (saliti molto di livello), che nei feat. La presenza di Guè, Inoki e Speranza riconosce e testimonia Nello come nuova icona dell’hip hop che si apre ancora di più alla spensieratezza e il cazzeggio.
Insomma, un cantico del fancazzismo, con feat improbabili e beat fuori di testa…dovrei aggiungere altro?

DIGITAL ASTRO – PANINARO
Stavamo tutti aspettando una hit, e non siamo rimasti affatto delusi. Con “Paninaro” Digital Astro, Tony Boy e Artie 5ive hanno confermato di essere tre fra i new gen più forti della trap italiana. Li avevamo già visti insieme in “Nike”, all’interno dell’ultimo album di Artie; questa volta, prodotti da SadTurs e KIID, arrivano sulla traccia più incazzati, con tre flow freschissimi – chiaro già dall’attacco, con il ritornello di Digital, che ci introduce a quelli che saranno tre minuti di letterale esercizio di stile. L’immagine è tutto, fondamentali Moncler e cinte in vista – con le vecchie El Charro sostituite ora dalle BB Simons. Negli ’80s i Paninari si facevano riconoscere per il loro vestiario e l’identità forte: con questo pezzo, il trio palesa da subito l’associazione con il fenomeno dell’epoca, dettando moda e rappresentando una nuova ondata di icone per i fan, per la scena e per chi seguirà in futuro.

CERI WAX – WAXTAPE VOL.2
A quasi due anni dall’uscita di « Waxtape », Ceri ha deciso di rivoluzionare nuovamente le nostre vite con « Waxtape 2 ». Infatti, il secondo album si può definire come una sorta di continuum del primo poiché sono entrambi caratterizzati da melodie spirituali e da una importante « esperienza profonda e immersiva » (come ha affermato lo stesso producer parlando del primo album) che non lascia scappare nessun ascoltatore.
In « Waxtape 2 » (sempre pubblicato per Undamento) c’è un unico filo rosso che connette le 10 tracce: il desiderio antico e tribale di poterci riconnettere alla natura e al nostro spirito, lasciandoci alle spalle la frenetica e categorizzante vita urbana. L’ascolto si può associare ad un viaggio: si comincia con la perdita del proprio io saturo di hyperproduttività, per passare alla visione di un angelo dalla voce soave che ci dice « just close your eyes, hold me tight, come close to me » ed arrivare alla nostra voce interiore che ci risveglia chiedendoci « can you feel it? »; da qui la nostra consapevolezza cambia: prendiamo coscienza del nostro corpo, del nostro essere, dei nostri bisogni e siamo pronti all’azione: possiamo esprimere chi siamo realmente con fluidità, sincerità e amore senza essere incatenati dalle etichette e dalle categorizzazioni.
I brani passano da essere pura energia, ad astrattismo, fino alla concretezza. Il richiamo alla musica tribale è costante grazie ai suoni che ricordano gli strumenti primordiali, alla quale si aggiungono vocals eterei e ritmo che passa dall’essere fluido e avvolgente all’essere a scatti e motivante. Le collaborazioni con Lulu e Oberdan aggiungono un tocco necessario alla completezza dell’opera.

OBI & AMELIA42 – CASA FA MALE
“casa fa male” è il nuovo singolo di OBI, un ragazzo di Roma classe ’99 cresciuto con il rap, il punk e l’interesse per tutto ciò che contenga una melodia.
Il brano è pop e indie allo stesso tempo, descrivendo l’essenza della solitudine e del rimpianto.
Sopra ad un piano malinconico, il testo suggerisce tramite una metafora, che il male delle sigarette è analogo a quello di una relazione tossica e di quanto sia doloroso il tutto, specialmente in casa propria.

FUDASCA – CI AVREI SCOMMESSO
Fudasca collabora con Giuse The Lizia e Willie Peyote e ne esce un brano indie/lo-fi che è una bomba.
Ci avrei scommesso è un brano scanzonato, leggero e conferma il sound che Fudasca cerca di confermare singolo dopo singolo.
“Tu vuoi di più da me ma non te lo so dare
Ci avrei scommesso che te ne saresti andata
Volevi tutto me, nemmeno mi conosco
Volevo tutta te, ma mi hai lasciato solo”.
Barra dopo barra il pezzo prende ritmo e racconta le aspettative e i desideri che si infrangono dopo che una persona importante se n’è andata e rimane niente in mano, ma c’era solo da aspettarselo.
Fudasca è un giovane produttore e songwriter attivo ormai da anni. Dopo varie collaborazioni con artisti all’estero pubblica nel 2021 ‘Lentiggini’ in collaborazione con Alfa e Tredici Pietro, e successivamente ‘Borotalco’ con Memento ed Assurditè. Il suono che piano piano cerca di affermare è tipicamente lo-fi, quasi “vintage” ma allo stesso tempo fresco.
Non resta che aspettare i prossimi singoli 🙂

LEIM – MIDRIASI
Midriasi è il nome del nuovo singolo di leim, che torna dalla sua cursed zone per farci
riassaporare un po’ della sua pazzia, con un retrogusto di ironia che fa da sfondo.
Ma prima, cerchiamo di capire chi è leim: Francesco Camela, classe 2005, è un cantante e
produttore italiano che si contraddistingue per le sue sonorità violente, al limite del surreale.
Con Midriasi, leim ci vuole trasportare in un mondo di caos, follia e bad trip, cavalcando
l’onda di sonorità ispirate da generi come la trap metal e il glitch hop.
Tra ritmi incalzanti, suoni crudi e la sua peculiare timbrica vocale, Midriasi è un singolo che
ci fa sentire sbagliati, ci mette faccia a faccia con i nostri demoni, come se, per l’appunto,
fossimo intrappolati in un tremendo bad trip post-serata.
leim ci mostra tutte le nostre sfumature più nascoste e profonde, che forse nemmeno noi
conosciamo bene; è una storia che tutti potremmo raccontare, ma che nessuno può
comprendere veramente nella sua interezza.

CEASEFIRE – TAKEOVER
Ceasefire dopo due anni e mezzo dalla loro prima release su soundcloud (EP!) pubblicano il loro
primo vero e proprio album ufficiale, e lo fanno in grande stile.
Questo progetto è esattamente cosa potevamo sperare, un connubio armonico tra i generi a cui ci
ha abituato ceasefire fino ad adesso.
Nell’album si possono trovare le diverse influenze che hanno contraddistinto il progetto fino ad
adesso, partendo dalla loro peculiarità, ossia un mix tra basi hyperpop/rage e testi trap. “meteorite”
il singolo pre album ne è un chiaro esempio, come “skyline”, traccia estremamente eterea che
amalgama il cloud rap e lo stile unico di ceasefire. Altra traccia che si allinea alle precedenti,
nonostante si avvicini molto più alla rage che all’hyperpop, è “defender”, che fa da contraltare alle
canzoni più tranquille di questa categoria, ossia “sangue” e “rivotril” ed “elegante”. Se le prime due
non mi hanno convinto, la terza è una delle meglio riuscite a mio parere del progetto (total carrying
di talia)
Ora invece analizziamo le tracce più mono genere, come “dinamica” (la mia preferita) e “stay true”,
entrambi i pezzi sono top tier hyperpop, solo come loro potevano fare, anche perché cola va
letteralmente crazy io non capisco qualcuno mi spieghi come fa ad essere così forte.
Torna anche qui il duo che partorisce ogni volta delle hit incredibili, ossia whytrevor e dielitfede, che
in wagwan mi hanno fatto teletrasportare a quando saltavo a casa come un cojone pompandomi
teen x.
Per finire abbiamo la trappas dominata dai due ceasefire trapboy (perdonatemi) headows e redboy,
che in “woah” ci introducono perfettamente al progetto e in “drose” ci fanno venire voglia di
commettere crimini di guerra in serbia
Per finire veramente un grande plauso alla parte di produzione, tra kissure, dielit, diosetribolo,
mattiastadormendo, kidrob, drose, cola e probabilmente altri di cui non ho riconosciuto la tag,
quest’album ha dimostrato la vera forza della scena soundcloud, mostrando a tutti come, anche se
iniziate dalla cameretta, cor microfono scrausoe e ognuno da una parte diversa dell’italia, se hai
talento e voglia di fare alla fine riuscirai a creare qualcosa di veramente valido, e questo progetto lo
dimostra a pieno. Sono estremamente curioso di vedere cosa riserva il futuro per ceasefire