SIAMO QUASI ARRIVATI AL 26 RAGAAAA
Preparatevi per i prossimi giorni perché ci saranno un sacco di sorprese, STAY TUNED!!!
Intanto noi non vi lasciamo morire dalla noia e dal freddo autunnale, perchè SIAMO SEMPRE PRONTI A SALVARVI LA PELLE, e quindi NEWS DELLA SETTIMANA A VOI!
VVB <3
ETT – IL TEMPO NON PASSAVA MAI
‘’È un pezzo che per me significa tantissimo, spero che da venerdì possa essere significativo anche per voi ♡’’. Queste le parole che l’artista ha pubblicato sui social con l’annuncio del suo nuovo singolo. IL TEMPO NON PASSAVA MAI è un brano che evoca atmosfere trasognate, catapultando l’ascoltatore in un universo magico. Le sonorità sono del tutto coerenti con i lavori precedenti della cantautrice triestina, che già dal suo esordio con Argento aveva trovato il suo modello espressivo prediletto. Per lei musica è metamorfosi, assume un potere catartico capace di trasportarti virtualmente in una dimensione altra, in un momento di incontro con te stesso.
Il singolo rievoca la memoria di un passato fragile, in cui si comportava metaforicamente come una bambina che prende tutto come un gioco. Le sembrava quasi di poter toccare il cielo alzandosi in punta di piedi. Poi lo sbalzo temporale, siamo riportati ad un presente più amaro, in cui ammette che ‘’sognare mi piaceva di più’’. I suoi occhi sono più spenti da quando lui se n’è andato, affermazione che ci permette di capire quanto la sua percezione del mondo circostante sia completamente filtrata attraverso lo spettro del suo stato emotivo. I suoi ricordi sono circondati da un’aura ovattata, che in modo evidente entra in contrasto con la sua condizione attuale – in cui il cielo che prima riusciva a toccare con un dito, ormai è quasi scomparso.
La copertina raffigura ETT con i capelli raccolti nelle sue caratteristiche trecce bionde, accovacciata sulla sponda di uno specchio d’acqua. Alle sue spalle il cielo stellato – che non riesce a vedere – mentre ai suoi piedi una piccola volpe sembra farle compagnia. Questo animale è legato ad un’ampia simbologia, tra cui ricordiamo i suoi attributi spirituali, collegati anche al medaglione che l’artista stringe tra le dita. Le copertine, soprattutto quando sono curate nei minimi dettagli – come in questo caso – contribuiscono a restituire il significato complessivo dell’opera, già comunicato attraverso il testo e le tonalità musicali.
ETT si conferma un’artista avvolta da un alone fantastico, che riesce ad incantare i suoi ascoltatori.
Ricordiamo che si esibirà per la prima volta con IL TEMPO NON PASSAVA MAI il 28 Ottobre al DR. MARTENS FEST presented by MI AMI.
EMMA – PEGASO2
EMMA TI PREGO INSEGNACI AD ESSERE UMANY
Se non ti senti capito, sei triste e/o sconsolato sappi che una buona cura per te sarebbe ascoltare EMMA, in particolare PEGASO 2.
Il sequel di PEGASO è un concentrato di emotività senza precedenti, EMMA è emozionante ed emozionato, questa sua voce trascinata e piangente mi ha fatto scendere nelle viscere delle emozioni, tanto che quando è finita icaro emotiva stavo letteralmente piangendo.
Non mi capita mai di piangere, in particolare per delle canzoni, ma EMMA ci è riuscito come pochi. Ha fatto due tracce cariche che arrivano dirette all’anima dell’ ascoltatore, spaccandola in mille pezzi. EMMA ti costringe a fare un’autoanalisi della tua persona, ti costringe a capirti attraverso la musica, una cosa fantastica. Grazie.
IL MAGO DEL GELATO – MALEDETTA QUELLA NOTTE
Il mago del gelato dopo averci mostrato diverse musicali stanze finalmente ci ospita nella sua intera dimora, costruita con suoni vivi, vibranti e suggestivi.
Esce “Maledetta quella notte” il primo album de Il Mago Del Gelato, gli ultimi arrivati, che dalle serate underground milanesi hanno girato tutti i festival italiani facendo ballare tutti quanti, hanno deciso infine di chiudersi in studio a registrare. La band fa parte di una wave nuova ed unica nel suo genere, hanno stravolto le carte della musica italiana che senza le parole sembrava non esistere, oggi il mago del gelato dà colore alla musica dimostrandoci che l’essenza è tutto ciò che ci basta.
Il disco interamente prodotto da Marquis (musicista incredibilmente affine alle musicalità del Mago) è un viaggio tra suoni accesi e puri in diversi mondi ed atmosfere fin’ora sconosciute, per chi non avesse ancora assaggiato i primi gusti usciti “Stracciatella”, “Elisir” e “Zenzero” il mago del gelato ne ha preparati nuovi altri: abbiamo “Saraceno” che è l’incontro tra la colonna sonora di un film di spionaggio e l’orchestra de “Lo scrigno delle 7 perle”; “Maledetta quella notte” in cui torna la voce robotica e corale di “Zenzero” ma in chiave melodiosa e jazz quanto basta; “Richiamami” che allunga le atmosfere anni 90 fino a renderle surreali, aliene e comunque di un emotività docile.
La ricetta base di tutto questo gelato? L’inaspettato! Potrebbe apparire sulla base qualsiasi strumento e stile, dal funk all’afrobeat. Il Mago Del Gelato ne ha di tutti i gusti, per farti ballare e sognare. Io sono molto curiosa di sapere come finirà questa storia del ritorno di moda della pura musica, intanto mi gusto “Stracciatella” che rimane ovviamente sempre la mia preferita.
TONY BOY – UMILE (DELUXE)
Per questa uscita vi racconterò una storia.
C’era una volta una capra che fece uscire un disco. Quel disco risultò in accordo con tutti, il disco dell’anno. La capra, non contenta, decise di pubblicarne una deluxe per spaccarlo ancora di più.
Così è uscita a sorpresa la deluxe di Umile, uscito lo scorso luglio, comprendente 5 tracce aggiuntive, nessun feat, solo un lavoro introspettivo per mettere i puntini sulle “i” e concludere il terzo progetto dell’artista padovano.
Lo stile è quello presentato precedentemente, ma in questi 5 brani Tony sembra mostrare un lato più recondito e riservato, donando un’immagine integrale di ciò che è o è stato.
In ogni brano viene trattato un tipo di disagio, rendendo la cura dei contenuti davvero definita ed interessante.
In “Mischiare le carte” e “Guai” l’argomento sono le scelte: nella prima vengono presentati i rimorsi e gli svarioni di un giovane ragazzo di strada, nella seconda le pressioni e le conseguenze della carriera che questo ha intrapreso.
In “Ego” l’introspettività diventa totale, l’artista riesce ad esplicare i pensieri e le controversie che l’artista deve sopportare, lottando con le situazioni passate che la sua testa ripropone.
Di conseguenza gli ultimi due pezzi della deluxe (“Dentro la mia testa” e Triste 178”) hanno come argomento i sentimenti negativi, presentati in due facce di una stessa medaglia. Nella prima si analizza la depressione e l’abbattimento arrecato dalle compagnie sbagliate davanti a cui si è rimasti troppo vulnerabili, nella seconda vi è la realizzazione della presenza di figure positive nella propria vita, verso il quale si ha la responsabilità di liberarsi da tali sentimenti ed elevarsi, per quanto spesso i problemi riemergano e le difficoltà rimangano.
Ti prego capretta mia fallo più spesso, le nostre lacrime sono tutte tue.
IBISCO – LANGUORE
È uscito il secondo album di Ibisco, Languore. Uscito per Virgin Music, il disco è formato da 11 tracce, anticipato dai singoli Seduci ed Albanera.
La matrice è cantautorale, senza mancare di sfumature rock ed elettroniche che ben stanno al passo coi tempi. Le strutture sono generalmente lente, i brani si raccontano: ogni pezzo è una parentesi da ascoltare a sé, e piano piano allo stesso tempo ci fornisce una visione più completa di Ibisco.
Per chi cerca qualcosa di nuovo, Ibisco potrebbe essere una piacevole scoperta. Un disco che non guarda fuori, ma dentro.
Al secolo Filippo Giglio, classe 1995, nell’album si propone di affrontare il tempo con i suoi limiti, i suoi demoni e i suoi pesi. Un tempo che comprende anche noia, senso di vuoto, inadeguatezza, ma anche ricordi e introspezione.
Languore è “un disco organico, tellurico, nutrito di lacrime predatrici e amori figli di passati interrotti. La mia personale battaglia per il primato della passione dentro la decadenza. Resistere significherà rallentare, concedersi tempo, recuperare l’esperienza, fare esplodere gli attimi per contrastare i surrogati del presente. Sia esso uno squarcio nella solitudine, il frutto di una diagnosi comune o, più semplicemente, un rimedio ai silenzi tipici delle anime di piombo”. Così Ibisco presenta e spiega il progetto, che è stato prodotto interamente da Marco Bertoni.
Buon ascolto 🙂
ADELASIA – AMORE/SQUALLORE
Venerdì a mezzanotte è uscito Amore/squallore, ultimo singolo di Adelasia, cantautrice classe ‘95, che anticipa il suo prossimo disco, in uscita il 10 novembre per @factoryflaws e @border_rcrd.
Amore/squallore è stato scritto insieme ad @edoardobaroni_, che ha anche prodotto tutti e dieci i brani del nuovo album, ed è un pezzo che risente delle influenze dell’indie-rock contemporaneo, in cui si può trovare qualcosa di Phoebe Bridgers, Angel Olsen, Mitsky, Soko e i Cocteau Twins.
La copertina del singolo, in bianco e nero, dalla vibe un pò spaziale che rispecchia quella della canzone, fa parte di un progetto grafico che va avanti dal primo singolo. Infatti, le copertine di tutti i brani sono foto del nonno dell’artista, che era un fotografo. Ci rivela Adelasia, che con le bellissime foto di @fondazione_giuseppeloy ci mostra una visione ancora più intima di sé, che la bambina con quei grandi occhiali da motociclista in copertina, è proprio sua zia.
Abbiamo chiesto ad Adelasia di descriverci Amore/squallore con tre aggettivi:
«stupefacente perché parla di stupefacenti (cloruro, idrogeno e oro mescolati insieme danno la tua faccia),
inadatta perché ha un ritornello difficilissimo da cantare per la mia voce, ma mi piaceva in questa tonalità,
tenerissima perché parla di una notte di tenero amore in cui si è un po’ squallidi per quanto ci si ama.»
KKKK – ANICE
KKKK, letteralmente quattro K che si succedono, come succedono cose che non puoi prevedere a certezze consolidate. Mentre sei lì che ascolti e cerchi di capire se va tutto bene o tutto a puttane, ricordi (perché sai e speri) che l’anice ha tra gli effetti benefici la riduzione di nausea e crampi, che è una delle spezie più antiche e che, se per alleviare il magone esistesse una soluzione altrettanto semplice e definita, KKKK non avrebbe mai scritto “Anice”. Ovvero una lastra su cui scivola il giorno, un inno alla scrittura, alla consapevolezza, un inno alla voce che cura, perché non si tratta mai solo di scrivere, ma di urlare, perché per primo tu possa sentire cosa hai dentro. E così fino ad 1:23 vedi solo la luce di un’esplosione distante miglia, il tempo è dimezzato e nell’esatto momento in cui l’onda d’urto arriva scordi tutto: e inizi a urlare.
JAYWITHDASAUCE – HAI ROVINATO TUTTO
JayWithDaSauce, all’anagrafe Giovanni Pattini, è un artista a 360°. Nel corso della sua vita, nonostante abbia sempre vissuto a Brescia, si trasferisce a Roma: città che definisce romantica e passionale. Grazie a questo cambiamento, riesce a migliorare i suoi studi e a concentrarsi di più sulla tematica dell’arte in generale. Per quanto riguarda la musica, lo scorso nove giugno, pubblica: “Thálassa”, un album che prende in considerazione tematiche riguardo la mitologia e il legame col mare che, stesso l’artista, definisce molto acceso. Oggi, nonostante abbia lavorato duramente anche nel settore della moda, l’artista pubblica: “Hai Rovinato Tutto”: brano, emotivamente parlando, molto pesante. “Hai Rovinato Tutto” racconta di una storia d’amore terminata a causa dell’altra persona. L’artista parla dei ricordi, di ciò che erano le esperienze positive e di come sia rimasto deluso e arrabbiato. Descrive le sensazioni e le conseguenze che ha dovuto subire nel corso del tempo e, nonostante non sia evidenziato, dà un consiglio a tutti quelli che, pur di non perdere il rapporto, subiscono continuamente:
«Ho provato ad aggiustare le cose in quella stanza piena di bambole rotte,
ma tu, hai rovinato tutto…»
MONTAG – DATI / DEMO E BOZZE
A distanza di 6 mesi dall’uscita del suo primo album ufficiale, l’artista firmato La Tempesta Dischi ha deciso di mettere su SoundCloud le demo di tale progetto.
Pietro Raimondi ha 27 anni e viene da Bergamo.
Ha avuto numerosi progetti musicali, tra cui la band GIALLORENZO (con Fabio Copeta, Marco Zambesi e Giovanni Pedersini) di cui era frontman, un gruppo che ha fatto saltare tutto il pubblico in un emozionante live al MIAMI FESTIVAL 2022 e durante tutte le loro date lungo l’Italia.
Quest’anno, il giovine ha ripreso in mano la sua carriera solista, rilasciando “Dati”, album fatto di internet e amore spassionato. Un racconto molto intimo della vita privata di montag.
Questo week-end, sofferente per colpa di un mal di testa, l’artista ha pubblicato, senza alcun preavviso, le demo ed i provini del suo primo LP.
Tra testi a volte diversi e strumentali più semplici – certi brani sono quasi unicamente chitarra e voce – si può comprendere l’apporto dato dall’etichetta e dai vari collaboratori nel migliorare e dare forma a queste prime prove, di cui la più vecchia risale al 2019.
Spostandomi in prima persona, trovo questa scelta meritevole di lode.
È giusto prendersi il carico, fare lo sforzo, di compiere questa azione stile Mac DeMarco.
Perché la musica è anche questo… è soprattutto questo!!
La maggior parte dei brani che ascoltiamo non esisterebbero nemmeno senza note audio dove viene abbozzato il ritmo o la melodia, e se arte significa esprimersi, anche le proprie parti più buie, perché vergognarsi dei punti di partenza?
Chi ha orecchie per sentire godrà di prender parte, non contemporaneamente, ma in un secondo tempo, al processo creativo dell’artista che ascoltano.
Grazie montag,
Grazie a chi concede al pubblico un’ulteriore parte di sé.
Ascoltatele, sono su Soundcloud. Ne vale la pena!
ALFONSO CHENG & VISCONTI – NOCERA BY NIGHT
Nord e Sud Italia si uniscono nel nuovo brano del cantante Campano.
Alfonso Cheng ha 33 anni, viene da Nocera Inferiore, provincia di Salerno, e a questa città ha dedicato anche una fanzine. Oltre al progetto solista con cui ha fatto uscire l’album Buvari 1990, prende parte alla band LAMECCA.
Valerio Visconti, in arte Visconti, è una delle nuove proposte di Dischi Sotterranei, ha poco più di vent’anni e viene dal Piemonte. tra esperienza universitaria travagliata e quarantene ha pubblicato il suo primo album “DPCM”.
Questo venerdì i due cantanti hanno pubblicato un singolo, dove il tipico sound lo-fi ed indie rock di Alfonso si mischia con la voce a tratti screammata di Valerio dando vita ad un inno per la cittadina di 40mila abitanti.
“Dai non fare la vecchia” dice il ritornello,
Un invito però vuoto, considerando che l’età media di Nocera si avvicina ai 45 anni.
Synth, chitarre ed una batteria imponente sono il tappeto musicale del brano, che viene calpestato dai cori dei due ragazzi per portarci con loro direttamente nella provincia di Salerno, dove nemmeno Visconti è mai stato.
È bello sentire che fanno credito anche a paesini piccoli sconosciuti
Ascoltate e diteci che ne pensate 🙂
Speriamo che la serie di singoli pubblicati durante quest’anno da Alfonso porti presto a un nuovo album!