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LE NEWS DI QUESTA SETTIMANA

SIAMO arrivati a Marzo per miracolo, passate le prove invalsi ora si va a scuola per recuperare le ultime materie prima della Maturità, o si va in palestra per prepararsi alla prova costume; bene non volevamo lasciarvi soli in questi viaggi, quindi cuffiette alle orecchie and letttttse go (citando il nostro Ciccio).

CENERI – APPARTAMENTO (A cura di: @neenoise )

Come è difficile riuscire a capire noi stessi mentre fuori non si capisce un cazzo. Irene Ciol, in arte Ceneri, è impeccabile quando c’è da guardarsi dentro e raccontarsi, lo fa da sempre e questo venerdì ha deciso di continuare a farlo.
Con eleganza e raffinatezza, ci conquista e ci prende per mano, ci porta nel suo “appartamento”, una stanza ben musicata e con una vista incredibile sulla sua personalissima città.

“È difficile essere consapevoli di chi si è quando si sta ancora crescendo e nel più delle volte da dentro non vediamo chi siamo veramente. A volte ci crediamo un appartamento e ignoriamo di avere in noi un’intera città”.

Il 30 Marzo uscirà il nuovo EP “Nelle teste degli altri” e se queste sono le premesse allora c’è da aspettarsi un delicatissimo racconto di vita ed una valanga di sentimentalismi. La musica di Irene è piacevole, sincera e particolarmente scorrevole. In una dimensione pop-ma-non-troppo Ceneri sta, a modo suo, costruendosi una discografia pregiata e SIAMO contenti di poterla ascoltare. Fatelo anche voi!

KUZU & BESTYE – LIQUIRIZIA E SAMBUCA (A cura di: @anna_riu )


Nuova uscita in casa Pseudospettri, che anticipa l’album da solista di Kuzu che avremo piacere di ascoltare prossimamente. Questo pezzo nasce dalla collaborazione con Bestye, non solo collega ma anche amico: abbiamo potuto sentirla in anteprima a Frammenti, il nostro evento che si è tenuto giovedì 2 marzo. I due salgono sul palco e la complicità è ben visibile: Liquirizia e Sambuca infatti, a detta loro, “parla di una fanzine mai esistita, di quelle serate con gli amici che non hai avuto il tempo di fotografare, echi sintetizzati di pura nostalgia”.
Con Liquirizia e Sambuca veniamo catapultati in un’altra dimensione, tra suoni ambient, campanellini, tantissimi sample presi da internet e una voce che all’inizio sembra spezzare la tranquillità della traccia, uniformandosi poi al vero mood della canzone, tra la cassa dritta e i synth distorti. C’è un’ultima cosa importantissima da dire, però. Quei due gran burloni di Kuzu e Bestye ci hanno lanciato una sfida: hanno detto di aver preso molti sample da internet, no? Ecco, diteci nei commenti quanti e quali avete riconosciuto!

RICCHE LE MURA – VOLPI (A cura di: @paganiniok )

Mille Volpi ci portano nella notte di Ricche Le Mura

I cinque ragazzi della Valtellina continuano il loro nuovo percorso dentro La Tempesta (dischi) con “Volpi”, singolo che cattura grazie al suo sound e dal testo semplice ma significativo.

Carlo, Tommaso, Isacco, Alessandro e Alberto – questi i loro nomi – hanno iniziato il loro progetto nel 2021 ed è fresca di pochi mesi la firma per l’etichetta sopracitata; collaborazione inaugurata con “Lusso”, traccia rilasciata all’inizio di febbraio dell’anno attuale e portata avanti questa settimana grazie ad un ulteriore pezzo, che li rappresenta assieme al loro luogo di provenienza: foglie, sentieri ed il vento di una valle che culla la loro vita.

Il brano inizia con un reminder della fretta e fugacità con cui bisogna fare le cose, per evitare di inciampare e cadere in condizioni spiacevoli: “Ridi ma fai veloce/ Lo sai perderai la voce/“  Tutto continua con i mille volti e le mille volpi che ci circondano e di cui facciamo parte, i quali e le quali ci portano un ulteriore promemoria, quello di essere animali che cambiano e più indirizzati a farlo; se il mondo ci sembra diverso, la prima ipotesi che deve saltare in mente è quella di una possibile inversione del senso di marcia all’interno del nostro essere: “Quello che c’è di notte/ È quello che c’è di giorno/ Cambierai te/ Non quello che ti sta attorno”.

Prima di proseguire con la ripetizione del ritornello, il testo porta una strofa, che insieme a quelle successive e conclusive, inneggia alla tranquillità, alla semplicità degli attimi e di come i problemi si possano superare ed alleggerire attraverso la fiducia in noi stessi e riducendo l’overthinking: “Anche quando il buio ti nasconderà i piedi/ Fidati di loro sanno già tutti i sentieri … E pensa a tutto quello che ti passa per la testa/ Ma non starci troppo sopra o ti perderai la festa” Il lato sonoro del brano – mixato da Fight Pausa e masterizzato da Mattia Bordin – è un alternarsi di momenti gonfi di strumenti ed istanti in cui prevale la voce del cantante.

Per una buona parte del pezzo si scambiano tra loro, in mezzo alle parole di strofe e ritornelli, ottoni, chitarre e percussioni; lasciando ai quaranta secondi finali lo spazio perfetto per fare una festa di suoni, nel quale si aggiunge anche una voce femminile come coro. La cover, realizzata da Agnese Cuomo, è un’immagine movimentata, in cui si riconoscono i tratti di qualcuno in ambiente presumibilmente boschivo e con addosso una una tuta da lavoro con pezzi di carta rifrangente.

Ci sono molte somiglianze tra la copertina di Volpi e quella di Lusso, per indicare come queste siano entrambe parte di uno stesso progetto, magari in uscita presto.  In anni dove dominano i suoni delle macchine, dei treni e delle città, la musica di ragazzi che vogliono comunicare il loro messaggio senza abbandonare il legame con la Valtellina da cui provengono può essere una boccata d’aria fresca.

SIAMO in attesa del loro primo progetto ufficiale, ma intanto vi consigliamo di ascoltare “Volpi” e recuperare “Lusso” su tutti gli streaming services.

SUNKEN – NON FA PIU’ MALE (A cura di: @paganiniok )

A SUNKEN L’AMORE NON FA PIÙ MALE

Sunken torna dopo i suoi 3 singoli del 2022 che gli hanno portato più di centomila ascolti e l’accesso a playlist di Spotify come “New Music Friday”, “Anima R&B” e “Scuola Indie”. 

“Non Fa Più male” è la sua nuova traccia, personale e ricca di emozioni. 

Il pezzo inizia con “la fine del mondo, dove le stelle non sono più uguali” e continua con una dedica, con un lasciare alla persona amata ogni possibile decisione poiché all’artista nemmeno la scelta di andarsene può ferirlo oramai. Nonostante tutto il male subito e fatto, come fa pensare la canzone, Sunken cerca in ogni modo di trovare dentro chi amava una parte buona ma questo sforzo risulta inutile, stando a quanto dice il testo: “Tornerò dalla cenere/ Ma non verrò mai più a cercarti”

C’è anche un tentativo di rendere innocenti entrambi, dando la colpa a vecchi eventi ed al luogo in cui si sta o si è stati: “Il passato ci ha avvelenati/ Questa città ci ha avvelenati”

Ma ogni mezzo sembra inutile, frasi, pensieri e drastiche decisioni non impediscono alla mente del cantante di andare a rifugiarsi sui soliti eventi: “Eri la mia cura, luogo sicuro/ Eri la mia morte, eri il mio cianuro” Il sound è tipico dei brani Sunken, autoprodotti ed electropop, malinconici ma ballabili, con linee vocali particolari ed affini con la musica in voga al momento, riuscendo così a trasmettere le sue emozioni ad un pubblico più vasto.

PenSIAMO che questo brano sia da ascoltare per i fan di Sunken, ma anche per tutti, per chi vorrebbe staccare un po’ dal sentire sempre lo stesso sound e per chi trova piacevole estetiche artificiali, urbane e tendenti ad una visione futurista.

BLUE VIRUS – SOLO NEBBIA (A cura di: @misparoingolaa )

Ecco che torna il nostro Antonio del cuore con un’altra delle sue uscite conscious & emotional rap, anticipando il suo nuovo disco “Il Dialogo Sta Nei Dettagli”.
La mia storia con lui è sempre stata un mix tra amore e odio:
Non ne vado assai pazzo, ma ogni volta che lo ascolto, è come se leggesse il libro della mia vita, e io lì, fermo ad ascoltare attentamente ogni sua parola, riscoprendo un rapporto intimo, come due amici d’infanzia che si rincontrano a mezz’età.
“Quando penso di valere, la vita non paga
E, se ho qualcosa da vedere, non c’è il panorama
Vedo solo nebbia, solo nebbia.”
Il suo ultimo brano, Solo nebbia, racconta la miseria, il pessimismo e la paura per il futuro.
Temi estremamente pesanti, ma che Virus, col suo celebre stile e la produzione a cura di Polezsky, è in grado di alleggerire e musicalizzare.
Il più grande pregio che riconosco è senza dubbio la sintonia tra parole e traccia musicale, che, delicata ed emotiva com’è, si fonde perfettamente con la tematica intima e cruda, elevando sempre più il messaggio della canzone.
Non ci sono parole per descrivere come un singolo possa toccare e far commuovere numerose persone con il potente e unico potere della immedesimazione.
Non mi aspetto nient’altro che un altro album capolavoro il 24 marzo.

YUNG PANINARU – FUJIKO (A cura di: @anna_riu )

Possiamo definirla la svolta prolet-hyperpop? Molto probabilmente sì, e questa cosa gasa molto. Con la produzione di Komatsu San, il beat nasce come jersey club, che poi diventa hyperpop, con dei sound che rimangono in testa; allo stesso tempo, peró, abbiamo un rimando anche al movimento Drain con vibes eteree e pad sbrilluccicanti, che ci ricordano molto le sperimentazioni di Aaron Rumore su territorio nazionale. La differenza? I contenuti: Yung Paninaru da sempre ci ha abituato ad altre tematiche, tra cui il non binarismo di genere, quella voglia di rivoluzione e di lotta (verbale e di pensiero) contro tutto ciò che opprime nella società di oggi. Sì, con questo brano abbiamo la certezza che il prolet-hyperpop, per quanto inaspettato, stia diventando una realtà: Paninaru è sicuramente un pioniere in questo, arrivando direttamente da una sorta di Nuovo Partito Comunista del futuro. Ci ha brevemente raccontato che, con questo brano, il suo intento era quello di riportare le tematiche della scena hyperpop internazionale: rivendicare il fatto di essere queer e di inserire volutamente nei testi degli elementi volutamente assurdi (o addirittura “cringe”) per rimandare ad un immaginario di un determinato tipo. Posso assicurarvi che questo è solo l’inizio, a breve infatti ci saranno grandi novità nella cucina del Giovane Burger, vi consiglio di rimanere sintonizzati. Nel frattempo, fateci sapere cosa pensate di questa nuova release nei commenti!

GENERAZIONE FUTURA – IMMOBILI (A cura di: @paganiniok )

Il duo Generazione Futura ci racconta come vivono certe immobili giornate.

Il nuovo brano “Immobile” dal suono indie, tendente al pop, è un viaggio tra parole e musica nella vita dei due ragazzi, che raccontano di libri dopo relazioni chiuse e giornate monotone, che non passano mai.

Una chitarra apre i tre minuti e quaranta di durata, alla quale si aggiunge la voce di Emilia che esprime sentimenti dal tono totalmente negativo: “Ad oggi ancora non ci credo quanto io possa dare/ E questa vita che non lascia neanche respirare”

Si sente una ricerca di speranze, di sicurezza, riguardo qualcosa che potrebbe o non potrebbe sfondare; ma non si lascia nemmeno il tempo di provare che i brutti pensieri e le paranoie arrivano: “Se canto a squarciagola/ Giurami ancora/ Che crederai in sta roba anche se poi non funziona/ Ed è tutto mosso/ Quel futuro già lo vedo morto”

Frase importantissima risulta essere quella di inizio ritornello, cantanto in coppia ed in seguito solamente da Domenico, con un tono triste, svogliato, affranto: “Lunedì/ Passano immobili/ I giorni appesi a un filo che mi lega alla rabbia/ Che  c’ho ancora fame e sto mondo non basta”

La giovinezza dei due cantanti si sente nel suono e nelle loro penne, il loro progetto può rivelarsi una simpatica esperienza, di crescita ed introspezione; con obbiettivo di scoprire in primis se stessi e poi comunicare proprie emozione e sentimenti al pubblico.

SIAMO fiduciosi verso questi ragazzi e l’etichetta che li sta accompagnando nel loro percorso.

Ascoltate “Immobili”ed i loro vecchi singoli su tutti i digital stores!

LYL – CENERE NEL VENTO (A cura di: @minissale.xciv )

Giuro che con voi non ci parlo se non discutiamo almeno per dieci minuti di quanto siano importanti gli istanti di silenzio nella musica (e nella vita). Per questo io con lyl ci parlerei volentieri, perché lei lo sa, e perché in “cenere nel vento” sono proprio questi istanti che aggiungono dinamicità al pezzo: almeno nella parte iniziale. Poi come a voler contraddire tutto, con un contrappeso enorme, inizia una sezione super ritmata che richiama la UK garage e che distrugge il ritmo fluttuante in ¾ che dite tipo boh, bellissimo, basta mi piace un sacco. Non è facile creare stacchi del genere mantenendo una coesione interna e magari se volete magari possiamo parlare per altri dieci minuti anche di questo.

MARQUIS – LA NOTTE BRAVA / A TU PER TU (A cura di: @raraeaste)

“La Notte Brava / A Tu Per Tu” è il nuovo doppio singolo di Marquis, producer e dj di base a Milano. Dopo la pubblicazione del suo primo grande lavoro “Il Pasto Nudo”, in collaborazione con nomi come Galea, cmqmartina, ceneri e Marianne Mirage, Marquis inaugura il nuovo anno con due brani inediti che vogliono essere un racconto rocambolesco di una notte edonista e confusa nei peggiori club milanesi dove il senso di perdizione e leggerezza dell’ambientazione si scontra con la realtà del mattino seguente. Ad accompagnare, e fomentare, la “notte brava” di Marquis troviamo Lamusa II, dj e musicista italiano noto per le sue composizioni ipnotiche con synth e drum machine.
Il riferimento al mondo del cinema anni 60-80 è palese, i nomi dei singoli sono delle reference a due film, il primo è “A tu per tu” di Sergio Corbacci girato nel 1984 mentre il secondo è “La notte brava”, un film del 1959 diretto da Mauro Bolognini, tratto da un racconto di Pier Paolo Pasolini a cui lo stesso ha preso parte durante la sceneggiatura.