SIAMO TORNATI FINALMENTE NEL MONDO DEI VIVI
Dopo essere quasi morti durante questa torrida estate, vi annunciamo che siamo ufficialmente tornati, pronti ad organizzare tante belle cose e parlare solo della musica che ci piace!
Vi lasciamo intanto queste freschissime news della settimana, come di nostro consueto…
I BOSCHI BRUCIANO – A UN PASSO DA ME ( @iboschibruciano )
A cura di: @alberto.rogano
Arriva la musica di fine estate, tornano i “I Boschi Bruciano” con il nuovo singolo “A UN PASSO DA ME”. Il singolo è stato pubblicato venerdì 13 settembre per Reload Music & The Orchard ed è una raccolta di immagini e sensazioni che ci travolgono in un mare di emozioni. Tutto ha una fine e questo brano ci aiuta a mettere un punto e ad aiutarci a guardarci dentro per accorgerci di come tutto stia scorrendo troppo velocemente per renderci conto di ciò che stiamo vivendo. All’inizio possiamo sentire come una pellicola che inizia a girare, come un film che viene proiettato in sala. Le sonorità si fanno sempre più incalzanti e ci accompagnano frase per frase nell’intimità degli artisti.
COREI &
18K – CLOUDY CLUB: + VITA ( @uh.cloudy.boy )
A cura di: @brusilre99
18K lascia un altro pezzo di cuore nel nuovo EP di Corei: “Cloudy Club: + Vita”, un progetto che esprime leggerezza e voglia di vivere a pieno in ogni momento che la vita ci offre, ballando e lasciando andare le paranoie e i pesi che ci portiamo dietro. L’EP ha influenze provenienti dal genere urban e rap, le stesse del precedente album “Cloudy Club” dell’artista, con sonorità elettroniche che permettono all’ascoltatore di essere trasportato più comodamente oltre il viaggio iniziale.
Non potevano mancare le strofe di 18K, pronte a sputare verità scomode con la stessa purezza di un bambino, illuminando ancora una volta il gregge di pecore che non si distingue dalla massa e portando avanti il suo obiettivo di accendere l’animo delle persone con il suo stile unico. Questo non è il solito brano motivazionale; è un salvagente per chi si rispecchia nel loro vissuto.
TELLYNONPIANGERE – CANTERINO ( @tellynonpiangere )
A cura di: @tiscordardime
Tellynonpiangere fa uscire CANTERINO: un singolo dove a far da protagonista è proprio il cuore, che ci tiene in vita col suo battito, costante, tanto da dimenticarci della sua esistenza finché non diventa canterino. Tellyonpiangere è un’artista dallo stile indie-pop, dalle melodie leggere e testi introspettivi, una fusione armoniosa tra influenze della tradizione cantautorale italiana e tendenze contemporanee, che riesce a creare un sound fresco e accattivante. Un testo che racconta di un’esplorazione del rapporto con sé stessi, dove il “cuore canterino” sembra rappresentare il riflesso del peso emotivo che si porta dentro.
Il modo in cui viene descritto, “canterino”, può suggerire leggerezza o spensieratezza, ma nel contesto del testo acquista una tonalità diversa. Esso “porta un peso”, una contraddizione che unisce la vivacità del cuore alla gravità del dolore o delle responsabilità emotive. L’autore sembra aver perso il contatto con la propria identità e, allo stesso tempo, si sente non compreso dalle persone intorno a lui. Questo porta a frustrazione e angoscia, rafforzata dal fatto che anche gli altri credono alle bugie che si raccontano da soli. L’autore sembra attraversare una fase di smarrimento, “Non trovo la chiave” rappresenta l’incapacità di trovare una via d’uscita dal proprio stato emotivo, un blocco interiore che sembra imprigionarlo in una stanza buia, separato dagli altri e incapace di comunicare. Il “cuore canterino” diventa sia simbolo della vulnerabilità, che della forza dell’anima che, anche sotto il peso delle difficoltà, continua a cantare.
SILLYELLY, ENIMRAK – BAMBOLA ( @sillyelly @enimrak.wav )
A cura di: @issamacivibe
Sillyelly inaugura la ripartenza autunnale con “BAMBOLA”, in cui racconta di alcuni momenti del passato che però riemergono ancora oggi. Il pezzo, prodotto da EnimraK, è assolutamente l’emblema dell’ultimo periodo dell’artista:
Sillyelly esce da un’estate in cui la sua voce era ovunque – online e non solo, arrivando a un pubblico tutto nuovo e affermandosi in fretta anche nella scena pop. “BAMBOLA” racconta di false amicizie e opportunismi che con il successo non fanno che aumentare, lasciando un grande vuoto e, allo stesso tempo, una voglia di rivalsa su chi in passato l’ha fatta soffrire. Molte cose sono cambiate, ma “l’ansia non se n’è andata” e Elen non si sente ancora accettata: uno sfogo che ci dice molto di come spesso l3 artist3 debbano fare i conti con un lato della fama che tendiamo a non considerare, ma che può fare molto male.
SELMI – COME STAI? ( @selmi_vero )
A cura di: @melpotcosmos
“Ho solo una domanda in testa”
I dubbi si infondono in un giro di chitarra:
Selmi ci regala un testo che rimanda ad una serie di domande, un quarto grado che si regge sulle insicurezze e i dubbi.
Un soliloquio di forse e perché, costruito su un ritmo dal retrogusto indie.
Cercando di capire qualcuno che se ne va, che si gira dall’altra parte, rimane solo una pila di domande come piatti non lavati, che a nulla porta se non a un’ulteriore agitazione.
Una crisi che si può risolvere solo rispondendo alla prima domanda, incominciando dall’inizio:
“Come stai?”
ONE, NARCOLESSIA – NON MI PASSA PIÙ 2 ( @oonneeeeeeeee @narcolessia._ )
A cura di: @melpotcosmos
“Ci sono morto qui, già altre mille volte in passato”
La routine è una gabbia, il sistema nient’altro che sbarre d’acciaio che non permettono nient’altro che pochi e scarsi movimenti.
Ci si ritrova sempre nello stesso punto, fermi dove non passa nulla.
Nello stesso loop.
Il mondo si trova a distanza, dalla scuola fino alle sostanze, nulla aiuta: si vive di speranze, anche se sono svanite più volte.
L’amore, il tentativo di ritornare a delle sensazioni più semplici.
One e Narcolessia dipingono questo cerchio infinito che percorrono, assieme ad ogni loro tentativo di uscirne. Un infinito decadere raccontato sulla strumentale di One, col suo stile personale fortemente influenzato dall’Hyper.
Cercando di uscirne, qualsiasi sia il costo per farlo.
“So end me please”
CAMOUFLY – PPL ( @camouflybeats )
A cura di: @rxxmer
Camoufly, il producer di cui si parla sempre di più nella scena underground, ha rilasciato la sua nuova traccia “Ppl”. Questa produzione segna un’evoluzione per l’artista, che ha sempre giocato tra generi, ma con “Ppl” sembra abbracciare definitivamente un sound UK garage etereo, felice ma potente. La traccia è una combinazione perfetta tra melodia e groove, con un’energia esplosiva che potrebbe tranquillamente far esplodere i club. La traccia si apre con synth ariosi e campionamenti vocali frammentati, che si avvolgono intorno a un ritmo spezzato e dinamico, tipico della Garage degli ultimi anni. Questo inizio delicato prepara il terreno per il drop, che arriva con una forza devastante e sposta immediatamente l’atmosfera verso territori più densi e potenti. C’è un chiaro richiamo al progetto KH di Four Tet, soprattutto per il modo in cui Camoufly utilizza campionamenti vocali e loop ripetitivi che sembrano crescere con l’avanzare della traccia. L’uso dello spazio sonoro è magistrale: le percussioni sono precise mentre i bassi profondi colpiscono con un’energia inaudita.
Il paragone con Four Tet e il suo alias KH non è casuale. Camoufly, proprio come Kieran Hebden, riesce a prendere un sound già consolidato e farlo suo, inserendo una vena emotiva e introspettiva che lo rende unico. “Ppl” è una traccia che bilancia con maestria la delicatezza melodica con la forza propulsiva del bassline e del ritmo spezzato. L’influenza di Four Tet si sente soprattutto nel modo in cui il brano si sviluppa: mai prevedibile, ma sempre fluido e in continua evoluzione. Tutto questo non fa altro che farci salire l’hype per il suo nuovo EP, che lo porterà ancora più in alto nel panorama (perlomeno) europeo della musica elettronica.
VERGO – TAPINDERQ (FACCIO CORNA) ( @v3rgo )
A cura di: @ale.zer
Vergo torna con un nuovo singolo “TAPINDERQ”. Non è solo un cantante, è un artista che unisce generi contrastanti tra di loro, dalla musica folkostiristica siciliana, unita all’hyperpop e all’elettronica pseudo glitchata, date le sue origini sicule ma adottato musicalmente a Milano.
Vergo è anche un performer dalle qualità straordinarie ed un attivista per i diritti LGBTQIA+, rendendosi paladino queer.
TAPINDERQ, titolo estremamente intuibile è un progetto che unisce sonorità fresche dal flow accattivante, tra il reggetton e l’elettronica. La sua voce è calda e sporca.
Il significato seppur al primi ascolto può risultare “banale” invece è estremamente profondo.
In un mondo dove cercare una relazione basata su sentimenti reali è complicato, quasi impossibile, spesso si preferisce cadere nella trappola più facile, quella dei desideri e dei piaceri, facendo però soffrire chi davvero oltre al semplice Eros cerca dei legami emotivi profondi.
FENOALTEA, ZORAH – C.L.P ( @fenoaltea @zzzorah )
A cura di: @ale.zer0
Con il tipico suono colorato d’ogni sfumatura di FENOALTEA e con la voce estremamente riconoscibile di ZORAH; C.L.P. è il nuovo singolo che unisce i 2 artisti in un percepito evocativo.
Un progetto nato e scritto molto lontano come ricordano le due figure che finalmente è tangibile e prende forma “tra le nostre mani, non con le pinze” quindi non più solo un concetto.
Il suono della voce è glitchato, spezzato, mischiato con la prod e cita nei primi e negli ultimi versi della canzone “quello che ti dico prendilo con le mani, mai con le pinze, mai con le pinze” incitando al fatto che la persona a cui si vuole del bene deve e può confidarsi in un rapporto sano, qualunque esso sia.
I ritornelli sono virtuosismi digitali, la voce scompare a favore della totale decomposizione di suoni ed immagini evocate. Nella parte centrale torna ZORAH, che unicamente intona “quello che dicono, prendilo con le pinze” a maggiorare il fatto di non fidarsi di tutti, ma solo delle persone a noi vicine.
NE ABBIAMO DIMENTICATI ALTRI? SCRIVICELI NEI COMMENTI!
La copertina è ispirata al nuovo singolo di fenoaltea ft. zorah “C.L.P”, dategli un ascolto 😉
Grafica a cura di: @sonny._.mitch