LE USCITE DELLA SETTIMANA
AAAAAH AIUTO STA ARRIVANDO L’INVERNOOO :’(
Non SIAMO ancora pronti per un altro periodo di freddo costante, senza festival, senza mare e senza musica sul balcone a rinfrescarsi!
Ma come sempre noi abbiamo la soluzione a tutto!
A voi le scottanti NEWS DELLA SETTIMANA! Che vi scalderanno l’animo da questo freddo d’ottobre!
TRIPOLARE – URAGANI
ripolare è tornato con il suo nuovo singolo Uragani, un bombardamento di emozioni come ci ha abituato.
Nato nel 2002 a Napoli, Tripolare è un giovane cantautore, musicista e produttore attraversato dalla musica, che riesce a rendere fluida e senza nessun tipo di barriera.
Il brano, scritto, prodotto e composto da Tripolare stesso, è il libero sfogo dei pensieri dell’artista, il racconto di un anno vissuto a pieno e che l’ha portato a viaggiare, scoprire e suonare in città diverse lontano da casa. Con “Uragani” Tripolare ha la possibilità di riflettere su ciò che manca, sulla distanza, sui compromessi del cambiamento e sulla nostalgia che inevitabilmente entra nelle nostre vite anche se non invitata, nell’attesa che sia la maturità acquisita ad affrontarla.
E se anche Tripolare ricorda che “non puoi sempre avere ciò che vuoi”, la voglia e la curiosità di seguire il suo viaggio interiore continuano a essere alimentati da questo nuovo singolo che lascia spazio a un futuro ricco di progetti e novità.
Con “Uragani” Tripolare si ripresenta sulla scena con un brano che continua a mostrare la sua crescita artistica e, ancor di più, la sua versatilità.
Versatilità che, come sempre, non si limita alle sonorità esplorate, ma anche alle tematiche indagate, che questa volta lasciano spazio al desiderio d’amore e a una malinconica percezione della distanza dalle persone e dai luoghi a noi cari, a proseguire la narrazione anche del suo ultimo EP “PANORAMA 20” e del suo ultimo singolo “Tutto quello che voglio”.
Tripolare ci ha da sempre abituati a cambi di sonorità e di stile repentini, basti solo pensare a come passa da brani come Coccinelle Nere ad un brano come questo. Si può tranquillamente dire che abbia fatto della versatilità stilistica il suo cavallo di battaglia, e visto che ha ancora tutta una carriera davanti non fatico neanche troppo ad immaginarlo nei palazzetti tra qualche tempo.
ANAMIRTA – .INDIVIDUI
Cassa dritta e ciò che resta di una storia finita, .individui sembra un viaggio nella testa di .ANAMIRTA mentre balla in un locale notturno, che lei stessa cita all’interno del brano.
“Dimmi che ti manco quanto vuoi
Tanto non ci credo più oramai
Che mi hai rotto tante volte e tu lo sai
Che non tornerò mai più da te”.
.individui è ormai il quarto brano del progetto .ANAMIRTA, prodotto da Foi e Romeo Marchi e distribuito da ADA Music.
.ANAMIRTA nasce con lo scopo di creare un progetto che sia contemporaneamente un percorso musicale ed uno condiviso per raggiungere l’Armonia. La premessa è il presente: in un’epoca dove ogni persona è iper stimolata da doveri e situazioni che distraggono e fanno perdere spesso il senso dell’orientamento, bisogna ricalibrarsi, per arrivare -o meglio ritornare- all’Essenza di tutto. Lo scopo è quello di descrivere situazioni comuni partendo da quelle per avere uno spunto di riflessione, e riscoprirsi.
Buon ascolto! 🙂
ROSE VILLAIN – IO, ME ED ALTRI GUAI
Non potrebbe esserci singolo più giusto per raccontare l’intero mondo che contorna un’artista del singolo appena uscito di Rose Villain.
“IO, ME ED ALTRI GUAI” potrebbe essere un tema (ben scritto e musicato) di una teenagers che deve presentarsi alla classe, quindi facciamo questo esercizio come se fossimo delle Britney nel videoclip di “…Baby One More Time” e scopriamo tutte le facce di questa Million Dollari Baby.
Partendo dalla musica, “IO, ME ED ALTRI GUAI” è una cover pop di “Tainted Love” che ricorda più quella di Marilyn Manson che quella dei Soft Cell, ma ad un primo ascolto carica come fosse SOS di Rihanna, perché Rose tra lei, sé stessa e tutti i suoi guai è una diva nata, difatti il sample è stato sapientemente modificato per adattarsi impeccabilmente alla sua personalità artistica.
L’artwork che rimanda ad un mondo fanciullesco ma allo stesso tempo creepy (ricordando molto i visual di SIA) mostra le due facce (non il feat con Tedua) dell’artista: da un lato una ragazza dolce dall’altro cattiva, il rap contro il cantato pop, il feat di Elisa e il feat con Guè… Persino lei su instagram recentemente ironizza su i suoi due mood… Questa principessa rapper non ha mai deciso da che lato stare e forse questa indecisione la rende più umana e meno costruita. Indecisa quanto siamo noi Rose dimostra di non fare il personaggio ma di esserlo.
La profondità verità che emerge dal testo di questo brano è quella di una ragazza che chiede di essere amata per quello che è, con i suoi guai, la sua maleducazione e i momenti no.
Quindi ragazz* ora che abbiamo studiato per bene tutti i meccanismi di “IO, ME AD ALTRI GUAI” possiamo goderci il nostro momento DIVE sulle sue note ✨ (aspettate il mio stop per smettere di fingervi Britney… E non l’ho ancora detto😏)
GIROTTI – SUD AMERICA
ECCOCI QUA. Altro Girotti altra corsa (battuta pessima lo so). Oggi ti parlo di Girotti, un ragazzo di Napoli che questo venerdì ha fatto uscire il suo nuovo singolo. Il pezzo si chiama “Sud America” e come puoi capire dal titolo include delle influenze latineggianti mescolate a una cassa dritta che ti accompagnerà per tutto l’ascolto. La tua testa si muoverà mentre il tuo cuore lentamente si spezza perché nel frattempo Lorenzo sta parlando di una relazione che non va da un po’, da cui sta cercando di scappare senza successo. Sono sicuro che ti ci sei trovat* pure tu in una situazione del genere e ti capisco. Come on, vieni qua che la ascoltiamo insieme ignorando i problemi della vita mentre ti faccio pat pat sulla schiena inserire meme del bambino che mangia l’hamburger mentre piange.
KUNI – MY BEST
“Puoi provarci quanto ti pare, io so di averlo fatto e potrei addirittura giurare di aver dato del mio meglio, ma alla fine non cambia poi molto”
In queste parole è racchiuso il senso del nuovo brano di Kuni, che torna dopo l’EP uscito a giugno.
Il racconto di un sentimento malinconico e di rimpianto scatenato quando la mente riporta situazioni passate, talvolta presenti, in cui fare un respiro non basta più, l’evasione in un mondo parallelo in cui ci si interroga sul proprio io, accettando a volte di aver fatto semplicemente del proprio meglio.
La splendida voce di Kuni viene accompagnata da tastiere e chitarre, dando al brano un’impronta indie/rock che riprende lo stile di “Walls have told me” in modo, se vogliamo, leggermente più aggressivo soprattutto nel ritornello.
Super pezzo che incanala l’artista romana verso un’emancipazione stilistica definitivo, e chissà se ciò non coincida con l’arrivo di un progetto più grande…
OCCHI – PIZZA DA ME?
Venerdì 6 ottobre è uscito PIZZA DA ME?, nuovo singolo di OCCHI, artista lodigiano classe 2004.
PIZZA DA ME? è un brano esuberante, pieno della vitalità e della spontaneità di un ragazzo di diciannove anni che, come tutti i suoi coetanei, combatte col dissidio interiore tra desiderio e bisogno, nella consapevolezza di commettere errori e farsi male, ma non nascondendolo mai e affrontando ciò con serenità e leggerezza.
OCCHI rispecchia in modo molto sincero e diretto quell’ingarbugliato insieme di sentimenti che tutti noi abbiamo dentro, e ciò si riflette nelle sue canzoni, che diventano incontro di ispirazioni e generi diversi: a produzioni di stampo pop si uniscono testi di impostazione indie e metriche rap, genere con cui OCCHI ha cominciato ad approcciarsi al mondo della musica. Dunque, questo è un brano che rifiuta le regole prefissate, ma ricerca la libertà dagli schemi, un pó come la nostra generazione.
PIZZA DA ME?, ci spiega l’artista, è parte di un progetto più grande: OCCHI. «“Occhi”, perché sogno di fare una musica che includa tutti i ragazzi, e possa un giorno rappresentare lo sguardo della nostra generazione. Una generazione che forse ha imparato a fare rumore, ma non ancora a farsi ascoltare.»
«Mi piace che sulla mia musica ci si possa divertire quando si è insieme, ma riflettere quando si è soli» afferma, rivelando che nelle sue canzoni, oltre alla sua voce travolgente, una bella intro al pianoforte e melodie orecchiabili, dietro a “significati impacchettati” ci sono significati più profondi e, e ognuno, in base alla propria sensibilità può associarvi qualcosa, o qualcuno, da ricordare.
42 CENT HOTLINE – UTOPIA MEMORIA
42 Cent Hotline è qui tra noi, è hard, è concettuale, è glitchcore, è liquido.
UTOPIA MEMORIA è proprio questo, un viaggio all’interno dell’ anima stessa dell’arte per cibarsi del suo frutto proibito e per scoprirne i meandri più sconosciuti.
Tracklist solida, ben strutturata e di giusta lunghezza, che spazia da tracce hard come baratro (con la collaborazione di XCUZME Garçon?, che dà un certo tocco di prepotenza al tutto) a tracce drum-free riflessive come foglie calpestate.
Ovviamente non mancano le vie di mezzo tra i due mood come ad esempio stasi incerta, sulle cui sonorità si barcamena a colpi di glitch anche un magistrale dhavv.
42 Cent Hotline ha probabilmente messo su l’album di elettronica sperimentale migliore dell’ anno in Italia, e se solo non fosse uscito Blackbox Life Recorder probabilmente nel mondo.
RASH-1 – NO JOJO TRY HARD
Daniele Bartoli, in arte Rash-1, nasce a Roma nel 1997 nello storico quartiere di Montesacro. Dall’età di 13 anni, si avvicina al mondo del Rap, iniziando a comporre i primi testi. Il suo progetto musicale nasce da un bisogno di esternare artisticamente il proprio percorso di crescita personale. Da lì in poi, ha rilasciato due album, il primo da solista: “VIVERE BENE” mentre il secondo: “CACTUS”, rilasciato da Guna Management per Believe Music. Oggi, l’artista rilascia: “No Jojo Try Hard!”:
“È il mio motto. Raggiungere il successo è una questione di costanza ed impegno, questo è quello che vorrei trasmettere a tutti i ragazzi che mi ascoltano.”
MEDIOCRE – RINASCIMENTO
Che bello quando escono i progetti dei pupilli del Magazine…questa è una di quelle settimane.
Mediocre, artista emergente della nuova gore italiana, lancia il suo primo progetto: un EP contenente 4 soundtrack e un’intro davvero interessante.
Lo stile adottato rispetto i brani precedenti è più hardcore, come le tematiche narrate dall’urlato dell’artista, rese chiare nell’1ntr0. Argomenti come la condanna a una società governata dall’odio e una volontà di ribaltare la società classista, che forse stonano un po’ con il sound dell’EP, creando però un connubio ideale.
Attendendo nuovi progetti, non possiamo che consigliarvi l’ascolto di questo, soprattutto nel caso aveste voglia di qualcosa di diverso.
ALBERT, DUO POP – LONTANA DA ME
ALBERT E DUOPOP UNISCONO LE FORZE: LONTANA DA ME FUORI ORA
Il nuovo brano uscito il 6 ottobre racconta di opposti che non si attraggono in un amore che non è andato a buon fine.
Albert è Leonardo Benedettini, artista milanese che si avvicina alla musica influenzato dal cantautorato di Bennato e De André’ ma anche dal rap di Fabri Fibra e Claver Gold.
Verso fine del 2016, pubblica il primo album indipendente, “Alter Ego”, seguito dall’ingresso in Warner Music e il secondo disco “Ombre”, arrivando all’uscita di “CASA MIA” nel marzo 2020.
DUOPOP è il progetto musicale di Dylan Curcio e Luca Benetta: entrambi milanesi del 1997, unitisi nel 2021 dopo varie produzioni artistiche disgiunte.
Preceduto da alcuni singoli, lo scorso maggio hanno rilasciato il loro primo album “Stupidi Fiori”, distribuito da ADA Music.
Chitarrina contenta e tipicamente indie apre il brano per coprire quella storia andata male raccontata il Lontana da me.
Una ragazza così bella, perfetta, forse inesistente ed un ragazzo dallo stile più alla buona, che fuma troppo, fa i dischi e beve alcolici…
Stili di vita totalmente diversi che stando ai classici proverbi dovrebbero coincidere alla perfezione ma, parlando direttamente a questa amata, i cantanti ci fanno capire che ora è
“lontana, lontana da casa
… come un sabato a inizio settimana”
Ma tanto:
“Sarà meglio per me
Sarà meglio per te
Sara meglio bere”
Dal punto del visto del sound, viene modificato l’indiepop italiano, aggiungendo elementi più moderni e digitali, tra cui voci che sembrano cori pitchati molto alti.
E voi l’avete una persona a cui dedicare “Lontana da me”?
Speriamo di no! In caso prendete l’aereo in copertina al singolo per dimenticarl3 e mi raccomando, in cuffia DUOPOP e Albert!
ARIOSTEA – TI PREGO
Abbiamo avuto occasione di fare una bella chiacchierata con questa nuova leva dell’’indie
pop.
SIAMO stati sorpresi dai suoi progetti e dalla spontaneità con cui ci ha raccontato della
sua passione.
Ascoltate il suo nuovo brano ma prima, per entrare nell’ottica di questa sorridente
ventenne, leggete le sue riposte alle nostre domande qui sotto :).
P: “Ciao Ariostea! Prima di parlare del tuo nuovo singolo, ti andrebbe di raccontarci
un po’ di te? Quanti anni hai e da dove vieni?”
A: “Ciao Paolo! Sono Arianna, classe ’98, originaria di un piccolo paesino in provincia di
Lecce. Mi definisco una persona molto alla mano, anche se a tratti introspettiva. Ciò che
più mi appassiona è far sorridere chi si trova in difficoltà.”
P: “Come è nata la tua passione per la musica? C’è qualcuno in particolare che ti ha
spinto lungo questa strada?”
A: “La mia passione per la musica è iniziata quando avevo 6 anni. In quel periodo, i miei
genitori cercavano di farmi appassionare a qualcosa. Mia madre mi portò da insegnanti di
ballo, ma presto capii che non era la mia strada, perché passavo le giornate a cantare.
Così mia mamma, anche lei appassionata di canto, decise di iscrivermi a lezione.
Rapidamente, nello stesso anno, feci il mio primo festival, con Cristina D’Avena!
La donna che interpretava tantissime sigle dei cartoni animati, la conoscono tutti ahaha.
In quell’occasione, davvero importante per me, sono riuscita a sconfiggere la mia paura
del palco, l’ansia dopo poco è andata via. Mi sono sentita a casa veramente.
Anche ora è così… scarico tutto appena inizio il live, più gente c’è e più energia esprimo.”
P: “Il tuo singolo è stato presentato al Circolo Gagarin di Parma. Qual è il tuo
legame con questo luogo e la città?”
A: “Il singolo è stato presentato al Circolo Gagarin perché avevo già suonato in quel locale
l’estate scorsa e mi ero trovata benissimo, anche con i proprietari.
Abbiamo deciso di organizzare la serata di presentazione lì (dopo un casuale incontro da
Tigota) perché adoro l’atmosfera che si crea, è come se fosse sempre festa.
Riguardo a Parma, devo ammettere che inizialmente la odiavo. Avevo vissuto a Ferrara
per tre anni e mi ero molto affezionata a quella città. Ho cercato di amare Parma, ma non
la sento mia. Artisticamente, purtroppo, è piuttosto limitata e di questo ne risento.
Ho bisogno di arte, musica e cose stravaganti nella mia vita. Penso che Bologna potrebbe
offrirmi di più in questo senso.”
P: “Il tuo brano mescola chitarre tipicamente indie a generi più recenti. Da cosa
nasce questa scelta e chi ha prodotto il brano?”
A: “Il brano è stato prodotto da Nicola Pagano, in arte Payen. Appena gli ho inviato la
demo, gli ho detto: ‘Devi sperimentare, voglio che la strumentale resti impressa nella testa
di chi ascolta.’ Così è nato un beat perfetto per me, che crea un senso di attesa tra una
strofa e l’altra, esattamente come desideravo.”
P: “Nel testo del brano emergono sentimenti di nostalgia e richieste profonde.
Come è andata a finire con la persona a cui è dedicato il brano?”
A: “Il testo del brano è volutamente profondo perché sono introspettiva. Per quanto
riguarda la persona a cui è dedicata “Ti prego”, ho lasciato il finale aperto. Questo
permette agli ascoltatori di far propria la canzone al 100%. Mi piace che chi mi ascolta
possa dare spazio alla propria immaginazione.”
P: “Cosa possiamo aspettarci nel tuo futuro musicale? Hai in programma di
pubblicare un album o un EP?”
A: “Per il futuro chissà…
Magari un album o un EP.
La Fame non mi manca, voglio cavalcare palchi grandi. attualmente mi sto concentrando
sul prossimo brano che presenterò ad Area Sanremo cioè Sanremo Giovani, sono molto
presa; ora che ho finito gli studi la musica è tutto ciò di cui voglio circondarmi
MARCO FRACASIA – MAMMA E PAPÀ
MARCO FRACASIA, ENORME SENTIMENTALITÀ IN “MAMMA E PAPÀ”
Il cantante piemontese ha rilasciato poche settimane fa il suo nuovo singolo: una
raccolta di stereotipi e aneddoti personali il cui punto centrale sono i genitori.
Marco viene da poco fuori Torino, da Rivoli più precisamente. Lo scorso anno ha
rilasciato il suo primo EP “Adesso torni a casa” (42 Records), che ha mostrato al
pubblico l’abilità del ragazzo nell’esprimere i suoi pensieri più profondi e sinceri.
Ha suonato al MIAMI Festival nel 2022, ha portato le sue canzoni in giro per l’Italia
e di recente ha partecipato in acustico a Spring Attitude Festival.
Per presentarvi un brano così personale – che tratta delle figure più importanti della
vita di ognuno di noi – abbiamo pensato che il metodo più consono fosse quello di
parlarne direttamente con l’autore.
Ecco la nostra intervista a Marco Fracasia.
P “Ciao Marco, innanzitutto come stai? La traccia appena rilasciata tratta un
tema molto importante, senti di esserti tolto un peso di dosso?”
M: “Ciao Paolo, in questo momento, a parte un pò di mal di testa, molto bene,
grazie. Non mi sento più leggero ma, ahimè, da qualche giorno prima dell’uscita mi
sono “appesantito”. Ora per fortuna va meglio, ma sai, Mamma e papà è davvero
molto intima e personale, e a pochi giorni dall’uscita, quando per davvero stava
per diventare fruibile da tutte le persone del pianeta ho pensato ‘ok, forse mi sta
venendo paura’. Ora la paura mi è quasi passata. Se l’ho scritta, registrata e tutto il
resto è perché in realtà non volevo che fosse solo mia.”
P: “C’è stato un evento preciso nella tua vita che ti ha fatto pensare: ‘Devo
scrivere Mamma e papà’? Ti ricordi quando e dove è nato il brano?”
M: “Non c’è stato, in realtà, un vero e proprio evento scatenante. Se ci penso, mi
viene da dire che non c’è una ragione sola per cui ho scritto questa canzone.
Attribuisco il processo a tanti fatti, piccoli e grandi, che con il passare del tempo
mi hanno portato a sedermi sopra un letto a gambe incrociate, prendere una
chitarra acustica, mettere un capotasto al terzo tasto e dire ‘mamma e papà’.
P: “Possiamo chiederti chi è il vecchio Giacomo che menzioni con affetto nel
testo?”
M: “Giacomo è il mio cane. Purtroppo quello che dico è vero, sta diventando un
vecchio saggio col muso tutto bianco. Lo amerò per sempre!”
P: “La strumentale resta molto in testa, grazie al deciso cambiamento che si
può sentire verso metà del singolo. Con chi hai prodotto la traccia?”
M: “Il brano è stato prodotto dal mio amico Juju. Ricordo perfettamente di avere
avuto la febbre durante gran parte delle registrazioni. Sono stati giorni “duri” ma ne
siamo usciti più uniti e reciprocamente consapevoli del nostro rapporto. Credo che
questa cosa si possa sentire nella canzone, ed è l’aspetto che più mi piace quando
la ascolto.”
P: “Per concludere, dopo ‘Lezione’ e ‘Mamma e papà’ cosa possiamo
aspettarci? Inoltre, continuerà la collaborazione con Familia Povera per la
grafica?”
M: “Dopo Lezione e Mamma e papà arriveranno altri brani e dei concerti! È tutto
quasi pronto e sono molto felice del lavoro svolto. Per quanto riguarda FP,
abbiamo cominciato a lavorare con Jacopo per l’uscita di Lezione e so che gli
piacciono molto le mie canzoni. Lui è un punto di riferimento per molti in Italia e
trovo che, sia artisticamente che umanamente, sia davvero brillante. Continueremo
sicuramente a fare cose insieme.”
Ringraziamo Marco Fracasia per il tempo e la gentilezza,
Intanto che attendiamo tutti assieme le sue prossime uscite ed i suoi live ascoltate
anche voi “Mamma e papà”
ANGELINA MANGO – CHE T’O DICO A FÀ
Ci vuole più coraggio ad essere felici che ad essere tristi.
“In questi mesi ho capito che bisogna vivere le cose e godersele tutte”. Con questa predisposizione d’animo Angelina Mango dà inizio al Voglia di vivere Tour, il cui concerto apri pista sarà al Duel Club di Napoli il 12 ottobre.
Prodotto della 22esima edizione del programma televisivo Amici e soprattutto bocciolo dell’amore di due artisti, quali Mango e Laura Valente, riesce a guadagnarsi il suo spazio nella scena musicale attraverso la pubblicazione dell’EP da cui la tournée prende il nome.
A seguire consegue il primo disco d’oro, un invidiabile successo estivo con il singolo “Ci pensiamo domani” e una serie di riconoscimenti ai festival organizzati dalle maggiori emittenti radiofoniche e televisive nazionali.
Venerdì 6 ottobre presenta il nuovo singolo “Che t’o dico a fa” in attesa della sua nuova avventura, tutta sold out.
C’è un lui ed una lei.
A fare da sfondo a questa notte i caldi vicoli della sincera città partenopea.
Chi ‘o ssap come si sono incontrati, senza aver avuto il tempo di capire.
Lui vuole tornare a casa. Hanno pazziato.
La considera l’unica soluzione per mettere a tacere le preoccupazioni che lo angosciano, in fondo sono sulo guagliune ca nun sapeno niente.
Ma Angelina, stasera, nun a vuò fernì.
“Io non ho piani e non ho orari” ribadisce, “e non è presto e non è tardi”. La sua intenzione è quella di confrontarsi.
Per un volto che non possiede un nome non è necessario uno specchio: “tanto siamo uguali”.
“Ti guarderei continuamente, comunque sia (…)”. Ora l’idea di sparire viene presa in considerazione da lei.
Spaccanapoli le piace troppo per non condividerla con lui. Decide di insistere.
“Potevo ballare con lui, ma sto qui a pazziare con te”.
Le mani la trascinano altrove, che risulta essere abbastanza lontano da sentirsi sfacciata e pronunciare parole audaci: “ormai ti amo e tu mi ami, se non lo vedi metti gli occhiali!”
La rassicurazione è dolce ed è tutto quello che lui desidera.
Ha inizio la rincorsa.
In questa follia, che vede cadere le prime foglie, la insegue. Per ritrovarla deve solo acchiappare tutti i “tienilo a mente” che echeggiano tra i vecchi palazzi, forse, come una timida promessa.
Per quanto possa sembrare folle, lo considera “la vita sua”, che “non si fa capire, come una poesia”.
Angelina deve andare via, eppure non ha la minima intenzione di avvisarlo. Ritiene che non ce n’è bisogno.
Acuisce gradualmente il suo sentimento attraverso parole che vanno pronunciate quando si fa scuro e a chiusura di un incontro, quando tutti dormono “per scaramanzia. Non si sa mai”.
Quel fragile “ho solo te” sigilla un messaggio forte “ma la vita tua stringe la vita mia, e pare una pazzia e pare una poesia”.
“Ho solo te”, “tienilo a mente, tienilo a mente”. Prima di lui era senza poesia, ma dicitencello vuje. Avrebbe detto Roberto Murolo “E’ na passione cchiù forte ‘e na catena, ca me turmenta l’anema e nun me fa campà”. Ma… “che t’o dico a fà?”