SLEEPY TIME – PLEADING FERN
Milano di notte può diventare qualsiasi cosa, Michele ci ha regalato un album insonne e devastante. Un vortice elettronico senza freni e senza struttura, onirico.
Sleepy time è tutto meno che musica per dormire. è la colonna sonora di una Milano sempre più elettronica e sempre più caotica. Piegando i suoni e glitchandoli con gusto viene fuori un racconto quanto mai preciso di una vita notturna, disordinata e senza sonno, il tutto senza il bisogno di dire una sola parola. La vita di chi ha scoperto un nuovo disagio, una nuova città, nuovi input e nuove ansie, si riflette così in 10 tracce, precise e paradossalmente “pulite”.
Michele gioca con un genere che in Italia ha pochissimi riferimenti e che all’estero invece trova molteplici pionieri quali baths, Nosaj thing e compagnia suonante. Sgomita per trovare i suoi suoni e le sue radici in una cornice Milanese che gli sussurra con lo sferragliare dei tram e lo stridere dei binari della metro. Nonostante l’evidente tentativo di cercare qualcosa oltre il mainstream e di calarsi nella fascia più sperimentale dell’elettronica, la scelta dei suoni risente (a mio parere in maniera positiva) comunque di un forte legame con l’hip-hop moderno e con la musica urban. Essendo classe 98’ il produttore originario di Terni ha comunque sviluppato la sua musica su un background trap, che ritorna a tratti nel disco imponendosi con 808 gonfi e trionfanti. Aggiungiamo melodie ben strutturate, suoni taglienti, breaks e drums corpose, il disco ha tutto e racconta in maniera favolosa la sua storia. è industriale, metallico e incisivo, un viaggio tra gli incubi e i sogni di chi trasmette dalla città che non dorme mai.
“Da 20 anni vivo di giorno, da 2 convivo con la notte. Ho tolto tempo al sonno per darlo alla musica, sfumato i sensi e definito le emozioni”
Il disco muove su un binario diritto e coerente e riassume tutti gli aspetti di chi come Michele si è calato in uno scenario ben preciso.
Vive a Milano dal 2019, anno in cui inizia la collaborazione con l’etichetta discografica Asian Fake e qui lavora alla direzione estetica della label, conosce la rapper ALDA di cui – con il producer Iulian Dmitrenco – cura tutte le produzioni. In parallelo porta avanti il proprio progetto sonoro sperimentale, pubblicando il suo primo disco“I need more affection than you think” (Hide Production – 2020), l’EP “Cicatrice Fantasma Perfidia” (Cowards Records – 2021) e adesso “Sleepy Time” (Ghost City Collective).
Sleepy time non è che la sintesi perfetta e precisa di una vita di suoni e produzioni. Una vita di musica, di città, di estetica e di ricerca. SIAMO felicissimi di poter scrivere di progetti come questo, ascoltate il disco e sacrificate un po’ di Sleepy time!
