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COS’ABBIAMO IN TESTA EP. 14

UN DIO CREATO(RE)

Il Signore, il Dio supremo, il Padre degli uomini e delle donne, tanti nomi per qualcosa (o qualcuno) di estremamente importante per la maggior parte delle persone presenti sulla terra, un creatore silenzioso che ci regala segnali inequivocabili della sua esistenza, ma che non per tutti lo sono.


Andiamo a piccoli passi, chi è Dio?
Una definizione generale sarebbe un essere spirituale, superiore a qualsiasi cosa, che controlla tutto l’universo da “sempre”, non staremo qui a fare distinzioni tra i vari tipi di dei, ce ne sono una miriade, può essere un’entità esterna al mondo, oppure il mondo stesso (se si parla di panteismo), l’unica cosa certa è l’interpretazione che noi diamo allo sconosciuto, in questo caso, Dio. Ognuno può avere la definizione con cui si sente a proprio agio, è tutta questione d’identità.
Ma purtroppo non è tutto rosa e fiori, il nostro primo presupposto qui è che Dio esista, che è ancora incompleto tra l’altro.
Perciò, supponiamo che esista questa entità, e facciamoci delle domande precise, ad esempio: In che modo si fa vedere? Miracoli, apparizioni o semplicemente la sensazione che esista, possono andare bene, ma sono tutte teorie ed eventi non certi. Non voglio essere di parte in questo articolo, tuttavia è inesorabile il mio punto di vista, perciò, ora che abbiamo tastato il terreno, indichiamo le teorie del perché Dio NON POTREBBE esistere: Una delle più popolari è quella soprannominata “prova cosmologica”, che si basa sull’origine dell’universo: “Se in questo universo tutto ha una causa, anche Dio è originario di questa causa-effetto?” oppure “se anche l’universo è nato dal nulla ma causalmente è nato, allora chi è questa causa? Dio?”


Qui si va più sullo scientifico, ma tuttavia sono domande oltre la nostra conoscenza e logica, al meno che non riusciamo a diventare un tutt’uno con l’universo, dovremmo limitarci all’ignoranza, perchè sì, è fattuale che l’uomo non potrà mai conoscere tutto sulla nostra origine e di ciò che ci circonda, è nel nostro DNA trovare risposte e informazioni, per noi personalmente inutili, su come funzioni tutto, ma restiamo fermi, ci limitiamo a conoscere, e quando qualcosa si rivela impossibile, ecco che si presenta l’idea divina, dietro quella domanda, si nasconde di sicuro Dio. Personalmente, è un’associazione complessa che non mi dice niente a riguardo, sarebbe bello che Dio esistesse, molte cose sarebbero più facili da metabolizzare per noi piccoli umani fragili.


La seconda teoria più importante è nota come “scommessa di Pascal”.
Detta in parole povere, supponiamo che Dio esiste, e tu vuoi andare in paradiso, ti comporti bene per andarci, bene, ma se si scoprisse che non esiste? Una bella batosta a livello morale, giusto, ma non ci perdi nulla, ora, proviamo a ragionare al contrario, quindi se credi che Dio non esista e ti comporti male perchè tanto chissene, ma poi si scopre di punto in bianco che esiste, tu che fine fai?
La sintesi è, meglio comportarsi da buoni fedeli in tutti e due i casi, tanto non ci perdi nulla, se esiste, grazia infinita, se non esiste, continui per la tua strada.
Io credo che sia uno dei giochi di parole più elaborati della storia, ma non dice e suggerisce nulla di eclatante, prima di tutto, visto che Dio è così tanto sveglio, ha specificato quale religione e cosa intende lui per comportarsi bene?
Come detto all’inizio, ognuno ha la sua interpretazione delle parole e dei valori, risulterebbe impossibile capire chi ha ragione e chi no.


Ricordo comunque che siamo nati col concetto di Dio, lo abbiamo ideato noi dagli albori, e questa idea di Dio ci ha “guidato”, da creazione a creatore, perciò credo che le persone religiose fanno bene a esserlo e a rimanerlo, si risparmiano domande profonde, che con la religione sono già lì preconfezionate.

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