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BOTTI (LE NUOVE LEVE) EP.9

QUESTO E’ L’ANNO DELLE NUOVE PROMESSE!
Dopo i concerti di certo non potevamo farci scappare anche I NUOVI BOTTI!
Artisti che si prenderanno il 2024 a morsi per farlo proprio e coronare i loro sogni.
SIAMO PRONTI??? SPERIAMO DI SI’
A voi <3

FLUENTE – @_fluente_ 

La sua bio spotify é un riduttivo “sono solo una donna che piange”, ma noi sappiamo bene che questo è molto lontano dalla verità. È proprio lei che ci canta delle sue complessità e sfaccettature, sia in chiave individualista che in relazione con chi le sta attorno. Ah sì, quasi dimenticavo, ha una voce di primissimo livello per purezza e potenza. Con quattro singoli pubblicati finora, noi speriamo vivamente abbia un album o EP in arrivo per ascoltarcelo a ripetizione.

SAMUELE CYMA – @samuelecyma 

Dove le parole non arrivano ci pensano le sue armonie. Riesce ad utilizzare i testi per raccontarci del sé più profondo con modalità sperimentali, tramite cui la sua voce diventa uno strumento musicale e si unisce alla base per comporre tracce fra il terreno e il cosmico. Il suo album “Sigillata Luce” è un viaggio fra coscienze, dell’artista in primis e di riflesso dell’ascoltatore, utile per ritagliarsi attimi di riflessione ed introspezione.

LIVREA – @livrea___  

Cantante dalle caratteristiche uniche, produce arte senza etichette che pesca da soul, RnB e jazz per creare un immaginario tutto suo. Il suo album d’esordio, Il canto del villaggio, è un viaggio diviso in tre parti che ci trascina fra mitologia e folklore con Livrea nei panni di un Caronte che racconta e si racconta senza paura del giudizio altrui. Il risultato si avvicina a quel cantautorato ormai quasi abbandonato del secolo scorso, ma rispolverato in ottica moderna e a tratti onirica. 

ARYA – @contraryata 

Per anni ha lavorato dietro alle quinte con giganti del settore come Venerus, Mahmoud e Ghemon. Quest’anno invece è tornata sulla scena da solista, dopo il suo primo EP d’esordio datato 2019, e sembra aver imparato molto bene da quei mostri sacri. Ed infatti si è rimessa per direttissima in prima linea in un genere ancora troppo poco sfruttato in Italia come il Soul/RnB, ed è pronta a prendersi tutti gli allori del caso. 

ZORAH – @zzzorah 

Il suo ultimo singolo è una conferma delle qualità di questo ragazzo: una storia strappalacrime, sonorità pop e, per non farsi mancare nulla, perfino un piccolo drop finale. Vero e proprio romanticone nella scrittura, non ha paura di esprimersi e raccontarsi in musica, anche poiché autoprodotto. La crescita artistica in una manciata di singoli è impressionante e lascia ben sperare per il futuro di zorah.

CLEMENTE DI GIOVANNI – @_clementedigiovanni_

Non lasciatevi confondere, perché nonostante il nome sono un duo: Giovanni è il produttore/batterista, con forti influenze di disco vecchia scuola e un pizzico di jazz, mentre Clemente è il cantante, con uno stile a metà fra il cantautorato e l’indie moderno. Il loro EP “Fai le cose tue” è un insieme di vibe che si intrecciano e creano un groove unico, che accompagna versi neorealisti che raccontano del mondo reale con un piglio un po’ fantastico. 

SOAP – @chenesoap 

Se con soli cinque brani pubblicati sei già riuscita a strappare un contratto in Sugar Music vuol dire che il tuo talento è indiscutibile. Questo è il caso di soap, giovanissima artista che mischia italiano e francese per comporre un indie-pop delicatissimo che scioglierebbe anche questo ghiaccio invernale. Sembra avere l’esperienza di chi di musica ci campa da anni, invece è solo all’inizio del suo percorso. 

BORDEAUX – @bbordeauux 

Ha rilasciato il suo primo EP a inizio 2023 in cui ha messo in mostra tutte le sue capacità e sfaccettature. In “Prisma” la giovane artista romana oscilla fra pop, rap ed elettronica con una naturalezza disarmante, riuscendo a valorizzare la sua voce sia su basi acustiche che in cassa dritta. Dobbiamo ancora trovare una delle varie versioni di Bordeaux che non spacchi, e con l’ultimo singolo possiamo aggiungerne un’ennesima, questa volta in salsa Jersey club.

KKKK – @sono.kkkk

Il suo EP dell’anno scorso è un disincantato racconto del mondo di KKKK e una lucida disamina di cosa il futuro possa avere in serbo per lui, rigettando quelle che sono le tradizionali logiche del lavoro e del diventare adulti. Impossibile non immedesimarsi nella sua prosa e affezionarsi alla sua veridicità. Nel 2023 invece se ne esce con due singoli in cui si sfoga di tutto ciò che non va, su un pop che diventa più rage ma non perde di qualità. 

A cura di: @nikohoodie