SIAMO seri, quanto ci sentiamo potenti quando parliamo di un artista emergente forte a una persona che ascolta solamente Calcutta e Gazzelle? (con tutto il rispetto per Edoardo e Flavio).
Beh, ECCOCI QUI, con degli artisti che vi faranno diventare i protagonisti della prossima conversazione riguardante la musica! <3
EXHIBIT – @exhibit.band
Direttamente da Mantova, gli Exhibit sono la band che, in modo sotterraneo ma rumoroso, forse sta più cambiando il volto del punk in Italia. A caratterizzarli è il sound sporco e dissonante che in Folli Rei (il loro disco d’esordio) esplode in pericolosi frammenti di rabbia, gridata, sussurrata, mai tenuta a freno, mentre a fare da sfondo alle storie a cui hanno deciso di dare voce è una provincia spettrale, sezionata dal loro sguardo.
KUNI – @sheskuni
Una voce delicata e intensa si fonde a una melodia dream pop che leggera sembra ricoprici come un lenzuolo fatto di sogni e ricordi: non ci siamo persi in una delle nostre fantasie, ma stiamo ascoltando Sleep Baby di Kuni. Il suo EP, Walls Have Told Me, si presenta come un affresco della sua personalità, non solo artistica, dipinto a partire dalle pareti della sua camera, utilizzando come colori i sentimenti raccolti e impressi nella musica con gentilezza, per non perderli, per non perdersi.
TUASORELLAMINORE – @tuasorellaminore
Dirompente, eclettica, inarrestabile. Stiamo parlando di Tuasorellaminore, misteriosa ma allo stesso tempo diva dalla voce cristallina e tagliente, impossibile da catturare. L’urban è la forma naturale che assume la sua musica, ma la follia creativa che la domina l’ha portata a sperimentare anche con canzoni in latino (dai significati nascosti molto più complessi di quello che potreste pensare, ma non vi diremo di più). Dopo averci provocati qualche mese fa con Geisha e Tequila (feat. GOTIK) tornerà a breve con un EP di sue produzioni che non vediamo l’ora di scoprire.
NAPOLEONE – @animalestanco
Napoli, la costiera, il profumo di limone, le strade affollate e la dolcezza della domenica mattina. Senza dubbio quasi tutti avrete già sentito il nome di Napoleone, quindi forse dovremmo evitare i convenevoli e passare ai fatti: è d’obbligo, in questo periodo malinconico in cui l’estate sta scivolando via, perdersi nella sua poetica romantica, che pezzo dopo pezzo ci sta facendo conoscere meglio uno degli artisti più brillanti degli ultimi tempi. Italiano e campano si alternano, rivelando la profondità nascosta nei piccoli gesti quotidiani; è proprio dietro ad un caffè o a una passeggiata sul lungomare che si nasconde tutto il senso della vita.
VEROSIMILE – @tuttoverosimile
È disarmante la semplicità con cui Verosimile riesce a raccontarsi e raccontare la realtà che la circonda. Perché continuare a fingere e a nascondersi quando la fragilità racchiude così tanta potenza? Uscito dopo quasi un anno di attesa da C’est la vie, è con il suo secondo singolo Sulla pelle che l’artista ha deciso di raccontarci, attraverso beat intrisi di malinconia, la sua complessa storia, fatta di respiri e distanze che sembrano incolmabili. Il potenziale c’è, la nostalgia anche: un mix irresistibile.
LIQUAMI – @liliquami
Comparsi sulla scena all’improvviso, i Liquami, con il loro immaginario distorto e grottesco ma non per questo meno affascinante ci hanno conquistato dal primo istante. Melodie cacofoniche? Testi dissacranti? Si, ma in fondo il mondo che ci circonda non è certo più armonico di così. Tremendamente onesto e sprezzante, un flusso inarrestabile senza limiti di sorta, il loro LIQUAMI nasconde, sotto tutta la sporcizia, una delle perle più emozionanti della musica italiana degli ultimi anni.
STEGOSAURO – @stegosauro666
Ammettiamolo, sarebbe riduttivo fingere di poter incasellare gli Stegosauro in un solo genere: tra math rock, punk e sfumature emo, ci hanno travolti con tutta la potenza del loro sound. Screamo che arriva direttamente dal Veneto, senza mezze misure ci spezza il cuore: ricordate la prima volta che avete ricevuto una delusione dall’esistenza? No? Bene, aspettate di sentire il loro primo disco e poi ne riparliamo. La voglia di vivere, di lottare, ma anche il dolore e i lividi sono racchiusi nelle canzoni violente e allo stesso tempo delicate della band vicentina. Più di questo noi non possiamo dirvi, non vi resta altro da fare se non ascoltare e pogare sotto cassa.
SOLO PSICHE – @solo_psiche
Cercate Leucasia su Spotify, chiudete gli occhi e mettete play: non ve ne pentirete. Ipnotici grazie al loro sound, in grado di unire Medio Oriente, tradizione salentina e cuori spezzati, Gianluigi e Samuel, i Solo Psiche, riescono a creare atmosfere dalla forza dirompente ma dall’aura mistica ed inafferrabile. Che l’amore sia il cuore del loro lavoro è innegabile, ma non ne troverete mai una narrazione banale; in fondo, stiamo parlando del sentimento più complesso che l’essere umano possa provare, e attraverso le parole del duo viene scandagliato nelle sue profondità. Sperimentatori seriali, è impossibile riuscire a prevedere le loro prossime mosse, ma siamo certi che non rimarremo delusi.
FRENESYA – @frenesya_
Ventata d’aria fresca nell’r’n’b e nell’urban italiano, amano definirsi fratelli di sangue e di palco, frase che racchiude l’importanza del prezioso rapporto e della fiducia su cui poggiano le basi del duo. I Frenesya, ex Fedrix&Flaw, dopo aver calcato il palco di Sanremo Giovani nel 2018 hanno scelto di reinventarsi, rimanendo sempre uniti ma trovando un immaginario in grado di abbracciare la complessità del mondo artistico che hanno plasmato nel corso degli anni. È nella miscela delle due voci che emerge la forza della loro musica, nata tra le caotiche e trafficate strade di Roma, pronta a liberare tutta la creatività ancora sommersa in un’esplosione sonora incontrollabile.