Corrado Grilli, in arte Mecna, è uno degli artisti più prolifici degli ultimi anni. È il lontano 2012 quando il foggiano pubblica il suo primo disco ufficiale, Disco Inverno, attirando l’attenzione di tutti i media specializzati di hip-hop.
Il secondo disco, intitolato Laska, viene rilasciato nel 2015 e dal terzo disco, Lungomare Paranoia (2017), Mecna dona una parte di sé al suo pubblico a cadenza annuale: Blue Karaoke (2018), Neverland con Sick Luke (2019), Mentre Nessuno Guarda (2020), Bromance con Coco (2021).
Arriviamo così al 5 maggio 2023, data di rilascio del suo ottavo album in studio, Stupido Amore.
“Credo sia uno dei miei album più maturi. Ci ho lavorato per la prima volta con tutta la band che da qualche anno mi accompagna anche nei live. Nei testi c’è l’amore in tutte le sue forme, ma più che parlare di amore lo uso per parlare di vita, esperienze, frustrazioni e anche di morte. L’espressione Stupido Amore racchiude il dualismo di qualcosa che ti fa bene ma che a volte puoi anche maledire.”
– Mecna, comunicato stampa
“Non c’è argomento oltre l’amore / Non c’è nient’altro da cantare / Ma pochi sanno il suo valore” cantava Califano, e Mecna sembra uno dei massimi esperti del sentimento più complesso e discusso al mondo.
La discografia stessa di Mecna sembra un inno all’amore: amore per una donna, amore per gli amici, amore per la famiglia, amore per sé stesso, amore per la musica.
È davvero così Stupido?
La tracklist di “Stupido Amore”
- Stupido Amore
- Questi giorni matti
- Mille Voci (feat. DRAST)
- Lo dovevi fare con me (feat. BAIS & DARGEN D’AMICO)
- L’odio
- Ciò che splende
- Nessuno vuole morire mai (feat. GUÈ)
- Cinque Facce (feat. COEZ)
- Oceano Adriatico
- Canzone da dedicare
- Stupido Amore
Premi Play, inizia il viaggio. L’intro sembra una dichiarazione di intenti. Un passaggio di testimone tra l’elettronica e la musica suonata, con l’ingresso della batteria sul ritornello.
Già nel primo brano l’autore ci mostra una faccia dell’amore, ovvero il dolore.
“Stupido amore, ti stupirò”. Non solo lui.
- Questi giorni matti
Mecna ci invoglia ad essere più introspettivi per provare a comprendere maggiormente le relazioni che viviamo, tenendo conto dell’imprevedibilità della vita “in questi giorni pazzi”.
“Le cose cambiano e noi pure cambiamo versione
Se il risultato del vissuto ti rende migliore”
- Mille Voci (feat. DRAST)
In Mille Voci Mecna e Drast esplorano alcuni tra gli aspetti più critici delle relazioni: l’incomprensibilità, la distanza, la paura di mettersi nelle mani di qualcuno che ci possa fare soffrire e i timori legati alla chiusura di un rapporto amoroso.
La narrazione fa intuire che il protagonista della storia è ancora innamorato della ragazza con cui ha avuto una relazione importante, quindi la supplica di “non avere paura” di lui.
- Lo dovevi fare con me (feat. BAIS & DARGEN D’AMICO)
Lo dovevi fare con me è sicuramente il brano più leggero e divertente del disco. Mecna parte da uno spunto autobiografico – la sua ex ha avuto un figlio – per riflettere sul suo passato con questa persona e sui progetti andati in fumo. È possibile quindi trovare un altro aspetto dell’amore: il rimpianto
Quali tra questi poteri vorresti? Volare, l’invisibilità o la capacità di tirare frecciatine come Dargen?
“Tu mi dici che non ridevi così da tanto
Da tanto quanto? Da quando hai fatto il figlio con un altro?”
- L’Odio
In questo brano Mecna affronta temi inediti, quali la religione e la spiritualità dell’individuo.
“Odio e amore sono uguali dopo anni quando ne parli” scriveva Corrado in Mille Cose, e in effetti questo brano ci porta a riflettere sulle nostre azioni quotidiane. Quali sono guidate dall’amore e quali dall’egoismo? Quali da un Dio e quali da un diavolo?
Mecna si interroga sul valore della libertà, tutti la desideriamo ma a che scopo?
“Presi dal panico cerchiamo un dio magico
Ma poi seguiamo il diavolo che ci indica la direzione”
- Ciò che splende
Mecna torna a parlare della complessità dell’amore. Teme di non riuscire a dare alla persona che ama “Ciò che splende”, forse perché le stelle sono lontane o perché la luce che producono è sfuggente.
In generale il brano parla del timore di non sentirsi all’altezza in una relazione e quindi di non soddisfare le aspettative dell’altra persona.
“Ancora non lo so se poi ci riuscirò
A darti ciò che splende, a darti ciò che vuoi”
- Nessuno vuole morire mai (feat. GUÈ)
Nessuno vuole morire mai è la seconda collaborazione tra Mecna e Guè dopo “Punto Debole”.
Come in “L’odio”, anche questo brano affronta una tematica inedita nella discografia di Mecna, la morte.
All’autore non spaventa la sua scomparsa in sè, piuttosto il dolore che proverebbero le persone a lui più care qualora dovesse morire. In questo senso spera che la musica fatta negli anni possa costituire una sorta di lascito.
“E, se dovessi scomparire per sempre, ti avrò lasciato questa musica”
- Cinque Facce (feat. COEZ)
Tra i tanti aspetti critici delle relazioni non erano ancora stati toccati l’inganno e il tradimento.
L’autore esplora il rapporto tra menzogne e verità nella sua relazione, mettendo in luce le difficoltà di comunicazione.
“Hai quattro o cinque facce
Tu quale hai scelto per tradire?”
- Oceano Adriatico
Mecna si ritrova a fare il punto della situazioni dopo anni passati a fare musica. Si rende conto di avere raggiunto determinati traguardi ma si concentra di più su ciò che lo rende insoddisfatto.
Dopo anni sente ancora un senso di inadeguatezza, che lo tiene distante dall’industria musicale e dai suoi colleghi.
Si interroga sul suo cambiamento, crede di non essersi snaturato ma nota che ha sviluppato posizioni e visioni diverse nell’arco degli anni.
“Sono rimasto nel mio mood quando ero in tour con CoCo” e “Il successo è sempre ingiusto per come ce ne parlavano”
- Canzone da Dedicare
Gli ultimi brani dei dischi di Mecna sono solitamente i più intensi: in Blue Karaoke “31/09”, in Neverland “🙁“, “Scusa” in Mentre Nessuno Guarda. Canzone da Dedicare non è da meno.
In due strofe Mecna dà l’ennesima prova della sua maestria nella scrittura, descrivendo delle mini-storie in cui ognuno di noi può ritrovarsi.
L’insoddisfazione, la difficoltà di una relazione, il rapporto tra fratelli, il lutto, il cambiamento, il viaggio, la distanza e la rassegnazione sono solo alcuni temi di questo brano.
“Una canzone che si dedica, ma può ferire”