Skip to content Skip to footer

PUNK ATTITUDE E DOVE TROVARLA

Una parola, un’attitudine: PUNK!

Discostiamoci unicamente dal senso musicale del termine, ma consideriamolo nel significato proprio di attitudine.
Ho frequentato più ambienti musicali e ricordo quando un collega, artisticamente parlando, in preda ai fumi dell’alcool, mi disse che il punk è un modo di interfacciarsi, un modo di interagire, di esprimersi, un’attitudine. Col tempo, ricordando quella discussione, ho compreso che PUNK non è ciò che fai, ma come la fai, e gli artisti di questa serata hanno espresso a pieno il concetto.

DECROW
La serata, avvenuta a Snodo Mandrione, ha visto aprire le danze, anzi, i moshpit, da Decrow e la sua band, con la presentazione del nuovo album “LILITH”. Se il suo obbiettivo è “trasmettere energia da far incamerare all’ascoltatore come vuole” attraverso il punk-rock, possiamo confermare che ha saputo fare entrare nel mood ogni spettatore presente. Ad incentivare il flusso energico, la performance di Decrow ha avuto ospite IN6N, presente nel brano “Lake Placid”, suggestionando il pubblico attraverso sonorità grunge, versi screammati e liriche emotive.

AARON RUMORE
Prima del live, dopo aver scambiato un saluto con Aaron, diretto all’acquisto di un nuovo pacchetto di sigarette, una ragazza del nostro staff ha esordito con: “Se veramente la vita è una simulazione, Aaron Rumore è chiaramente il regista”.
Non potremmo smentire o confermare con certezza l’ipotesi di un mondo simulato, ma possiamo confermare fermamente che Aaron in qualsiasi ipotesi, dopo averlo visto live presentare “GLORIA”, è l’entità più eterea e vicina a un dio sceso tra noi uomini, che la musica in Italia abbia in questo momento. Del resto, citandolo: “???? Dio, ma siamo uno e trino” «Aaron Rumore in “anima gemella” w/rrageless»

GIUMO
Ha dato prova di essere un artista completo, riuscendo a fondere, oltre che alternare, momenti più emotivi intrappolando il pubblico attraverso sonorità tendenti al post-rock, ad attimi più energici e hard, ad esempio, durante l’esecuzione di brani come “Come Faccio” (perdonatemi il gioco di parole) o “Sei Con Me”, quest’ultimo, ma non solo, affiancato dai compagni del collettivo Klen Sheet, nello specifico Tanca e Maggio. Soffermandoci sull’entrata degli ospiti, abbiamo potuto evincere l’immenso quantitativo di “fotta”, alimentata dallo spirito di fratellanza e unione, tramutata in divertimento e sfogo a dimostrazione di una pura sinergia, per una riuscita più che eccellente del concerto: il pubblico ha contribuito in pieno alla formazione della bolgia, non ha smesso un secondo di cantare e pogare!
Particolare l’utilizzo di strumenti digitali sommati all’analogico della chitarra, forgiando ogni brano sul momento, confermando le capacità dell’artista di creare musica dal vivo.

JOE SCACCHI
Rappresentante della street attitude, in questa serata, ha offerto anche lui un grosso carico di hardcore, sputando liriche crude e dirette su beat trap con melodie in cui predominava una chitarra tagliente e sporca. Bisogna sottolineare, però, chi stava alla chitarra, col volto coperto da un balaclava, ovvero Nikeninja, produttore che accompagna il rapper classe ’95, nella produzione di gran parte dei suoi brani, sia da solista che in coppia con Tommy Toxxic.

Per concludere al meglio l’articolo, dopo aver descritto le differenti personalità e skills degli artisti, ho ritenuto opportuno domandare a Decrow e IN6N, una testimonianza diretta di cosa l’attitudine punk significasse per loro. A quanto pare il cerchio si chiude perfettamente!

IN6N: “È vivere la vita come fosse l’ultimo giorno su questa fottuta terra”, la performance di in6n è stata una vera manata in faccia, con la sua carica e la sua fotta, bisogna ammettere che artisti del genere hanno bisogno di più attenzione su di loro, perchè questa ribellione giovanile è importantissima e tutti i ragazzi dovrebbero toccare realtà del genere, non tanto per avere una generazione di ribelli, ma per imparare a pensare con la propria testa. Artisti come In6n sono essenziali nella nostra vecchia Italia, perchè con persone e personaggi del genere forse i giovani riusciranno ad esprimersi, davvero.

DECROW: “Fare il cazzo che mi pare in qualsiasi posto mi pare con qualsiasi tipo di persona ho intorno. Essere me stesso sempre. Se sto in down sono inavvicinabile o antipatico, frega un cazzo se in quel momento dovrei essere simpatico. Se sono up sono un caciarone pazzo e socializzo parecchio. Non ho minima considerazione del giudizio degli altri, non me ne è mai fregato niente, ho sempre fatto quello che mi pare, con i vestiti, la musica, i tatuaggi, tutto, l’importante è che piace a me.”