Vi siete mai chiesti: “Ma cosa vuole trasmettere il mio artista preferito nei suoi pezzi?”, è una domanda pesante, lo sappiamo. MA È PROPRIO PER QUESTO CHE OGGI SIAMO QUI!
Ecco a voi il format fatto per voi: Persone pigre! Trattando un album alla volta, scopriremo cosa i cantanti non ci vogliono dire esplicitamente. Con @francyexee quest’oggi navigheremo nella mente di @silentbobullz tra traumi, ricordi ed emozioni, Pronti? 🙂
Edoardo Fontana, in arte Silent Bob, nasce a Milano nel 1999, ma si trasferisce, in giovane età, a Dorno, nella provincia pavese. Il suo nome d’arte deriva da un personaggio del film “Jay And Silent Bob Strike Back”: silenzioso, ma capace di zittire tutti proprio come nel discorso finale del film. Il primo contatto con la musica è sicuramente con Eminem che lo avvicina nel mondo della scrittura. Nel 2016, esordisce col suo primo mixtape: “Mostro Della Palude”: con un brano che si aggiudica un contest per emergenti organizzato dalla Bullz Records di Sick Budd, Oscar White e Yazee. Dopo una serie di vari singoli, l’artista pubblica: “Silent EP”: progetto che ottiene un discreto successo in collaborazione con Sick Budd. Due anni dopo, sempre con lo stesso produttore, pubblica il progetto che lo fa esplodere dappertutto: “Piano B”: con la collaborazione di Massimo Pericolo, Crookers, Dium, Il Profeta e Warez. Il 5 novembre 2021, esce: “Piove Ancora”: album che contiene: “Vedova Nera” e “Gucci Falsa”: brani spopolati su TikTok. Personalmente, le tracce che più mi hanno colpito sono sicuramente: “Me Vs. Me” e “Baci Di Giuda”: brani che meritano più attenzione:
«All’inizio, non sapevo da dove partire per scrivere questo disco. Continuavo a scrivere pezzi e registrare provini, ma niente andava come doveva e come volevo. Era iniziato da poco il primo lockdown e mi trovavo con una casa affollata, senza privacy e tante insoddisfazioni. Una strana sensazione di fallimento mi perseguitava da sempre, ma pensavo si sarebbe affievolita dopo il successo del mio primo disco. Dopo settimane senza ascoltare musica o guardarmi allo specchio, all’improvviso, una notte mi sono sentito come trainato da una forza esterna che mi ha finalmente spinto a scrivere tutto quello che volevo, come volevo e senza più pensare a chi c’era fuori e a cosa volesse da me. È così che quella notte nacque: “Piove Ancora”: il brano che ha dato, poi, il via all’intero nuovo album. Da lì in poi, sono riuscito ad approcciarmi ad ogni mood ed a ogni nuovo brano come volevo davvero. Era passato già molto dall’uscita del primo disco e tutto quel periodo di fermo, di tristezza e di solitudine mi ha aveva inevitabilmente fatto crescere. Ero diverso dagli anni prima, lo sentivo. Non mi serviva più l’aiuto o la compagnia di altre persone, avevo tutto dentro quello che volevo esprimere. Ho scavato per mesi dentro di me senza trovare nulla, ma quando stavo per mollare e crollare definitivamente, ecco una luce. Ogni brano che ho scritto è servito come a ripulire il disastro che era rimasto, a buttare fuori i vetri rotti e i cocci che si erano accumulati. Quello che vedono i tuoi occhi può sembrare più bello e più sereno, ma se all’interno c’è ancora maltempo, nulla ti può soddisfare. Ora che ho sputato fuori tutto e tutto è tornato pulito e limpido, all’interno, non sono comunque tranquillo perché so che, come sempre, pioverà ancora.»
Successivamente, esce: “L’Alcol Non È Un Problema”: brano che colpisce tutti coloro che reputano l’alcol un modo per sentirsi liberi e dimenticare le delusioni d’amore:
«L’alcol non è un problema,
è solo un modo come tanti per sentirci liberi…»
Il 31 marzo 2023, dopo tanta attesa, esce: “Habitat Cielo”: album che ci permette di conoscere l’autore in maniera più intima sia a livello artistico che personale:
«La creazione del disco è stato un processo difficile: c’è stato un blocco iniziale perché ci trovavamo d’accordo su alcune cose e altre non funzionavano come volevamo. Poi, siamo riusciti a capire quale fossero i giusti spunti, abbiamo iniziato a fare le prime tre tracce e tutte e tre avevano dei riferimenti al cielo, quasi casuali. Trovarmi da solo in situazioni in cui, magari, mi rinchiudevo più in me stesso, mi ha fatto capire dove volessi andare. È un po’ un cammino che facciamo tutti, di crescita.»
La tracklist è composta da:
01. Bussola
02. Due Collane
03. Blu Notte
04. Sole In Zona
05. Gatto Nero
06. Paura Del Buio
07. Grazie, Addio
08. Anche La Luna
09. Mamma Ho L’Ansia
10. Tutto Tuta
11. Lei È
12. Resto Qui
1. Bussola:
“Bussola” descrive l’inizio di un viaggio dentro le nostre emozioni, sensazioni ed insicurezze alla ricerca di ciò che è la nostra vera identità. Il brano racconta di come l’autore debba rimanere da solo per conoscersi e scoprire lati di sé che prima non avrebbe mai pensato di avere. Inoltre, ci riesce a far capire che ognuno di noi possiede una bussola dentro di sé che ci porterà sulla strada giusta e che per ascoltarla dobbiamo assolutamente capirci ed ascoltarci. Il tutto è accompagnato da un semplice, ma coinvolgente beat: costituito principalmente da un piano che riesce a far emozionare ed una batteria non complessa, ma giusta:
«Mentre cammino, sogno di trovare un posto
in cui il silenzio sia totale, saper stare soli è un lusso…»
2. Due Collane:
In “Due Collane, l’autore ci descrive la sua dipendenza e il suo “non valere nulla” senza la presenza di quella persona. Quest’ultima viene rappresentata con varie metafore e descritta come l’unica ragione di vita dell’autore. Il brano coinvolge sicuramente la dipendenza affettiva: patologia relazionale nella quale l’amore diventa l’oggetto di un desiderio morboso o di un’ossessione. Il brano rispecchia molto gli adolescenti d’oggi e, per l’ennesima volta, l’autore riesce nel suo intento di saper descrivere le sue emozioni e far sentire capiti un po’ tutti:
«Noi, ormai, siamo fusi insieme come due collane rubate,
tu vali più di questi euro, fuma nuda nel mio letto, mi hai fottuto…»
3. Blu Notte:
“Blu Notte” è la descrizione di un ragazzo che finge pur di non mostrare il suo enorme dolore. Il brano viene descritto come un racconto malinconico della realtà vista da due occhi che hanno visto
soltanto dolore e poca felicità. L’autore riesce ad esprimersi al meglio e si immedesima nel colore blu, simboleggiando il cielo, la notte e l’infinito:
«Se fossi un colore, sarei blu notte,
se fossi un dolore, sarei il più forte…»
4. Sole In Zona:
In “Sole In Zona” c’è sicuramente tanta spensieratezza ed amore verso i propri amici. L’autore descrive la vita in zona parlando di quelle che sono le esperienze e le situazioni in cui si trova. Inoltre, riesce a tralasciare i problemi e le brutte delusioni amorose che nei scorsi brani abbiamo trovato:
«I miei fratelli fanno a pugni e dopo ridono
perché può essere amore anche se sanguini…»
5. Gatto Nero:
“Gatto Nero” è, al momento, la traccia meno ascoltata e, di conseguenza, la più sottovalutata. Il brano descrive un ragazzo egoista e menefreghista diventato così, però, a causa delle troppe delusioni ricevute nel corso della sua vita. L’autore sa benissimo di non essere realmente così, ma per evitare di essere deluso nuovamente, si crea uno scudo in cui la sua personalità è tutt’altro che dolce:
«Un gatto nero, in strada, sopravvive e non ama…»
6. Paura Del Buio:
In “Paura Del Buio”, l’autore narra della propria vita da bambino e dell’enorme desiderio di ritornarci. Il brano è ricco di ricordi, emozioni passate ed enormi rimpianti e, nella seconda strofa, l’artista afferma che crescere fa schifo e che avrebbe voluto rimanere bambino per sempre:
«Non sai quanto mi piacerebbe tornare bambino,
tornare indietro nel tempo per restarci, fra’…»
7. Grazie, Addio:
“Grazie, Addio” è la terza canzone più ascoltata dell’album e descrive la gioia nell’aver perso una persona che sicuramente bene non ci faceva. Il brano tratta della dipendenza e del senso di solitudine che ognuno di noi possiede. L’autore parla del male che può causarci una persona e di quanto la nostra vita possa cambiare a causa di quest’ultima:
«Grazie a Dio, mi hai detto: “addio”,
grazie a Dio, sei andata via…»
8. Anche La Luna:
“Anche La Luna” è una delle tracce più sottovalutate, ma che, secondo me, merita di più. Il brano narra della voglia e della forza di farcela, nonostante le mille critiche e sconfitte. L’autore non guarda il suo passato, ma cerca di imparare da esso per non fare più gli stessi errori commessi precedentemente. Il brano è sicuramente una delle colonne sonore della vita degli adolescenti di oggi e non può che dare uno stimolo a chiunque creda di non farcela:
«La vita è dura, ma la vita è una,
quindi non perdere tempo dietro a ciò che ti frantuma…»
9. Mamma Ho L’Ansia:
“Mamma Ho L’Ansia” è il secondo estratto dell’album e descrive il rapporto che l’autore ha con l’ansia, parlandole come se fosse una persona. Il brano è ricco di dolore e rappresenta un vero e proprio faccia a faccia tra l’artista e la sensazione. A mio parere, è il miglior brano dell’album: sa creare una vera e propria sensazione di comprensione e riesce a non farmi mai sentire da solo:
«Quando ti amo, scappi, appena ti odio, ritorni…»
10. Tutto Tuta:
“Tutto Tuta” è un brano che descrive i grandi problemi di fiducia che l’autore possiede. Quest’ultimo parla di come la gente l’abbia tradito e lasciato da solo quando meno se lo meritava. Il brano è uno dei più crudi e rappresenta, dal mio punto di vista, la triste realtà che, oggi, abbiamo:
«Non penso ci sia un aldilà, non penso ci sia un’anima,
io e la morte separati alla nascita…»
11. Lei È:
“Lei È” è la canzone che, negli ultimi giorni, sta spopolando su TikTok. L’autore racconta di una ragazza che si sente diversa dalle altre e che non riesce ad uscire dal circolo dell’autolesionismo. Il brano è uno degli storytelling che riesce a descrivere meglio la sofferenza ed il dolore di un adolescente ed è sicuramente uno dei brani migliori dell’artista:
«Lei è una bambola con un cuore gigante,
anche se sembra l’unica a sentirlo battere…»
12. Resto Qui:
“Resto Qui” è l’ultimo brano dell’album ed è, a mio parere, quello in cui il dolore dell’artista è arrivato ad essere estremo. Quest’ultimo narra le sue ultime delusioni urlando e tirando fuori tutta quella che è la rabbia rimasta. Il brano è sicuramente uno dei più emotivi ed è uno di quelli che ascolterei in una giornata di forte pioggia:
«A un bastardo come me non han mai regalato niente, niente…»
