SIAMO presenta un sacco di uscite molto carine!!! oggi vi parliamo di 6 uscite per finire Gennaio al meglio!
Spara nei commenti (su @siamounmagazine) la tua preferita, e ovviamente, se avresti aggiunto qualcos’altro!
KIRA – LOCK & STOCK
Tanto per ricordarvi, di chi e cosa sto scrivendo, posso sottolineare che l’anno è cominciato con un dei dischi più street, probabilmente, del 2023. Punch taglienti sui beat di Depha, rappresentante delle borgate Romane, Kira, risce ad esprimere in modo classico, ancora una volta, la routine della periferia, proiettando in ogni brano lo stato psicologico di quel tipo di vita. Stilisticamente ho fatto, ripeto ancora una volta, un salto nel passato in quel sound che mi ha accompagnato durante tutta l’adolescenza trascorsa tra portici e mani sporche di Nero Inferno, dannandomi poiché ogni capo d’abbigliamento appena acquistato era già da buttare: del resto, sta merda è Hot Boys, proprio come la rinomata crew Romana. Sempre una sicurezza, perdonatemi il gioco di parole, le collab con security, in quest’ultimo progetto nel particolare data forma nella traccia “Da 0 a 100”, una scarrellata di rime dritte nel cervello dell’ascoltatore. Altro featuring azzeccatissimo, nel 6º brano (The Man) con Kid Yugi, una pozione tra vibes da club, “come 50”, e un flusso hard che stringe l’occhio a quella roba totalmente cruda e underground di New York fine secolo scorso (ad es. Onyx), che ha caratterizzato e influenzato molto di questa cultura in tutto il 2000. Posso concludere affermando di esser rimasto soddisfatto da questo progetto, aumenta la mia curiosità su come si evolverà in futuro, ma soprattutto resta la curiosità se sta patente verrà presa una volta per tutte dal rapper in questione, bless!
EMMATUEDIO – ERA
ERA è questo il nome che ha deciso di dare EMMA al suo primo progetto che è insieme di pezzi concepiti tutti in un periodo specifico della sua vita .
scritto e prodotto tutto interamente da EMMA nome d’arte di Alessandro Muscogiuri
ERA racconta l’anno più strano della sua vita.
a 18 anni si è trasferito a Milano e la sua vita è cambiata .
quando ha compiuto i 19 anni si è ritrovato in una spirale di consapevolezze nuove . ha iniziato a soffrire di disturbi mentali e la sua salute fisica era un punto interrogativo costante. tutto questo lo stava affrontando da solo appena arrivato in una città nuova con alle spalle la delusione di un vecchio progetto che moriva dentro ma che continuava a portare avanti per dinamiche contrattuali e discografiche .
in quel periodo ha inziato a sputare musica ogni giorno , distorta , disturbante con le batterie veloci drop con con testi violenti e sinceri.
si è reso conto che stava facendo qualcosa di nuovo , quando ha inziato poi a fare uscire la sua musica ha capito che stava ancora evolvendosi, così ha deciso di pubblicare un progetto per chiudere quel periodo per sempre ERA.
credo che chiunque dovrebbe ascoltarsi era , perché è qualcosa di nuovo qualcosa che non c’è , credo che possa essere un grande aiuto per chiunque si sia trovato nella sua situazione , per chi sta male per chi soffre per chi è felice, in generale per chi è molto emotivo, ERA è un progetto spontaneo sincero e parla col cuore.
questa è ERA digitale emotiva.
REFO – BLUE
È uscito il 25 gennaio il nuovo pezzo di Refo, BLUE, un brano che riesce a esprimere come la tristezza riesca a schiacciarti ogni tanto. D’altro canto “feeling blue”, appunto sentirsi tristi, quella tristezza data da incertezza, relazioni che forse stanno andando male e che non sai bene come recuperare. Una cosa davvero interessante di questo brano però è la base, che riesce davvero a farti immergere nella canzone, l’RNB riesce a prenderti, accompagnata da voci di campo che riescono a farti capire meglio ciò che l’artista vuole dire, che in questi spezzoni analizza la stessa incertezza in maniera ironica, quasi fosse una ricetta, un po’ di tristezza, un pizzico di pazzia e la magia è fatta, ti senti davvero blue.
Le parti poi cantate invece vanno più sul pratico, l’incertezza di tutti i giorni che ti prende e non ti lascia è che poi si riversa di conseguenza sulle persone che ti stanno vicino, come ad esempio un partner.
Questo brano sicuramente ha grande potenziale, riesce a prenderti davvero e farti capire cosa vuol dire essere incerti e ansiosi, sicuramente da non perdere
ASTROCENTAURI + SPENDER – GHANA
ASTROCENATURI ARRIVA NEL 2023 CON GHANA.
La voce così particolare che si riconosce subito, le basi di Mothz e il politically scorrect di Spender si riuniscono nel nuovo pezzo della drillstar romana per iniziare l’anno.
In due minuti si trovano tutti i loro tratti caratteristici e quelli del collettivo 3020, che, dopo questa traccia, li aspettiamo carichi con i soliti show pieni di moshpit ed energia.
Ghana ha uno stile che si rifà a quello nato negli Stati Uniti, ma dentro troviamo citazioni ad ogni paese: ragazze “gyal” da Polonia, Asia, Africa e dal Nord, Centro, Sud dell’Italia.
L’estetica narrata dal testo e dalla copertina resta coerente ed in linea con il passato: cover scura come sempre, mai da soli e sempre in beanie come in Wraith, armi e spari costantemente a portata di mano.
Rimanendo sul filo delle loro collaborazioni passate, come scritto sopra, anche in questa traccia abbondano “Hoes & Bitches”
L’attesa per il suo album “Drillstar” è ben alta, come dimostrato dal fatto che su Genius appare già un’ipotetica Tracklist.
Astrocentauri è parte di un collettivo di ragazzi che si spingono a vicenda e si creano un loro spazio da soli in un ambiente a volto troppo stagnante; come fatto al tempo con il singolo ed il video di Unlock The swag.
Un ennesimo punto di forza del gruppo 3020 è l’enorme supporto dei fan: post, contenuti youtube e concerti sono contaminati dall’energia dei loro ascoltatori.
Continuate a streammare il pezzo o dategli un primo ascolto, i tre ragazzi hanno già il video pronto, fatto secondo il loro classico stile ed uscirà presto, dopo che il pubblico avrà spinto abbastanza il pezzo.
SIAMO pronti ad un nuovo 2023 con 3020,
vedremo cosa tireranno fuori, intanto
GO STREAM!
HARU – ANTARTIDE
HARU, L’ANTARTIDE, MILANO E L’INIZIO DI UN PERCORSO.
Il 25 gennaio, mercoledì, parlavano tutti di un iceberg “grosso come Londra” che si è staccato dall’Antartide; contemporaneamente Haru lasciava al pubblico una altrettanto grande parte di se, Antartide, il suo primo singolo, è fuori adesso.
Daniele ha quasi ventisei anni, il suo nome d’arte si può trovare nei crediti di pezzi di Coco e Luchè, ma soprattutto è spesso affiancato a Remi, Chakra, Eleonora ed altri artisti, quasi tutte conosciute dal 2019 In poi, anno in cui molla la sua regione d’origine – Friuli Venezia Giulia – per trasferirsi a Milano e trovare in loro una vera e propria seconda famiglia.
Da quel momento ad oggi la sua playlist su Spotify “Haru: Produced by” è arrivata a contare più di 60 brani e le sue conoscenze si sono espanse ed approfondite; i rapporti nati nel tempo, con i cantanti sopra citati, sono innanzitutto di natura umana, con scambi di emozioni e sentimenti veri.
Legami importantissimi per il musicista, che grazie ad essi e all’ aver cambiato casa è riuscito a scrivere ed esprimersi al meglio, dandone dimostrazione in maniera ottima in Antartide.
Il singolo, prodotto a quattro mani con Seaney, svolge perfettamente il compito di preannunciare l’inizio del progetto di Haru più centrato su lui stesso, dove non mancheranno aiuti esterni (come la chitarra di Antartide, registrata da Giovanni Di Capua, un amico dell’artista) ma sicuramente con una dominanza della sua penna ed i suoi contenuti.
Questo lo fa capire benissimo nelle parole del nuovo pezzo: due strofe brevi ed esplicite unite con bridge e ritornello più lunghi ad esprimere dilemmi e sensazioni confuse che compaiono nella testa di Haru: “Non posso fidarmi di te/ Mi sciolgo se mi parli/ Ma oggi sei l’Antartide”.
Viene inoltre spiegata chiaramente l’importanza ed il legame che c’è tra musica e rapporti tra persone “Mentre ti conoscevo è uscito un pezzo col tuo nome/ Sei diventata un’ossessione”
È molto importante dare credito anche alla strumentale e all’impegno che ci ha messo Daniele per farla: è molto particolare come si sente da subito, ma con il passare degli ascolti ci si accorge di una struttura ben studiata, che segue una sua strada: il pezzo inizia con una semplice chitarra e la voce dell’artista, a cui si uniscono poi effetti e percussioni, il beat e così anche la canzone, vanno via via per riempirsi con il passare dei due minuti e mezzo di durata; si giunge vicini alla fine con parole parecchio alterate ed un effetto simil-vocoder che in una trentina di secondi stravolge tutto il singolo.
Noi SIAMO super interessati, dal punto di vista musicale ci ha già dato tante soddisfazioni in passato, abbiamo pochi dubbi sulla qualità del percorso che ha intrapreso.
Antartide è il riassunto del freddo di gennaio, immergiti nell’ambiente creato da Haru, fuori ora!
GENERAZIONE FUTURA – MALE VIVERE
Domenico ed Emilia sono sono due diciottenni alle prese con la musica. Anzi sono due diciottenni che cantano la loro generazione. Sono presi male, nostalgici e speranzosi. Come è giusto che sia.
Male vivere non è altro che un manifesto musicale di una generazione futura. Un manifesto pop e credibile.
Il “dolore” di essere giovani e quella sensazione di star vivendo un preciso momento della tua vita. Generazione Futura sgomita per raccontarcelo e tira fuori un pezzo fresco e delicato. Un punk gentile, su cui le voci di entrambi si intrecciano e si muovono in scioltezza . Racchiude tutta la voglia di essere giovani e continuare, come sempre, a cantare.
